Al Museo delle Culture di Milano, fino al 4 novembre 2018, sarà messo in atto un racconto unico di uno dei personaggi più illustri della pittura del secolo scorso: Amedeo Modigliani.
Un’esperienza artistica emozionante quella esposta nelle sale del MUDEC: la Modigliani Art Experience.
Attraverso un excursus multisensoriale, immersivo ed elaborato con immagini, suoni, musiche, evocazioni e suggestioni, il visitatore verrà portato a vivere in prima persona l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore. Un viaggio nel tempo, nella Parigi dei primi del Novecento, in cui Modì – l’artista maledetto per eccellenza – fu assoluto protagonista.
La rappresentazione multimediale, ideata da Crossmedia Group e curata da Francesco Poli, sarà arricchita da opere di confronto, per toccare sia con mano sia con la vista il mondo bohémien di Amedeo Modigliani, nella sua esistenza da esule livornese nella Montmartre e nella Montparnasse dei primi del secolo scorso.
Tra muse, amanti e ispiratrici, il segno della sua arte è ben distinguibile: influenzata dal primitivismo e in particolare dalla scultura africana, egizia e cicladica, lo spettatore potrà visionare in prima persona nella sala scrigno alcuni capolavori di arte primitiva africana del XX secolo provenienti dalla collezione permanente del MUDEC e due ritratti di Modì provenienti dal Museo del Novecento di Milano.
Un confronto tra epoche importante, che consentirà di capire le ispirazioni artistiche che hanno influenzato il genio livornese.
Tra le sale in cui la mostra è dislocata, la ‘Sala degli Specchi è una delle più emozionanti.
In questo spazio, infatti, alcune delle opere più significative dell’artista appariranno e scompariranno dinnanzi agli occhi del visitatore in un gioco continuo di scomposizioni e rifrazioni, mostrando la vita rivoluzionaria dell’artista e il suo contesto socio culturale in cui la sua produzione si insinua.
Un viaggio entusiasmante, dal grande fascino, capace di emozionare e meravigliare grandi e piccini, scavando a fondo nella vita dell’artista, per comprendere più da vicino la sua pittura e un’epoca storica alquanto cruciale per la storia contemporanea.
Il racconto comincia in Italia, nella cara e vecchia Livorno, dove Modigliani ha trascorso il periodo di crescita e formazione, prima di spostarsi nella Parigi degli inizi del XX secolo. Qui i quartieri di Montmartre a Montparnasse fanno da sfondo al lungo periodo parigino.
Un crocevia per gli artisti dell’epoca, dove gli incontri con i più famosi avevano luogo. La città di Parigi era considerata l’ambiente artistico più all’avanguardia e costituiva una fonte inesauribile di ispirazione. Con lo scoppio della guerra, l’artista, come molti altri, espatriò trasferendosi in a Nizza in Costa Azzurra dove venne incontro a una prematura morte.
Un racconto cronologico che mette in evidenza il rapporto di Modigliani con l’arte e la scultura, gli incontri fortuiti con i suoi mecenati, le amicizie con artisti, scrittori e letterati, gli amori possibili e impossibili. Una matassa di fili diversi aggrovigliati intrecciati in un’unica trama a colori.