Torna a Milano la Design Week 2023, evento fieristico dedicato al design che illumina la città meneghina da anni e che è capace di richiamare a sé, ogni stagione, un pubblico internazionale sempre più vasto. Diversi gli appuntamenti al Salone del Mobile e al Fuorisalone, suo complemento, che, come una costellazione, disegnano una nuova mappa del capoluogo lombardo dal 18 al 23 aprile. Moda, design e mondo dell’automotive si uniscono per celebrare il living del futuro che guarda sempre di più al fatto bene e alla sostenibilità.
Le meraviglie tessili di c-c tapis
Fondata da Nelcya Chamszadeh e Fabrizio Cantoni in Francia, c-c tapis produce tappeti hand-knotted in Nepal da oltre 18 anni, e, nel 2011, il marchio si trasferisce a Milano, dove oggi ha sede l’azienda. La sperimentazione, presente in ogni collezione, è il filo invisibile che si accosta a quello visibile dei tappetti, e, in occasione della Design Week, alla scuderia di creativi consolidati se ne aggiungono di nuovi. In scena le collaborazioni con Patricia Urquiola e Bethan Laura Wood e nello showroom di via Santo Stefano saranno esposte anche quelle più recenti con Formafantasma e Objects of Common Interest. Mentre, nella Chiesa di San Celso, ci sarà l’installazione site-specific della collezione Le Arcs by Charlotte Perriand, per la prima volta a Milano dopo l’anteprima parigina di gennaio.

Un ritratto dei Formafantasma ©Simon171
Venini tra artglass e artlight
La luce che taglia il vetro e rivela la bellezza. Venini porta alla Design Week le sue ultime creazioni, inaugurando anche l’ingresso di Marco Piva come Art Director. Il brand del Gruppo Damiani si concentra sull’art light, investendo nell’innovazione tecnologica applicata alla luce d’autore. La ricerca nell’ambito dell’illuminotecnica si esprime nelle nuove collezioni, ma anche nella riedizione di storici vasi nel colore Magenta. Grande attenzione verso la linea green Bloom Collection, sinonimo di sostenibilità e rinascita del vetro, che scrive un nuovo capitolo della storia del marchio. Gli oggetti, infatti, derivano da una nuova fusione di vetri selezionati e recuperati da confezioni precedenti e lavorati esclusivamente a mano senza stampi. Il brand, oltre a essere presente in Fiera, aprirà le porte del proprio showroom in via Montenapoleone fino a fine Design Week. Inoltre presenterà, in collaborazione con Jimmy Choo, quattro vasi di diverse dimensioni disponibili in quattro tonalità, che reinventano l’iconico elemento “Poliedro” soffiato in vetro di Murano.

Un vaso Venini della collezione Bloom
Acerbis reinterpreta il passato
Acerbis, con i direttori creativi Francesco Meda e David Lopez-Quincoces, continua il progetto Remasters riportando in produzione tre pezzi iconici del design italiano degli anni Settanta. Al Fuorisalone, rivisita l’atmosfera del salotto milanese di quegli anni con l’installazione “Nanda Vigo & Claudio Salocchi – a Milanese Utopia”, celebrando lo straordinario fervore creativo dell’epoca, visitabile nel negozio Spotti in viale Piave. Le nuove riedizioni si inseriscono nell’allure seventies: eleganti tessuti bouclé e nabuk in delicate nuances per Free System di Claudio Salocchi e un rivestimento in pelliccia di Mongolia bianca e ruggine per la seduta Due Più di Nanda Vigo.

La sedia Due Più di ACERBIS by Nanda Vigo ©Alberto Strada
Il laboratorio creativo di Kartell
Esplode la Kartell mania. Il marchio italiano di design conquista Milano: diversi sono infatti gli appuntamenti con il brand in città. Si parte la mattina da Illy, nella storica boutique in via Montenapoleone, dove prende vita la collaborazione tra l’azienda di caffè e Kartell. Al centro dell’installazione del flagship store la collezione di sedie Re-Chair ed Eleganza realizzate dal brand di Noviglio utilizzando le capsule riciclate Illy. Sempre in Montenapoleone, la vetrina della pasticceria milanese Cova ospita Kartell con una speciale anteprima del vassoio Tea Time by Philippe Starck e, nel nuovo spazio “Forum 900” del Museo del ‘900, si celebrano la sedia Masters e la poltroncina Smatrik che entrano a far parte della mostra permanente dedicata alle sedute come esempio emblematico del design contemporaneo. In ultimo, il flagship di via Turati si trasforma in uno spazio pop multimediale dove la lampada Bourgie di Ferruccio Laviani diventa un progetto interattivo.

