Un’altra grande mostra nel mondo della fotografia ci attende. Dal 17 settembre fino all’8 dicembre 2020, gli scatti di Paolo Ventura, saranno esposti al museo CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino con la sua monografica Carousel.
Un viaggio visuale nella carriera dell’artista
Un viaggio visuale ci condurrà all’interno dell’eclettica carriera del fotografo Paolo Ventura, classe 1968, artista italiano di grande rilievo sia sul panorama nazionale che internazionale. Dopo essersi avvicinato al mondo della moda nel corso della sua carriera, all’inizio del nuovo secolo si trasferisce a New York per dedicarsi alla propria personale ricerca artistica. Visione poetica e abilità fotografiche sono unite in ciascuna opera dell’artista. In ogni scatto è racchiusa una storia. Fiabe artistiche surreali, immortalate dalla macchina fotografica e fissate sulla pellicola.

Pagliaccio che Dorme 2018 © Paolo Ventura
Carosello di opere. Carousel
Di grande rilievo il progetto War Souvenir, con il quale ottiene diversi importanti riconoscimenti. Una rievocazione delle atmosfere della Prima Guerra Mondiale, attraverso l’utilizzo di burattini e set teatrali. Un concetto pirandelliano volto a mettere in luce le ombre dei primi decenni del ‘900. Nel 2017, Paolo Ventura fa incontrare fotografia, pittura, scultura e teatro in un unico grande progetto. Una commistione e sperimentazione di linguaggi evocati nelle sue opere più suggestive e celebri. La mostra Carousel, curata da Walter Guadagnini e ospitata nelle sale di CAMERA, mette in luce il carosello di opere che costellano il percorso artistico di Ventura. Disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Una messa in scena di svariate storie e temi ricorrenti della sua poetica, tra cui spiccano un’immersione profonda nell’universo del fotografo. Fotografia narrativa accompagnata da testi scritti direttamente da Ventura voce narrante della mostra.

Lo zuavo scomparso #04 2012 © Paolo Ventura
Arte e racconto nella poetica di Ventura
Il percorso espositivo si apre con la poetica di Ventura. Mondi paralleli e visionari, filtrati dal segno grafico dell’artista. Un’officina dove racconto e arte si uniscono: tematiche e modalità espressive predilette da Ventura. Talvolta è un velo di melanconia che pervade le sue opere, talaltre sono mondi immaginari abitati da personaggi inusuali. Nella seconda metà dell’esposizione sarà invece dedicata interamente a due nuovi e inediti progetti: tra cui troviamo “Grazia Ricevuta”, rivisitazione ironica del tema dell’ex voto rielaborato da Ventura. Prima di salutare il visitatore, una grande installazione trasformerà l’intero lungo corridoio di CAMERA in palcoscenico dove appare e si sviluppa una città immaginaria, composta dalle tante architetture realizzate da Ventura nel corso degli anni, riassemblate e reinventate per questa occasione in un allestimento di grande suggestione.
