Immagine copertina: © Pink Floyd Music Ltd photo by Storm Thorgerson/Aubrey ‘Po’ Powell 1971 Belsize Park
Una delle band più famose del Rock, che ha posto una pietra miliare nella storia della musica: i Pink Floyd.
In occasione del loro 50° anno di carriera, il Victoria and Albert Museum di Londra ospita una mostra a loro dedicata, intitolata The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, aperta al pubblico fino al 1 ottobre 2017.

Un anno importante questo, per la band rock britannica più famosa. Usciva 50 anni fa il loro primo singolo “Arnold Layne” seguito, nell’agosto del 1967, dall’album debutto della band The Piper At The Gates Of Daw.
Londra ci porta indietro nel tempo, tra i cimeli del gruppo rock. L’esposizione racconta, attraverso un percorso audio-visuale, la carriera dell’iconico gruppo che, a suon di batteria e chitarre elettroniche, ha rivoluzionato la storia della musica internazionale e ha venduto oltre 250 milioni di album.
Un anno importante per i Pink Floyd e, grazie alla mostra, sarà possibile fare un viaggio nel loro tempo.


Un’immersione a 360° nell’universo artistico dei Pink Floyd fondata dal chitarrista Roger Keith Barret, il bassista George Roger Water, il batterista Nick Mason e il tastierista Richard Write.

Ancora una volta, ad essere protagonista è la musica e accompagna lo spettatore passo dopo passo lungo tutto il percorso.
Una retrospettiva che ci porta alla scoperta di molti cimeli mai visti, collezionati dall’eclettica band nel corso degli anni. La mostra si apre con la riproduzione del van Bedford che li ha portati da un concerto all’altro. Ogni album si trasforma in uno spettacolare allestimento: dal muro di The Wall, ai gonfiabili di The animals torreggiati da un preside con bacchetta: un vero e proprio viaggio emozionale, che porta il visitatore a toccare con mano gli oggetti della loro vita quotidiana evidenziando lo stretto rapporto tra musica, arte, design e tecnologia.

Curata da Paula Webb Stainton, storica collaboratrice dei Pink Floyd, e da Aubrey “Po” Powell, l’altra metà della leggendaria Hipgnosis con lo scomparso Storm Thorgerson, l’esposizione racconta come il gruppo sia riuscito a cambiare il modo di fare spettacolo, evolvendosi negli anni senza mai rinunciare alle loro ambizioni artistiche, rinnovandosi album dopo album.

Nel corso di una lunghissima carriera, in cui si distinguono tre fasi, corrispondenti ad altrettante formazioni, i Pink Floyd hanno ridisegnato i confini del pop e del rock grazie alle inedite commistioni di elettronica e di musica sinfonica.
A partire dal loro debutto, il suono cambiò diverse volte, ma la loro abilità nel comunicare con il pubblico rimase costante ed è evidenziata da album impressi nella memoria di generazioni intere.

Per salutare i visitatori, la mostra si conclude con un’immersione visiva e sonora a 360° gradi nel Live 8 di Hyde Park. Un tuffo nel passato, che porterà gli appassionati a vivere con nostalgia una grande era musicale.