Un alfabeto visuale composto da oltre 500 immagini tra fotografie, album e video di 200 fotografi dai grandi nomi italiani e internazionali e artisti anonimi. “The MAST Collection – A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology” è un vero e proprio viaggio ospitato nelle sale del MAST Bologna, e sarà visitabile fino al 22 maggio 2022
Un alfabeto visuale per il MAST Bologna
“The MAST Collection – A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology” è il titolo della grande esposizione inedita ospitata nelle sale del MAST di Bologna e curata da Urs Stahel che mette in mostra alcune delle opere della Collezione della Fondazione, composta da oltre 6000 immagini e video di celebri artisti e maestri dell’obiettivo. La Fondazione MAST Bologna, unico centro di riferimento al mondo di fotografia dell’industria e del lavoro, e fondato nei primi anni 2000, ha acquisito nel corso del tempo immagini da case d’asta, collezioni private, gallerie d’arte, fotografi ed artisti arricchendo il proprio patrimonio di materiali ed opere del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo. Per la prima volta, grazie all’attenzione del suo curatore Urs Stahel alcune delle opere selezionate della Fondazione sono esposte e organizzate in sezioni tematiche ad hoc e occupano tutte le aree espositive del MAST.
Credits MAST
Testimonianze visive raccontano la storia
Testimonianze visive provenienti da tutto il mondo, raccontano la storia dell’industria e del lavoro. Un viaggio a ritroso per scoprire com’è cambiata nel corso del tempo la sua concezione e percezione da parte dell’immaginario collettivo. Proprio per la sua complessità narrativa, la mostra è strutturata in 53 capitoli dedicati ad altrettanti concetti illustrati nelle opere rappresentate. La forma espositiva è quella di un alfabeto che si snoda sulle pareti dei tre spazi del museo e permette di mettere in rilievo un sistema concettuale che va dalla A di Abandoned e Architecture per arrivare fino alla W di Waste, Water, Wealth.
Credits MAST
Incroci di tempi lontani e vicini declinati in 53 capitoli
Incroci tra sguardi lontani e vicini, dove 53 capitoli, che costituiscono altrettante isole tematiche nelle quali convivono vecchi e giovani, ricchi e poveri, sani e malati, aree industriali o villaggi operai, costituiscono il punto di incontro delle percezioni, degli atteggiamenti e dei progetti più disparati. La fotografia documentaria qui esposta si lascia persuadere dall’arte concettuale e incrocia antichi processi di sviluppo e di stampa su diverse tipologie di carta fotografica, come le stampe all’albumina, stampe digitali e inkjet.
Credits MAST
Testimonianze visive e parallelismi temporali
Un percorso in bianco e nero costellato da rappresentazioni visive dai colori vivaci. I paesaggi cupi caratteristici dell’industria pesante contrastano con gli scintillanti impianti high-tech. Volti, persone, mani, corpi, ambiente, industria, tutto parla di lavoro. Le testimonianze visive si lasciano contaminare, mentre ritratti di lavoratori, dirigenti, disoccupati, persone in cerca di lavoro e migranti rappresentano le testimonianze più esplicite dei secoli passati e della contemporaneità. Parallelismi tra modernità e contemporaneità; industriale e digitale, per un tuffo nella storia a 360°.