
Inaugurato il 3 ottobre 2017, il Museo Yves Saint Laurent di Parigi, atelier storico del maestro e sede della Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, dopo 15 lunghi anni dalla chiusura della maison di haute couture, spalanca le porte per accogliere il suo pubblico.
Una superficie di oltre 450 mq offre un percorso retrospettivo ed esposizioni temporanee tematiche, che mettono in luce la ricchezza del patrimonio unico dell’indissolubile coppia.
Un luogo magico Avenue Marceau n°5 a Parigi. È qui che nel 1974, la Maison de couture Yves Saint Laurent si stabilisce, e per quasi trent’anni, il suo genio fondatore continuerà l’opera intrapresa dall’inizio della sua carriera cominciata nel 1961.

Sinonimo di eccellenza e di savoir-faire, Yves insieme a pochi intimi collaboratori hanno dato vita a quello che può essere considerato un puro capolavoro. Al piano terra, nei saloni, i clienti venivano accolti individualmente, dopo la presentazione delle collezioni, per ordinare i modelli visti durante la sfilata.

Con l’apertura del Museo Yves Saint Laurent di Parigi, questo luogo torna ad essere invaso da una luce rinnovata: l’atelier del maestro diventa una macchina del tempo, che ci porta a scoprire da vicino disegni e creazioni, che hanno segnato il suo cammino creativo.
Come vero pioniere, Yves è stato l’unico creatore della sua generazione, che ha deciso di archiviare sistematicamente le sue opere fin dalla fondazione della Maison. Il patrimonio conservato dalla Fondazione è un tesoro unico nel suo genere. Esso infatti permette di restituire al pubblico l’integralità del processo di realizzazione di un capo, e collocarlo nel contesto storico. Una vera e propria lezione sul costume, che va ad esplorare le generazioni passate.

Nel luogo dove i sogni divenivano realtà, varcarne la soglia costituisce quasi un onore.
Ogni stanza trabocca di abiti e accessori preziosi organizzati in aree tematiche, mentre le pareti, tappezzate di disegni e stoffe, completano il quadro che Bergé, suo compagno di vita, voleva donare ai successori.
Tutti i modelli più emblematici da lui pensati e realizzati sono qua custoditi: lo smoking, la sahariana, il trench. Questi capi sono l’essenza dello stile mascolino del designer francese. Le donne di tutto il mondo possono finalmente indossare potere e audacia pur preservando la loro femminilità. Un inno all’emancipazione femminile, che ha preso piede su tutte le sfere: da quella privata, sociale a quella politica. Un lavoro meticoloso, che ha portato il couturier a realizzare creazioni, che andassero oltre le mode del momento, per privilegiare uno stile che attraversasse diverse epoche e si mantenesse intatto nel tempo.

Le ispirazioni di Yves Saint Laurent sono estremamente variegate: esse infatti sono contaminate dall’arte, letteratura, teatro o musica. Influenzato dai suoi viaggi in Africa, Russia, Spagna, Cina o India, il maestro ha rapito l’essenza, i colori, le forme e le stoffe in ciascuno di questi orizzonti sensoriali.
L’amore che c’era tra Yves e Pierre Bergé è qua racchiuso.
Da una parte abbiamo la mano creativa del maestro e dall’altro la mente razionale di Pierre nella direzione, due metà di un’unica mela che si completavano perfettamente. Insieme hanno costituito una delle più grandi collezioni d’arte privata, che diede luogo alla “vente du siècle”, in quanto Pierre se ne separò tristemente nel 2009 dopo la morte di Yves.
L’amore folle di Saint Laurent e Bergé incarnano gli ideali che non si erano mai materializzati con tale pienezza, sono gli esempi definitivi di bellezza, stile e garbo. Seducenti, originali, vivi.
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