L’amore?
Non so.
Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore.
Altrimenti, no
Frida Khalo.
Un tuffo nella cultura messicana per Dolce&Gabbana.
Una realtà fatta di contrasti in bilico tra sacro e profano, caos e pace, innovazione e tradizione avvolta da un’aura romantica e raffinata quella presentata giovedì 19 aprile a Città del Messico per la sfilata di Alta Moda e Alta Sartorialità.
Dopo gli show precedenti, che hanno visto New York e Miami protagoniste, l’italianità ha raggiunto anche l’America latina, terra ricca di fascino e mistero, proprio come le collezioni del brand.
Il duo creativo formato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha colpito ancora. La collezione immaginata dagli stilisti è un omaggio al Messico e alla sua cultura e, a fare da sfondo, uno dei luoghi simbolo della città: il Museo Soumaya di Città del Messico. All’ultimo piano, tra le sculture Auguste Rodin hanno sfilato le preziose creature che apportano la firma degli stilisti. Un connubio tra opere d’arte e creazioni couture in perfetto dialogo tra loro.
Un tributo all’iconografia messicana e all’artista per eccellenza: la grande Frida Kahlo per la sfilata Dolce& Gabbana Alta Moda e Alta Sartorialità.
Il colore e la sua forza è stato il protagonista assoluto di questa capsule. I fiori ricamati da mille perline, realizzati dall’abilità e maestria di 60 sarte, le scritte, la scelta di tessuti leggeri e vaporosi, come le nuvole che sovrastano la città, sono stati gli ingredienti presi in prestito da questa terra magica e rielaborati in perfetto stile del brand. I capi Haute Couture pensati per l’uomo e la donna rievocano le figure chiave e i costumi appartenenti alla cultura latina: per l’uomo, tuxedo eleganti composti da pantaloni neri e bianchi ricamati ricordano quelli dei mariachi, i tipici gruppi musicali, che con le loro melodie accompagnano i momenti più importanti della vita degli abitanti della città.
Come sempre accade, la libertà creativa degli stilisti ci fa volare lontani, verso luoghi senza confini e scenari inimmaginati. Tra i soggetti di rilievo troviamo La Vergine di Guadalupe, che diviene ricamo sui lunghi abiti in paillettes alternati ad abiti pervasi da vibranti colori e tempestati di rouches, ma anche tuniche in pizzo nero, gonne e top stratificati, sombrero e ghirlande di fiori portati con estrema naturalezza.
L’opulenza e il savoir-faire si incontrano in quell’artigianalità tipica, che trasforma ogni semplice capo in qualcosa di estremamente unico e straordinario. Oltre cento i look proposti che si differenziano gli uni con gli altri, ma legati insieme da uno spirito folcloristico riletto in chiave contemporanea.
A fare da madrina, la splendida Sophia Loren, musa del duo, che con la sua bellezza intramontabile ha eclissato quella degli altri ospiti illustri.
Photos: Dolce&Gabbana Alta Moda e Alta Sartorialità. Credits Luke Leitch