Marina Abramovic è un’icona indiscussa dell’arte contemporanea. Artista controversa e madre pioniera delle performance artistiche. A Napoli, a Castel dell’Ovo, ci attende un’esperienza di grande bellezza. Dal 18 settembre, siamo tutti invitati all’esposizione di Marina Abramovic Estasi. Un’occasione unica per entrare in contatto con l’universo della performer.
Estasi. Una mostra itinerante
Dopo aver ottenuto grande successo lo scorso anno a Milano, l’esposizione di Marina Abramović / Estasi trova in Castel dell’Ovo, a Napoli nuova dimora. Un dialogo serrato tra il castello più antico della città partenopea, collegato alla leggenda di Virgilio Mago e l’artista, performer Serba. Un legame importante, che le lega ormai da tempo. Infatti, proprio nella città di Napoli, 46 anni fa si era tenuta la storica performance Rhytm 0 alla Galleria Studio Morra. Una performance autentica, caratterizzata da un concetto del tutto nuovo per il periodo, che coinvolse il pubblico in prima persona diventando artefice sul corpo dell’artista. Nel 2004 negli spazi di via Gaetani, un’altra performance legava l’artista e la città di Napoli. Con “Cleaning the Mirror” si era messa a nudo, esponendo le foto e i lavori realizzati l’anno prima, quando era tornata per la prima volta a Belgrado, sua città natale dopo anni trascorsi in giro per il mondo.

The Kitchen_Marina Abramovic
Un nuovo inizio
Fin dall’inizio della pandemia, l’artista si è dimostrata molto vicina al nostro Paese. Per questa ragione la nuova esposizione, costituisce un segno di fiducia nel futuro e nella prossima ripresa. Ancora una volta sarà l’arte e la cultura che salveranno il Mondo. Profondamente diversa rispetto alla live performance tenutasi la prima volta a Napoli, è destinata però a sorprendere ed emozionare ugualmente i visitatori. L’esperienza sarà infatti allestita nella suggestiva Sala delle Carceri adibita nel tempo a galera del castello. Tre maxi video accoglieranno il visitatore e mostreranno il ciclo di performance tenutesi nel 2009 nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna denominato “The Kitchen. Homage to Saint Therese”. Opera molto significativa, dove Marina Abramović si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila.
Esperienza mistica, di grande impatto
L’esposizione, unita al luogo e agli allestimenti che saranno realizzati, contribuiranno a rendere suggestiva e di grande impatto l’esperienza che sta per arrivare nella città partenopea. Esperienza mistica in bilico tra religioso e profano, caratterizzata da una straordinaria valenza emozionale. A distanza di cinque secoli, Marina Abramovic rievoca un’esperienza quasi mistica, di grande carica emotiva. Una lenta ripartenza dopo la pausa che noi tutti abbiamo vissuto nel corso del lockdown. Curata da Giuseppe Frangi di Casa Testori, la mostra costituisce un invito alla riscoperta della bellezza e curiosità che lega Napoli all’arte contemporanea.

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