”Mai uniformarsi”. È questo il mantra della capsule collection Robert Friedman Autunno-Inverno 2019 che sarà presentata al Pitti93. Non ci sono confini geografici, nessuna regola nel vestire: l’uomo Robert Friedman vive in città, ama l’avventura e vestirsi con camicie glamour ed anche confortevoli.

La creatività di Massimiliano Martini, mente eclettica e versatile, è alla base delle capsule collection Pitti93 di Robert Friedman. Il disegno della camicia è la tavolozza sulla quale sviluppare le idee creative: le forme sfilate e morbide, la ricerca e la valorizzazione dei dettagli, le spalle e le maniche, sono ormai un marchio di fabbrica.
Nato dalla tradizione sartoriale, il brand è rappresentato ormai da diversi anni da un’immagine creativa semplice ma efficace dal punto comunicativo. È l’evocazione di una sartorialità percepita già nell’immagine che la rappresenta, ogni volta simile nell’impostazione ma diversa nel contenuto.
In tutti questi anni Robert Friedman ha finalizzato i suoi obiettivi nel sostenere e incrementare, attraverso competenze e manodopera specializzata, una filiera produttiva tutta italiana dal grande carattere distintivo, valorizzando un settore, quello manifatturiero, che proprio nel made in Italy pone le premesse per un espansione sui mercati mondiali, che sempre richiedono qualità, intesa anche come gusto di innovazione.

Al Pitti93 si presenta con uno stile rinnovato mettendo sul podio la camicia dal taglio classico ma con una stampa o tessuto più trasversale per farlo indossare ad un uomo che ama la notte e i suoi clubparty.
In tempo di crisi, la camicia resta una certezza anche in vetrina, come confermano numerosi buyer. Identifica tre modi tradizionali per portarla: aperta, ma sempre con colletto morbido; in versione casual: sbottonata, infilata nei pantaloni e con le maniche arrotolate; fuori dai pantaloni, attitudine che — va detto — è consigliata solo agli under 30 o agli artisti. «Per tutti gli altri, la camicia si porta infilata dentro».
Poi ci sono i modi nuovi di indossarla, che cercano di convertire gli uomini a prendersi cura del loro stile citando Cary Grant, David Niven e Clark Gable, simboli d’insuperata eleganza con la loro camicia di seta. Il segreto della contemporaneità — piccoli accorgimenti a parte, come quello di farla riprendere per evidenziare le physique du rôle sotto gli abiti accostati o lasciarla leggermente blusante se si deve nascondere — è mischiare le carte.
Alta e nobile: così è l’anima di un nuovo inizio per il brand.
Al di là dell’eccellenza della materia e dei tagli, sono le suggestioni “new dandy” a conquistare, per esempio le combinazioni a effetto tra i vari pattern oppure i ricami solo su una spalla. Ardito ma compatto: l’outfit risulta dotato di un’armonia quasi “unlimited”, da crearsi ad personam offrendo uno stile in cui, chi ne ha volontà, può cogliere ciò che fa per “sé”. Come se andasse dal sarto con l’idea precisa di una camicia che desidera.
L’orizzonte cromatico spazia tra toni collocabili tra calore e vivacità, sempre sottesi, da blu e nero come colori-guida: dalle stampe alle righe con un’illusione in cui la rigatura pare svanire, per poi ricomparire in un diverso punto della superficie del capo, oppure cambiare sfumatura e intensi. Dettagli creativi del nuovo dandy.
