Lusso come modo d’essere e non solo d’apparire. Uno stile d’elite, da prima classe, ma anche raffinato e signorile ideale per una first lady contemporanea.

Ama esibire il lusso con assoluta nonchalance indossando i capi più ricercati e gli accessori eccentrici, come se fossero le prime cose che le sono distrattamente capitate tra le mani prima di uscire di casa.
Sempre terribilmente impegnata, si divide tra un meeting di lavoro ed un cocktail evento, divincolandosi tra famiglia-figli-amiche con disinvoltura e charme, scivolando da un taxi ad un aereo.
Lei, è una creatura perfetta dei nostri giorni: il profilo della donna contemporanea, metropolitana e di “potere”, si sta progressivamente affermando nella società e, irrimediabilmente nella moda.
Le collezioni per il prossimo Autunno-Inverno 2018/2019 sono un inno a questa tipologia di lady-like: un’eleganza che mixa, reinterpretando in modo creativo, la grazia e il garbo di un gusto bon-ton alla Jackie O’, con l’impeccabilità e un pizzico di ostentazione di una tendenza da “first class”, pensata per un’elite che viaggia in “prima classe”, anche nel modo di vestire e apparire.
Un lusso nuovo diverso che appartiene ad un gruppo che ama l’unicità e le limited edition, l’handmade.
Come dice il sociologo Veblen il ruolo dello status symbol dagli anni’80 ad oggi si è trasformato da puramente formale a quello concettuale, includendo accanto ad accessori come scarpe, borse, gioielli e orologi, accessori iper-tecnologici chic orientend per il puro piacere personale.

Una first lady determinata femminile, precisa, sensuale, shopaholic con gusto, in eterno bilico tra privato e pubblico.
Un esempio perfetto di questa icona femminile, ha sfilato sulla passarella di Moschino. Indipendente e sensuale, ha un look impeccabile all-day long che vede lo splendido accostamento di tailleur e l’universo eveningwear dove abiti da sirena a smoking tagliati, risultano dalla collisione tra mix di metallerie, paillettes, jais, cristalli e sete.

Impeccabili e regali le donne di Dries Van Noten, maestro dell’arte di combinare la femminilità in chiave moderna con la poesia e con il romanticismo che da sempre lo contraddistingue. Maxi caban con fiori, longuette in broccato con bordi di piume, vestiti ricamati divengono immagini di forme e colori che parlano dell’identità e delle diverse personalità delle donne di oggi.

Allure morbida e sensuale per Delpozo che per la prima volta ha sfilato a Londra, abbandonando New York, avendo scelto come location The Royal Institute of British Architecture, in omaggio alla formazione del direttore creativo Joseph Font, studioso di archiettettura. Il designer si ispira alla fotografia dei fiori di loto trovata su un vecchi numero di del National Geographic e dal lavoro dell’artista francese Ines Longeviàl, elaborando il suo stile architettonico in forme scolpite e precise, meno manieriste, più fluide e femminili. Cappe e giacche con panneggi liberi e asimmetrici in alpaca, tweed, cammello, lana pied-de-poule, drappeggi e volants per abiti lunghi e bluse con inserti fil coupé, lamé, piume.

Magnificenza indiscussa, ma equilibrata e discreta, per Anteprima che gioca con i codici estetici del guardaroba maschile, come giacche e cappotti strutturati, abbinati a gonne midi e scivolate o pantaloni ampi e a costine. Tutto è giocato sui volumi, le pieghe e le sovrapposizioni.

Lusso rilassato, ma anche straordinariamente eccentrico e vivace, tra il dualismo fra passato, (l’heritage della maison, una storia italiana amata in tutto il mondo, ma dissonante rispetto alla nuova cultura di moda italiana che si sta affermando ultimamente, eppure completare nell’esotismo della sua poesia e nel rigore della sua forma) e un presente fatto di contemporaneità sincretiche, in cui convive tutto e il contrario di tutto, che Tomas Mayer è riuscito a decifrare e tradurre in un codice vestimentario.
Pigiami fluidi in velluto di seta sono portati con lunghi cappotti-vestaglia in colori gioiello; montoni intarsiati sono indossati sopra a piccoli abiti in satin lavorati a patchwork. Un tocco di sportswear elegante si intravede in lunghi soprabiti metallizzati; il motivo architettonico del cubo ricorre come decorazione su maglie e abiti corti. I tailleur pantalone in colori brillanti hanno blazer fitted e abbreviati, sottolineati da impunture; la sera è un trionfo di inventiva tecnica, evidente nelle intricate lavorazioni di intarsi e appliqué che decorano abiti corti o nella fluidità sensuale di lunghe tuniche in velluto di seta.

Quasi una sorta di divisa grintosa, decisa per una femminilità consapevole. Cappotti doppiopetto in Principe di Galles glacè si alternano a felpe in pelliccia, a pencil skirt bordate di pieghe, a pellicce sapientemente intarsiate. Gli abiti candidi e le bluse smerlate danno infine un tocco nostalgico e lezioso e stemperano l’ispirazione militare rendendo leggera, delicata e contemporanea una collezione che, ancora una volta, celebra la maestria degli atelier della casa di moda romana
Sedurre anche con le borse in ogni dimensione.
In questa stagione vi è stato il debutto della Double F bag e la nuova struttura per la Peekaboo X Lite definita la borsa dei contrasti per la pelle e i colori.
Azzurro polvere e grigio metallizzato, elegante e intramontabile, per echi e ricordi di mondi lontani per l’easy-chic di Giorgio Armani che veste la sua donna con abiti fluidi da annodare sul fondo, giacche allungate, pellicce multicolor, turbanti e alti stivali allacciati. Accessori e bjoux si mescolano, aggiungendo note di forte personalità e accenti di raffinatezza. In tutto in un’armonia libera da schemi e profondamente femminile.

Gli stilisti Laura Kim e Fernando Garcia si confermano re indiscussi dello stile sofisticato e iper-femminile, vestendo le loro “muse ispiratrici” con una serie di grandi cappotti dai colori vivaci oppure decorati da ramages a contrasto e spille di cristalli per passare a pezzi khaki mixati alla maglia e alla pelliccia, arrivando poi a ricami e stampe floreali a tutto colore. Per la sera si cercano nuovi volumi all’insegna di petali di organza, tulle sfumato, geometrie in silver e nero e applicazioni di paillettes metalliche effetto tappezzeria su tuniche affusolate see-through.
Lezioni di grande stile e di high fashion per il prossimo Autunno- Inverno a cui anche le amanti del casual e dello street non potranno sottrarsi.
Del resto chi non vorrebbe impersonare il modello di donna, potente e sensuale, manager o socialite che sia. Forse qualcuno di noi non ha lo stesso tenore di vita, e non riceviamo trattamenti di riguardo o inviti molto esclusivi, ma nella moda come nella vita, per essere una “first lady”, bastano pochi dettagli e qualche particolare up-to- date e la giusta attitude a viaggiare in prima classe.
