Chanel Cruise 2018: un inno all’antica Grecia andato in scena a Parigi, al Grand Palais.

Un’ inconsapevole distruzione del passato che viene riassemblato per diventare moderno.
Una produzione di nuovo che avviene attraverso la cattura di elementi e di racconti che appartengono ad un affresco già realizzato, e che diventano pronti per essere assemblati in modo armonico. Parte da qui il pensiero della Chanel Cruise 2018. Ma forse in questa considerazione è racchiuso il percorso estetico di Karl Lagerfield che ha il coraggio di perpetuare una visione della vita come di qualcosa di meraviglioso creando ogni volta un’ anima differente alla griffe francese.
Il punto di partenza di questa collezione? La Grecia come luogo d’origine della bellezza, della cultura, dove si diffondeva una libertà del corpo oggi scomparsa. Un passato carico di storia. Che viene riscritto anche nel titolo della sfilata “La modernité de l’antiquité” ovvero la modernità dell’antichità. Tanto che la Maison Chanel profuma di vintage, di suggestioni care a Madame Coco.

Del resto, impossibile non ricordare che proprio nella biblioteca privata di Chanel i poeti e i drammaturgi greci e romani, Omero, Virgilio, Sofocle sono affiancati ai poeti del XX secolo, specie Jean Cocteau, di cui Gabrielle Chanel veste l’Antigone e l’Edipo Re da lui messi in scena. Contrariamente ai dettami della moda, Gabrielle Chanel impone uno stile dal carattere atemporale. Un ideale classico ereditato dall’antichità greco-romana che trova un’eco nella predilezione di Mademoiselle per le linee epurate: quelle del classicismo, così come quella che si trova nella sua moda che mira a eliminare ogni dettaglio superfluo e a liberare la silhouette.
Ed ecco che il Grand Palais di Parigi è stato trasformato per la Chanel Cruise 2018 in un tempio greco in rovina, costellato di ulivi e con un tramonto sul mare a fare da sfondo.

In passerella fluide vestali come moderne dee greche con abiti dalla silhouette ad anfora, eterei longdress a pieghe. Pepli drappeggiati, caftani in chiffon impalpabile e completi in tweed chiaro con bordi sfrangiati.

Il tutto mixato dal color oro che impreziosisce i tessuti e si sposa con il nero, con il terracotta e soprattutto fa brillare gli accessori, una delle scoperte più preziose della collezione: dai bijoux alle cinture alte ricamate con pietre preziose, dalle coroncine di alloro intrecciate che ricordano le pettinature dee greche, trasformate in fasce must-have tra i capelli, fino agli iconici sandali-calzari e il tacco lavorato.

“Quello che mi affascina di più quando creo una collezione,
è guardare il passato per immergermi nel contemporaneo
creando il futuro”
ha spiegato Karl Lagerfield dietro le quinte dell’evento
“Regalare potenza al suo linguaggio…..
Le cose belle catturano il cliente, gli permettono di sentirsi parte della società, indipendentemente da ogni strategia di marketing”

Il make up della collezione.
Il passato con i suoi piccoli dettagli diventa la base del make up artist Tom Pecheaux, autore del trucco, e Sam McKnight, l’hair stylist, che hanno contribuito a ricreare l’atmosfera, adeguandosi al tema e sviluppandolo con grazia e glamour. Il primo ha puntato sullo sguardo, con un tratto marcato di eyeliner a coda, quasi invisibile sulla rima superiore, sormontato da un ombretto irisé sulla palpebra mobile, ottenuto con Ombre Première Noir Satin e Sable, della collezione 2017. Quasi nude il resto del make up, con una base perfettamente definita e un tocco di rossetto Rouge Coco nella nuance Michèle. L’acconciatura rifletteva del tutto lo spirito goddess, con semi-raccolti morbidissimi trattenuti da fermagli gioiello riproducenti ramoscelli e da cerchietti, in cristalli e in tessuto, come nastri neri lasciati cadere lungo la schiena.

Sulla passerella di Chanel Cruise 2018 la nuova musa di Karl Lagerfeld, Vittoria Ceretti, classe 1998, una bellezza tutta italiana con un paio di magnifici occhi verdi incastonati in un viso etereo che ha ormai definitivamente conquistato l’alta moda e si prepara a diventare la nuova musa della “nouvelle vague” di couturier.

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