Tefaf a Maastricht, Collectible a Bruxelles, il Salon du Dessin a Parigi, Art Basel a Hong Kong. È iniziata la primavera delle fiere, ecco le date da segnare in rosso per collezionare il meglio dell’arte internazionale
Tempo di marzo, arie di primavera, profumo di fiere d’arte da una parte all’altra del globo. Archiviate le settimane delle big auctions londinesi, i super collezionisti tornano a girare le capitali dell’arte europee – con una deviazione d’obbligo verso Oriente per la rinnovata Art Basel Hong Kong, ben oltre i confini. Gli Stati Uniti? Per ora, dopo i fuochi d’artificio delle aste di Old Masters a New York e la glitterata sfilata hollywoodiana di Frieze a Los Angeles, da poco conclusa, stanno a guardare. E comprare, riversandosi nel Vecchio Continente, in preda agli affari. A cominciare da Maastricht, terra di caccia dei grandi dealer americani e dei direttori delle istituzioni d’oltreoceano. Perché nelle lande olandesi, precisamente in quella propaggine di terra che si insinua tra Belgio, Francia e Germania, dall’11 al 19 marzo, sfileranno uno dopo l’altro i tesori del colosso Tefaf. Una delle manifestazioni più importanti al mondo, senz’altro la più significativa per quanto riguarda l’arte antica e l’alto antiquariato – grazie anche a uno degli storici punti di forza, il vetting, un comitato scientifico composto dai migliori specialisti esistenti. Saranno 268 le gallerie quest’anno, nel corso della 36esima edizione, incluse 13 new-entries. Non solo: 10 spazi espositivi entrano a far parte nel 2023 della sezione ampliata di Tefaf Showcase, una sorta di trampolino patinato per le giovani realtà. Come lancio, niente male.
Tutto pronto, tutto scintillante, tutto imbandito come Tefaf sa fare. 7 millenni di storia dell’arte in mostra sotto lo stesso cielo, dalle creazioni paleolitiche fino ai linguaggi più attuali – con incursioni dal Rinascimento, dai secoli d’oro di Spagna e Olanda, dall’Antico Egitto, sempre senza distinzioni temporali. Un tour a zig zag a cui prende parte anche l’Italia, con ben 22 gallerie partecipanti nella nuova edizione. Ci sono gli specialisti dell’Ottocento Antonacci Lapiccirella Fine Art, c’è il top della scultura mondiale selezionata da Bacarelli e Botticelli. Si arriva dritti al primo Novecento di Bottegantica e di Galleria d’Arte Maggiore. E poi ancora oltre, fino al Post-War e Contemporaneo di Cardi e Galleria Continua, passando attraverso alla ricerca fiamminga dei torinesi Caretto & Occhinegro, al moderno di Carlo Virgilio, ai maestri di Tornabuoni Art. Occhio a due nomi nostrani al debutto: la romana Berardi Galleria d’Arte e la veneziana Caterina Tognon. «Competenza senza pari e bellezza incomparabile», riassume senza giri di parole Hidde van Seggelen, Presidente di Tefaf.
Tefaf 2023. Paul Louis Joseph Berthon, Les Musiciennes dans un parc, 1905 ca. © 2023 Antonacci Lapiccirella Fine Art
Tefaf 2023. Nicolas Maes, Ritratto di gruppo come specchio delle Virtù, 1670 ca. Courtesy of Caretto & Occhinegro
E proprio mentre Tefaf, in Olanda, dà il segnale del via, si conclude a poco più di cento kilometri verso Ovest una fiera boutique specializzata nel design del 21° secolo. Si tratta di Collectible, apre al pubblico dal 9 al 12 marzo 2023. A Bruxelles, nella nuova sede di Tour & Taxis, con gallerie affermate, studi di design, editori indipendenti e architetti emergenti che costellano i capannoni ex industriali. Qui prenderanno vita le varie sezioni della fiera. A partire da Main e Bespoke, che accolgono le gallerie e gli studi di design più interessanti del panorama contemporaneo. Ma anche The Editors, la sezione dedicata agli editori e alle pubblicazioni di settore, ovviamente tutte specializzate in design.
L’avvento della primavera porta con sé due fiere agli antipodi, accomunate soltanto dal livello dei capolavori nei loro booth. A Parigi torna il raffinatissimo Salon du Dessin, uno dei più importanti eventi dedicati all’arte del disegno (dal 22 al 27 marzo). Dall’altra parte del globo, nell’ormai centralissima Hong Kong, va in scena la molto più glamour ed eccentrica Art Basel, destinata ai giovani rampolli rampanti della borghesia asiatica (dal 23 al 25 marzo). Collezionismi antitetici a confronto, ma sempre di altissima caratura. Si inizia dalla Ville Lumiére, più di preciso da Palais Brongniart, con una sfilata di 39 gallerie internazionali. Qualche nome da segnalare: senz’altro l’ingresso di due gallerie milanesi, Bottegantica e Cortona, sale a cinque così il numero degli espositori italiani. La newyorkese Zeit Contemporary Art si aggiunge alle realtà americane presenti, la galleria Kevorkian porta la sua esperienza nel campo delle miniature persiane, la Swiss Bailly Gallery e le francesi Alexis Pentcheff, Dina Vierny, Françoise Livinec e Fabienne Fiacre si uniscono agli specialisti in disegni moderni e contemporanei.
Salon du Dessin 2023. Nicolas Robert, Papaver somniferum (Linné). Muséum national d’Histoire naturelle, Collection des vélins, portefeuille 41, folio 49. Cliché Tony Querrec (RMN) © Design: Olivier Andreotti (Toluca Studio)
Ultimo pit-stop, ultimo appuntamento della nostra ricognizione: nei padiglioni dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre si alza il sipario sull’attesa kermesse di Art Basel HK, «il suo più grande spettacolo dal 2019», lo annunciano a gran voce gli organizzatori. In altre parole: 177 gallerie provenienti da 32 Paesi, un ritorno in pompa magna della sezione dedicata alle opere monumentali e un nuovo lavoro site specific dell’artista svizzera Pipilotti Rist sulla facciata del museo M+ (il titolo, già evocativo: Hand Me Your Trust, del 2023, con mani che fluttuano si intrecciano si mescolano nello spazio, in loop). Saranno quattro le sezioni speciali – Encounters, Kabinett, Conversazioni e Film – oltre a quelle tradizionali Galleries, Discoveries, Insights e Magazines. Più di due terzi delle gallerie partecipanti hanno spazi espositivi nella regione, 33 proprio a Hong Kong, segno questo dell’attenzione che Art Basel pone alle realtà locali, ovunque porti il suo colossale carrozzone fieristico. Una miscela tra locale e globale che sempre più caratterizza gli orizzonti anche dell’arte contemporanea e del suo mercato. Fra pochi giorni inizia il tour. Buone fiere.