Una donna metropolitana, una moderna viaggiatrice che sorride determinata di fronte alla realtà usando la potenza del colore e la forza del sorriso. E’ la donna di Weili Zheng, fashion designer cinese che dopo anni di collaborazioni a Londra e negli Stati Uniti ha scelto il tocco sartoriale italiano per realizzare le sue collezioni. Ne è nato un nuovo stile complice di una visione libera che va oltre i confini geografici, dove lo streetwear più evoluto è contaminato da ispirazioni che parlano di viaggi ed esperienze realmente vissute. Uno stile che lei stessa definisce Amusing Chic.
L’esplorazione che Weili Zheng compie nell’universo della moda indaga le molteplici sfaccettature della donna contemporanea, ne coglie l’essenza e con grande spirito creativo la declina in sartoria.
La nuova collezione per la primavera non poteva che essere un tributo alla fotografa tedesca Elsa Haertter che, a cavallo degli anni ’50 e ’60, rivoluzionò con i suoi celebri scatti la concezione di moda e costume. La fotografia e la couture divennero così per la prima volta rivelatori di un’epoca, novelli fenomeni di comunicazione. Il viaggio, la scoperta, i luoghi lontani, furono per la Haertter fonte di ispirazione costante. Nuove architetture, suggestioni esotiche, atmosfere lontane gli sfondi per i suoi numerosi servizi dove gli abiti acquistavano di volta in volta una nuova emozionante interpretazione.
Nella collezione spring summer 2016 di Weili Zheng rivive lo stesso amore per il viaggio e la contaminazioni di culture diverse. Qui è l’Oriente ad incontrare gli anni ’70. I tessuti sono un ossimoro di gusti : canapa, lino , broccati, contrasti degni di una viaggiatrice. I kimono colorati dialogano con sahariane e leggeri kaftani, i colori sono quelli della terra e del mare, una palette di nuance rubate ad infiniti continenti. La designer esalta l’armonia dei contrasti. Lini leggeri ed impalpabili si mescolano al colorato neoprene, il pizzo dialoga con l’organza, la canapa prende le forme di lunghi vestiti. Talvolta i tessuti ricordano legni profumati e marmi preziosi, altre sembrano librarsi il volo su ali leggere. Il tutto con tagli, geometrie ed architetture seventies.
Ed è il corpo femminile a venir celebrato, attraverso lo studio dell’architettura delle proporzioni: intersezioni, tessuti danzanti, sovrapposizioni, il tutto nella chiave stilistica di Weili Zheng, un inno alla bellezza e alla forza della donna contemporanea.