La lampada Bourgie di Kartell
Frette punta sulla sostenibilità
Grande novità in casa Frette. Il brand di biancheria italiana presenta la capsule collection Naturalismo, 100% organica e sostenibile. In occasione del Fuorisalone il marchio si è rivolto all’artista visuale Alberto Maria Colombo per dare vita a un’esperienza digitale immersiva e multisensoriale in celebrazione di Naturalismo, che trasporta gli spettatori in un’oasi ultraterrena che sprigiona tutta la forza e la bellezza intrinseca della natura. Al suo interno, migliaia di immagini che rievocano il tema dei fiori e della natura e che danno vita a un video dinamico e in continua evoluzione, che vuole trovare un equilibrio armonioso tra la natura organica e la più moderna crescita tecnologica.

La collezione Naturalismo di Frette
Con Colmar il design trasforma il difetto in arte
In occasione del Salone del Mobile di Milano, Colmar punta tutta sulla sostenibilità e sul trasformare il difetto in arte. Il marchio collabora con il giovanissimo designer olandese Kees Dekkers, dando vita a un vero e proprio Manifesto contro lo spreco e verso una sempre maggiore ottimizzazione della circolarità della filiera produttiva. Così, i capi dismessi, difettosi o le loro componenti – quali tessuti, fettucce, bottoni, loghi destinati al macero – ricevono una seconda possibilità di vivere dentro alle No Waste Chair, delle sedute contenitore realizzate in plexiglass trasparente riciclato. L’installazione, che prevede 20 sedie, ognuna riempita diversamente e quindi unica, sarà aperta al pubblico dal 17 al 23 aprile nello store Colmar in Piazza Gae Aulenti 6.

Una seduta No Waste Chair by Kees Dekkers di Colmar
Da Ikea si va a spasso nel tempo
Ikea, che festeggia 80 anni, ha deciso di accompagnare i visitatori in un viaggio sensoriale tra passato, presente e futuro del living. L’esposizione si chiama “Assembling the Future Together” e vivrà all’interno di Padiglione Visconti, in via Tortona 58, dal 17 al 23 aprile con eventi anche serali. Il viaggio parte dal passato con i prodotti che, dagli anni ’50 ad oggi, hanno contribuito al successo di Ikea. Il presente prende corpo con la nuova collezione nata per celebrare l’80esimo anniversario del brand che si ispira ad alcuni dei prodotti che hanno fatto la sua storia, rivisitati e riproposti in chiave moderna. Prodotti ancora top secret che saranno svelati per la prima volta in questa occasione. Inoltre, alcuni articoli sono stati personalizzati per la Milano Design Week, dando vita così a una limited edition acquistabile solo nella settimana 17-23 nello spazio Ikea. Infine, il futuro, cuore pulsante dell’exhibition. Uno spazio dedicato ai quattro elementi che aprirà a una riflessione su come il futuro della vita in casa non possa prescindere dal rispetto del pianeta.

Una foto dell’allestimento di Ikea
Maison Matisse incontra la mano di Faye Toogood
Maison Matisse abbandona il colore, che era stato esplorato nelle passate collaborazioni da designer come Jaime Hayon, Formafantasma e Ronan & Erwan Bouroullec. Per questa edizione della Design Week, lo studio ha invitato Faye Toogood, artista e designer londinese, a interpretare i disegni in bianco e nero del libro “Dessins: Thèmes et Variations” del pittore scomparso. Nasce così la collezione Esquisses, dove Toogood trasforma la purezza dei disegni a inchiostro in una serie di mobili da salotto o da camera da letto dalle linee forti e, al tempo stesso, delicate.

Esquisses di Maison Matisse by Faye Toogood ©Genevieve Lutkin
L’ars Metallica di Alessi
A Palazzo Borromeo D’Adda in Via Alessandro Manzoni 41, Alessi presenta Ars Metallica: quattro progetti diversi che rivelano il savoir faire dell’azienda nella lavorazione di questo materiale. Tra le novità, la collezione Poêle di Philippe Starck, composta da arredi in acciaio inox e legno di faggio. E poi Mad Turner, un progetto sviluppato da Alberto Alessi e Giulio Iacchetti che presenta una serie di oggetti metallici firmati da otto creativi: Andrea Branzi, Federico Angi, Michael Anastassiades, Michele De Lucchi, Naoto Fukasawa, Nika Zupanc, Paolo Ulian, Pierre Charpin. Durante il Fuorisalone sarà presentata anche la riedizione di Obget Inutile, creato da Salvador Dalì per Alessi nel 1972, che per l’occasioni si veste d’argento. Infine, un set di posate, un coltello universale e un portacandele della collezione Conversational Objects di Virgil Abloh.

La sedia Poele di Alessi designed by Philippe Starck ©Alessandro Milani
Marimekko e Kerakoll giocano con il colore
Tra gli appuntamenti da non perdere, infine, ci sono le esposizioni di Marimekko e Kerakoll. Il primo presenterà la sua ultima collaborazione artistica con Sabine Finkenauer tramite un’installazione concettuale e astratta che illustrerà l’intero processo creativo in Galleria Il Milione di via Maroncelli, mentre il secondo presenta Strato, un progetto di Martino Gamper in collaborazione con Cameranesi Pompili e Studio Blanco che esplora il concetto di stratificazione, inteso come recupero e rinnovamento dell’esistente, attraverso i colori e le superfici di Color Collection.
