L’America vista attraverso le opere degli artisti italiani del Novecento.
Un racconto articolato e complesso, che comincia dagli anni Venti fino ad arrivare ai mitici anni Sessanta.
150 opere e due sedi espositive, Museo del Novecento e Gallerie d’Italia, per indagare i legami tra arte italiana e la grande mela.
“New York, New York, I want to wake up in a city that never sleeps”… Le note di Frank Sinatra riecheggiano nella memoria. Dinamica e cosmopolita, è difficile rimanere impassibili dinnanzi alla città dei grattacieli.
Patria di molti artisti e melting pot di etnie, questo grande epicentro culturale ha affascinato artisti di ogni epoca e provenienza. A Milano, fino al 17 settembre 2017, è in corso la mostra New York New York. Arte italiana: la riscoperta dell’America. Curata da Francesco Tedeschi, l’esposizione presenta, attraverso le loro opere, le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto o solo immaginato il nuovo mondo. Un luogo simbolo di libertà e ribellione, lontano dalla vecchia e austera Europa, per vivere il proprio American dream.
Nella Gallery:
Foto1 – Balla, Bambina x balcone, 1912
Foto2 – Carrà, Natura morta con la squadra, 1917
Foto3 – De Chirico, Manichini in riva al mare, 1926
Foto4 – Mulas, New York 346 347, 1964
Foto5 – Pomodoro, In memory of J.K.Kennedy, 1963-64
Foto6 – Depero, Grattacieli e tunnel, 1930
Foto7 – Festa, Cielo New Yorkese, 1966
Un racconto che comprende capitoli diversi, dagli anni Venti, quando Fortunato Depero, futurista di primo piano, si reca per un lungo soggiorno negli Stati, diventando simbolicamente il punto di partenza dell’incontro con la realtà americana, fino al biennio 1967-68, quando Ugo Mulas pubblica New York: The New Art, il libro nel quale raccoglie gli scatti effettuati agli artisti americani di punta dell’epoca.
Un percorso che ci porta a esplorare le dinamiche artistiche della prima metà del Novecento, quando i confini fisici tra continenti cominciano a sgretolarsi, grazie alle invenzioni di nuovi mezzi di trasporto, e portano alla sovversione degli ordini classici. Quelle che prima erano classificabili come ‘influenze di culture altre’ diventano ora fonte di ispirazione comune per gli artisti di ogni luogo, anche e soprattutto in Italia. Un periodo cruciale per l’arte moderna, il cui universo diventa fruibile da tutti gli artisti, ampliando l’immaginario e avvicinandosi a ciascuno di essi, attraverso il proprio linguaggio, cultura e suggestioni provenienti oltreoceano e fondendosi in un mix artistico di grande rilievo.
150 opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, per tuffarsi in un’America interpretata e rappresentata con stili differenti.
Una storia plurale, che mette in luce il sottile dialogo tra arte e artisti dei due mondi. Troviamo quindi capolavori di artisti come Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, ma anche Lucio Fontana, Arnaldo Pomodoro, e molti altri, che hanno partecipato in prima persona alla tessitura delle relazioni che noi tutti conosciamo.