L’eco fur coat è il nuovo capo da indossare per affrontare le rigide temperature invernali. Colorate, calde e avvolgenti, le pellicce eco costituiscono il perfetto mix contemporaneo.
Il lusso della pelliccia incontra l’aspetto più eco di questo capo iconico, che fin dagli anni ‘20 vive nel guardaroba delle signore borghesi. Per le collezioni Fall Winter 2017-2018, la pelliccia viene reinterpretata dai brand dell’alta moda, della quale scelgono la versione più green e sostenibile.
Elegante e sartoriale la collezione outerwear del brand italiano Bottega Veneta.
I capispalla avvolgono il corpo e sono fermati in vita da alte cinture per enfatizzare il punto vita. Linee pulite, come se fossero disegnate sulla silhouette femminile, riportano alla memoria gli anni ’40. La raffinatezza e il lusso permane, anche quando è eco.

Come soffici meringhe dai colori pastello, i voluminosi fur coat di Marni e Miu Miu si fermano nel tempo, in uno spazio indefinito, per celebrare il passato e ritrovare una classe innata. Con Pucci, l’inno al colore si fa più intenso, accendendo la pelliccia di tonalità vivide, verso un ipotetico futuro sempre più fruibile, che rilegge la grammatica del brand.

Un caleidoscopio colorato in cerca di un guardaroba che ricorda il manto dei felini più feroci e dei grandi mammiferi della savana. Un safari urbano dalle stampe rubate all’iconografia classica. Posizione di dominio per il pattern che non passa mai di moda: l’animalier.
In perfetta sintonia con fur coat over, dai grandi revers che incorniciano il collo, è sempre più usato in tutte le sue declinazioni, anche quelle più fantasiose, come quella proposta da Miu Miu, dove le strisce di tigri e zebre sono sostituite da un arancione fluo.

Lo stile effortless di capispalla casual in pelliccia.
Il marrone si declina nelle nuance di caffè e noisette. Lunghezze diverse per questi cappotti avvolgenti: lunghi per Dries Van Noten, pensati per uno stile che si sposi con tutte le età, e Jil Sander, che ne realizza una versione con cintura morbida in vita, volta a riesplorane i codici dell’eleganza e lo stile minimal degli anni ’80, a quelli più ridotti e dinamici delle Chloe’s girls.
