La moda è un racconto senza fine e confini, un dialogo aperto tra epoche, presente, passato e futuro. Un incontro tra saperi, costumi e discipline tradotti in abiti e creazioni dal sapore innovativo. È proprio in questo territorio, contaminato da fluire differenti, che si inscrive la sfilata di Gucci Cruise 2019.

Arles, città della Provenza sul Reno, è stata ex capitale provinciale dell’Impero Romano e dimora di molti artisti moderni dall’animo turbolento. Per la sfilata Cruise 2019, Gucci sceglie la Promenade Des Alyscamps, necropoli paleocristiana oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO come location.
Il sito romano, situato lungo l’antica via Aurelia, è stato il 30 maggio cornice della collezione Cruise Uomo e Donna firmata da Alessandro Michele.

Un luogo intriso di storia e mistero, che ancora oggi custodisce le spoglie di personalità prestigiose. Le luci calde del tramonto al quale Vincent Van Gogh ha dedicato a questo ben quattro tele, il viale alberato della Promenade des Alyscamps, la facciata della chiesa proto-romanica di Saint Honorat sono stati gli ingredienti perfetti di questo racconto intriso di brume e misticismo.
Le luci delle candele, il fuoco purificatore come elemento ancestrale sono solo alcuni degli elementi che hanno reso unico lo show della sfilata Gucci.
“Alyscamps è una necropoli ma è anche una promenade; è diventata un luogo di passeggio nel ‘700. È un luogo ibrido, stratificato; non sembra un cimitero perché lo è e al tempo stesso non lo è. Mi appassionano le cose che sembrano differenti da quello che sono.”
Alessandro Michele
È su questo gioco di opposti che si sviluppa la collezione Gucci Cruise 2019 della Maison.
Da una parte incontriamo tutti i dettagli che riconducono allo stile classico del marchio: le stampe iconiche dalla doppia G, i capi base, gli accessori immancabili, dall’altro, una reinterpretazione totalmente nuova della moda, che collezione dopo collezione lo stilista ci presenta.

È un racconto misterioso e mistico nello stesso tempo, una stratificazione culturale e visiva che attinge da epoche e contesti differenti: tra le vedove vittoriane che stringono bouquet di fiori in vesti e mantelli di velluto ricamato ritroviamo ragazzi che imitano le rock star indossando pantaloni stretti tigrati e borse a tracolla fluorescenti.
La rappresentazione di Pan, la mascotte dell’Hotel Chateau Marmont, definisce le tracolle ispirate alle borse da lavanderia mentre le sciarpe con la stampa Flora avvolgono intricate pettinature ispirate alle acconciature delle donne della fine dell’impero romano.
Gucci Cruise 2019: 114 uscite in una location ripresa dall’XI canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante.
Seduttiva e spettrale nello stesso tempo, inquietante, ma affascinante questa sfilata ha saputo unire il linguaggio simbolico visivo con la moda contemporanea, per realizzare una collezione globale e cosmopolita.

Completi giacca e pantalone dalle stampe check declinati sia nella versione maschile che in quella femminile sono stati affiancati da tuniche floreali e lunghe gonne con balze colorate. Gli anni Settanta strizzano l’occhio allo stile rigoroso e austero neo-gotico. La bizzarria e l’estrosità di Alessandro Michele è tutta racchiusa in questa sfilata.