Si è svolta dal 25 al 28 gennaio, l’edizione 2018 di Altaroma, nelle tre sedi principali disseminate per la città eterna.
Tra arte e moda, tradizione e contemporaneità a fare da guida nel corso di questa rassegna l’essenza del Made in Italy. Un’occasione per esprimere attraverso il carisma, la determinazione e la capacità di giovani talenti e non solo, l’importanza di un dialogo tra le diverse discipline. Altaroma prosegue nella sua mission ampliando il raggio d’azione a sostegno dei talenti emergenti grazie al supporto dei Soci e del Ministero dello Sviluppo Economico.
A identificare l’obiettivo di Altaroma, sempre più votata allo scouting e alla promozione dei nuovi talenti, il nuovo progetto Showcase che ha visto alternarsi al museo MAXXI, durante i 4 giorni del calendario, 40 giovani designer che hanno avuto l’opportunità̀ di presentare le proprie collezioni e raccontare i propri progetti a buyer e addetti ai lavori italiani e internazionali. Un’importante novità dell’edizione Gennaio 2018, che crea un link sempre più̀ incisivo con le realtà̀ del mondo retail. Un momento di sguardo al futuro, volto a sostenere e guidare i nuovi brand della moda italiana verso il successo e l’internazionalità
Molti, infatti, i brand e le maison del calendario che, dopo aver partecipato alle precedenti edizioni di Altaroma hanno trovato un nuovo sviluppo ed evoluzione nel calendario della manifestazione. In apertura, il giovanissimo couturier, Filippo Laterza, ha sfilato per la prima volta con la sua collezione S/S 18 nella sezione Atelier, continua conferma di Altaroma per l’alta artigianalità̀ e il fatto a mano. Con la sua collezione di haute couture SS18 “Opera Orientale”, il designer ci accompagna in un viaggio immaginario lungo la “Via della Seta”. Un passaggio fra Oriente e Occidente, un cammino fra culture e tradizioni, fra diversi stili e differenti visioni dell’arte, un caleidoscopio di costumi e culture differenti, dove si fondono innovazione e tradizione, naturalezza e artificio.

Orientale e mitologico divengono pop art, la sartorialità e l’eleganza anglosassone si veste di contrasti fra orientalismo e modernizzazione. Tagli, volumi e forme dell’alta moda sono modernamente rivisitate. La pittura del cuore “Liampu” dei protagonisti dell’Opera di Pechino, viene trasportata su abiti, cappe e gonne. La creazione di nuovi tessuti, in cui si fondono i disegni Principe di Galles con le rose antiche inglesi e tutti i fiori del meraviglioso giardino, i broccati e soprattutto i fil coupé con speciali armature che con le tecniche del taglio dei fili di slegatura riescono a disegnare fiori e ghirlande che paiono tridimensionali e fuoriuscire dal tessuto di base. Ricami e dettagli per una collezione eccezionale.
Sulle passerelle capitoline hanno presentato le proprie collezioni due dei più importanti couturier storici della capitale: Gattinoni e Renato Balestra
Una collezione speciale, quella firmata Renato Balestra, dedicata ad una donna giovane, delicata e raffinata, che sembra uscita da un giardino incantato.
Il colore vedette è il verde in tutte le tonalità: dal più tenue fino al lussuoso smeraldo.
Gli abiti sono cosparsi di fili d’erba “rubati” dal prato, e pratoline bianche in tessuto di filo di seta, perle e swarovsky. Tra strati di organza e fiori spumosi bianchi il giardino prende vita anche sugli abiti blu notte.
Impalpabili mantelle di organza si posano sulle spalle nude velandole leggermente. La sposa è impreziosita da fiori bianchi in rilievo stilizzati, su un prato verde e tenue, che ricadono su una gonna “corolla” in vari strati di tulle.
La sezione Atelier rafforza la propria natura come punto di connessione tra talenti emergenti della couture, e le maison storiche promuovendo il binomio tradizione- contemporaneità come importante momento di approfondimento culturale e strumento formativo-educativo a cui i giovani creativi possono attingere per dar vita a nuove sinergie.
La manifestazione si è chiusa con un grande “ritorno”, un tributo a Francesco Scognamiglio che ha celebrato i 20 anni della sua Maison con una sfilata- evento tenutasi nelle sale de La Galleria Nazionale domenica 28 gennaio. Coraggio, passione, fortuna, ma soprattutto creatività e ricercatezza. Un ritorno alle origini, dove un’atmosfera eterea ha avvolto come un velo, le modelle. Abiti tempestati di cristalli, trasparenze e delicata estetica hanno caratterizzato la collezione.
