Simbolo dell’aperitivo di Milano, Camparino in Galleria icona dell’animo cittadino, dal 1915 combina con sapiente cura tradizione e innovazione.
Punto di riferimento di Milano
Milano, la città dai mille volti, non è solo la capitale della moda che noi tutti conosciamo, ma è anche storia, tradizione e passione declinate in forme differenti: arte, cultura, storia, cibo e in ultimo, ma non ultimo, buon bere. Nel cuore del capoluogo lombardo esiste un posto, all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, che ha reso la storia futuro e il futuro presente. Camparino in Galleria, non rappresenta oggi solo il Salotto più famoso della città di Milano, ma un vero e proprio luogo di incontro che muta ed evolve con lo spirito del tempo abbracciando pensieri e storie in un intricato universo sensoriale e culinario da scoprire.

©Melania Dalle Grave DSL Studio
108 anni di storia
Lunedì 13 novembre, Camparino ha festeggiato i suoi primi 108 anni con una serata esclusiva nel luogo dove Davide Campari nel 1915 ha fondato questo posto magico intriso di fascino e di vitalità. Per l’occasione, Marchesi 1824 e Bar Basso, icone del capoluogo lombardo hanno celebrato questo importante traguardo insieme.

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Un libro aperto da scrivere
Oggi come allora Camparino è un terreno fertile per nuove idee, un libro aperto dove la storia si scrive quotidianamente e l’aperitivo italiano si trasforma in rito da celebrare 365 giorni l’anno. Gli arredi liberty, realizzati da artisti e artigiani, caratterizzano il locale insieme all’iconico mosaico simbolo del Bar di Passo realizzato dal pittore Angelo d’Andrea. Luogo di ritrovo di artisti e intellettuali, tra gli ambienti si respirava politica e cultura ferventi nei primi anni del secolo scorso. Arrigo Boito, Tommaso Marinetti e altri esponenti della Scapigliatura sono solo alcuni dei nomi che erano soliti passare di qui per bere un drink.

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Luogo di ritrovo e convivialità
La serata del 13 novembre, aperta a tutti i milanesi, è stato un omaggio al capoluogo lombardo. A dare il benvenuto ai propri ospiti, Maurizio Stocchetto, titolare dello storico Bar Basso e dei suoi famosi cocktail. L’evento, dopo un Campari Seltz e l’altro, è poi proseguita al piano superiore in Sala Spiritello con il taglio della torta di compleanno firmata Pasticceria Marchesi 1824, altra icona di una Milano dalla storia lunga. L’ambiente, che porta il nome dell’opera omonima realizzata nel 1921 dall’artista Leonetto Cappiello, rappresenta sin da sempre il simbolo del mondo Campari. Un momento di grande rilievo e importanza riassunto in un appuntamento che esprime un sogno visionario.
