Fusione di spiriti creativi e animi rivoluzionari. Ad Anversa, in Belgio, nelle sale del MoMu-ModeMuseum Provincie Antwerpen, è in corso una mostra evento che racconta la fruttuosa collaborazione tra Martin Margiela ed Hermès.
Un’esposizione completa, per la prima volta, di tutte le creazioni realizzate dallo stilista Martin Margiela insieme alla Maison parigina. In agenda fino al 27 agosto 2017.
In un breve, ma conciso comunicato stampa datato 28 aprile 1997, Maison Hermès annunciò l’arrivo di Martin Margiela come nuovo direttore creativo per la collezione donna ready-to-wear. Una scelta audace, che sicuramente destò grande curiosità e scalpore tra gli addetti ai lavori.
Uomo misterioso e al contempo non convenzionale, Martin Margiela, stilista belga classe 1957, fondò nel 1988 il suo brand, evitando accuratamente, nel corso della carriera, comparse in pubblico e ogni genere di contatto con la stampa, se non tramite interviste scritte via fax.
Una condotta molto discutibile, che non fece che accrescere l’aura di mistero intorno a questo artista visionario.
Consapevole del rischio che stava correndo, Jean-Louis Dumas, l’allora CEO di Hermès, decise di seguire l’istinto e fare un salto nel buio, scegliendo proprio lo stilista più avanguardista di sempre, offrendo al mondo una visione innovativa del marchio.
Una collaborazione molto proficua che durò ben sei anni: dal 1997 al 2003.
Ma d’altronde, trasformare l’ordinario in qualcosa di straordinariamente unico, non è impresa per tutti. Il rivoluzionario del mondo della moda fu in grado di sottolineare alcuni importanti dettagli, che sono ancora oggi parte del DNA di Hermès. Confort, qualità e semplicità (clicca qui per leggere l’articolo sulla mostra dedicata alla Maison). Lo stilista che ignorava il superfluo, trasformò ogni capo in qualcosa di assolutamente senza tempo. Viviamo in un’epoca in cui siamo saturi di oggetti che perdono rapidamente il loro significato e sono confinati nell’assurdo. La volontà di Margiela nel realizzare qualcosa di durevole e rimarchevole era più contemporanea che mai.
Continuità ed evoluzione, contrario a ogni rivoluzione. Margiela fu in grado di compiere il passo in avanti che portò Hermès ad essere il luxury brand in completa armonia tra tradizione e qualità, futuro e modernità che oggi conosciamo.
Nella Gallery:
Foto1 – A destra, Martin Margiela for Hermès S/S 1999 © STUDIO DES FLEURS; a sinistra, Maison Martin Margiela S/S 2009 © Giovanni Giannoni;
Foto2 – Maison Martin Margiela A/I 1994-1995 © Marina Faust;
Foto3 – Maison Martin Margiela S/S 1996 Trompe l’oeuil silhouet Hermès A/I 1999-2000
Il minimalismo fu alla base di ciascuna sua collezione.
Pensate per donne dalla personalità forte e senza paure, dall’animo sensibile che usano l’abbigliamento come forma di espressione del proprio Io. Internazionali e indipendenti, sanno cosa vogliono e come ottenerlo. L’immagine della donna ossessionata dalla perfezione viene accantonata, per scegliere ideali di bellezza alternativi, valorizzando in tal modo le “vere” donne attraverso abiti comodi e versatili, di alta fattura e qualità, che accarezzano il corpo.
Nella Gallery:
Foto1 – Allestimento mostra Margiela: The Hermès years © STANY DEDEREN;
Foto2 – Martin Margiela per Hermès e per Maison Margiela (a destra con Barbie) © STANY DEDEREN;
Foto3 – Allestimento mostra Margiela: The Hermès years © STANY DEDEREN
A otto anni dal suo ritiro, il MoMu esplora il rapporto con il lusso e la sua idea di creatività. Un percorso espositivo dal forte impatto visivo, che raccoglie e presenta le 12 collezioni realizzate nel periodo di collaborazione. Caratterizzata da un allestimento sofisticato ed incisivo, la mostra gioca con l’opposizione dei due colori simbolo delle maison: il bianco assoluto, come le etichette degli abiti, in tipico stile firmato Margiela e il classico arancione delle boîte orange di Hermès.
Un salto nell’universo creativo di Margiela che ancora oggi continua ad alimentare il fashion system stagione dopo stagione.
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