Il mio letto è un giardino, Mi cama es un jardín” è il titolo della nuova mostra, promossa dal Comune di Milano e dedicata al lavoro artigianale delle donne di Santiago del Estero in Argentina. Fino all’8 novembre 2020 sarà ospitata nelle sale del MUDEC, il Museo delle Culture di Milano.
Una panoramica sulla produzione tessile
Il mio letto è un giardino, Mi cama es un jardín”, curata da Carolina Orsini, offre al visitatore una panoramica sulla produzione tessile del monte argentino Santiago del Estero attraverso una selezione di coperte da letto e un film/documentario dedicato alla memoria di Berna Paz (1931-2020), ultima grande tessitrice della vecchia generazione delle huarmis sachamanta, letteralmente tradotto: donne del monte. Frutto di un lavoro di campo etnografico, svolto dai ricercatori del MUDEC e dal regista Federico Ferrario nell’estate dello scorso anno, il docu-film testimonia l’attenzione del museo nei confronti della continua ricerca sul campo e nelle produzioni culturali antropologiche e sociologiche.
Mi cama es un jardín Credits Mudec
La tessitura, attività femminile per eccellenza
La tessitura, attività tradizionale femminile per eccellenza nell’area di Santiago del Estero, situata a 900 chilometri a nord di Buenos Aires, è un lavoro antico e manuale. Fu grazie agli spagnoli, nel XVI secolo, che vennero introdotte le pecore utili a fornire la lana per la lavorazione dei tessuti. La tessitura tradizionale, con il passare del tempo, da attività primaria per l’economia locale, divenne un’attività sempre più marginale rimanendo una pura connotazione domestica. Tuttavia, fino alla prima metà del XX secolo, nelle case che disseminavano la zona rurale del monte, caratterizzata dalla grande aridità dei suoi terreni, si continuava a tessere. Risalgono proprio a questo periodo le coperte da letto presenti in mostra e donate al Mudec nel 2016.
Mi cama es un jardín Credits Mudec
I tessuti di Santiago del Estero
Santiago del Estero, in Argentina è una zona rurale molto arida e povera. I tessuti di Santiago del Estero sono caratterizzati da una miriade di temi decorativi, tutti coloratissimi. Dai disegni geometrici a quelli naturalistici. Le trame a zigzag e macchie esplodono come fuochi d’artificio su queste coperte, che trasformano i letti in veri e propri giardini immaginari e misteriosi, frutto della fantasia di queste donne tessitrici. Decori straordinari mostrano le influenze preispaniche, inca, spagnolo-moresche e contemporanee. Culture diverse fuse tra loro. Le donne del monte, in lingua locale Huarmis sachamanta, costituiscono una testimonianza reale e tangibile della grande resilienza culturale in grado di coniugare apporti culturali esterni con la capacità di adattamento. Mudec, con questa mostra, si è posto come ambizione quella di documentare le antiche tradizioni, patrimonio di sapere unico. Anche nell’arte della tessitura, come in molti altri mestieri tradizionali, la natura e la storia del luogo sono in stretto dialogo tra loro
Mi cama es un jardín Credits Mudec
Un nuovo futuro alla tessitura
Nel corso del ‘900, le migrazioni divennero più massicce e interessarono gli abitanti della zona. Solo a partire dagli anni ’90, l’Associazione Sumampa/Adobe, istituì una scuola di tessitura nel cuore del monte al fine di recuperare la memoria e le tecniche dalle poche persone che ancora la praticavano per reintrodurre questa antica attività. Ancora oggi sono le donne del monte, ultranovantenni, che cercano di conservare la tradizione e trasmetterla ai posteri.