Al Victoria & Albert Museum di Londra, una mostra racconta gli ultimi due secoli di lingerie che hanno fatto la storia. Dai primi capi di abbigliamento intimo indossati dalla famiglia reale inglese, ai collant di nylon di Elsa Schiapparelli, al corsetto dorato firmato Alexander Mc Queen. Una collezione di pezzi unici underwear, assolutamente imperdibili.
Nella fredda Londra prenatalizia, la mostra Undressed: A Brief History of Underwear può trasformarsi in un caldo rifugio per fare un tuffo nel passato.
Curata da Edwina Ehrman, rivela le evoluzioni della lingerie e dei suoi aspetti storici legati alla storia del costume internazionale. Più di 200 i pezzi di underwear per uomo e donna esposti su due piani nel prestigioso Victoria& Albert Museum. Tra reggiseni e collant, pigiami e sottovesti, c’è da perdere il senso del tempo.
Non c’è nulla di più intimo della propria biancheria. A partire dall’800 l’underwear acquistò una grande importanza nella vita sociale. Corsetti, camisole, crinoline, pantaloni di cotone al ginocchio sono i primi capi che fecero comparsa nei bauli e guardaroba delle donne d’epoca. Ma fu a partire dai primi decenni del ‘900 che la biancheria acquistò un ruolo più definito, stringendo un legame indissolubile con il mondo della moda, che non si è mai spento. Ricamati e adornati di pizzi, in seta e chiffon sono diventati talmente belli da dover essere esibiti. Un universo controverso, ma protagonista essenziale del quotidiano. Così la lingerie, oggi, è riuscita a occupare un posto di rilievo.
Underwear: dalla funzione primaria, quella protettiva e coprente, a strumento di seduzione e provocazione che sfida le convenzioni sociali.
Decennio dopo decennio, questi indumenti hanno silenziosamente rivoluzionato il fashion system trovando terreno fertile nell’Haute Couture, dove gli stilisti di tutto il mondo hanno avuto modo di esprimere il proprio estro in creazioni uniche e originali. Qualche esempio? Il leggendario corsetto cone-shaped di Jean Paul Gaultier per Madonna indossato durante il Blonde ambition tour, simbolo di ribellione degli anni ’90. Ma non solo. Le celebri calze di Vivienne Westwood color carne con una foglia di fico verde applicata sulle parti intime, l’abito di Paul Poiret del 1911, gli abiti di Dolce&Gabbana, Ellie Saab e Antonio Berardi, celebre quello indossato da Gwyneth Paltrow, sono solo alcune delle proposte che si possono ammirare lungo il percorso espositivo.
Bozzetti, fotografie e illustrazioni, campagne pubblicitarie e manifesti. Una giovane e sorridente Kate Moss in una foto indossa l’abito sottoveste di Liza Bruce che nulla lascia all’immaginazione. Ricordi di un passato recente offrono al visitatore una panoramica completa a 360° della storia dell’underwear.