Paris, tu es ma gaieté, Paris cantava Édith Piaf, la maggiore “chanteuse realiste” francese tra gli anni ’30 e ’60. Come si fa a non amare Parigi, la città più bella d’Europa?
Con il suo fascino intramontabile e l’allure d’altri tempi, la Ville Lumière non smette di incantare e diventa, dal 1 al 5 luglio, la cornice ideale per uno degli eventi più attesi: la Haute Couture Fashion Week.
Un momento di altissimo livello, quando le grandi Maison presentano le proprie creazioni, quelle più preziose ed ereditiere della storia della moda.
Un dialogo aperto tra moda e storia del costume che inscrive il savoir faire decennale in quelli che possono essere definiti gli abiti più belli di sempre.
Con RVDK Ronald Van Der Kemp, in ouverture domenica 1 luglio, si è dato ufficialmente il via alla presentazione delle collezioni Haute Couture autunno/inverno 2018.
Paris Fashion Week: un viaggio senza fine nell’eccellenza e alta sartorialità.
Maison Schiaparelli è ufficialmente rientrata in calendario.
Capitanata dal direttore creativo Betrand Guyon, il marchio non perde il suo spirito surrealista e lo depura dagli eccessi.
Presentata alla settimana della moda parigina nelle stupefacenti sale dell’Opéra Garnier, la nuova collezione è un elogio alle sontuose feste in maschera settecentesche. Fenicotteri, gatti e leprotti hanno sfilato indossando abiti trionfali, caratterizzati da volumi over, vaporose crinoline e nebulose in tulle. Un giardino segreto abitato da misteriose creature.
Gli abiti lunghi, dalle maniche vittoriane e applicazioni di farfalle e fiori hanno regalato uno spettacolo meraviglioso agli occhi del pubblico incantato. Immancabile il rosa shocking, sigillo del brand.

Maria Grazia Chiuri per Christian Dior è nel segno della raffinatezza e femminilità.
Abiti eleganti, bon ton, sotto al ginocchio in perfetta linea sartoriale abbinati a mini mantelline. Gli abiti da sera in crêpe blu o rosa sono tempestati da elaborati ricami. Nel segno della leggerezza e dell’avant guard sinonimi di Couture. La famosa Bar Jacket simbolo di Dior è qua riproposta.
Il rosa tenue ha dominato la scena catturando l’ammirazione di tutti. Un quadro elegante e poetico, che ha portato avanti il sogno di Monsieur, anche in questa edizione della Parigi Haute Couture Fashion Week.

Ancora tulle anche per il couturier Giambattista Valli, che sceglie nuvole colorate di questo tessuto, per andare a colorare con carattere i rigidi inverni.
Una collezione dalle tinte forti, come le donne alle quali si ispira. Colori accesi per un dinamismo che rompe con il romanticismo e lascia il posto all’intraprendenza, anche in chiave Couture. Completa i singoli capi un plumage acceso che va a bordare colli e maniche. Rouches e volant donano movimento, mentre pizzi e trasparenze regalano femminilità.

Ritorno al classico per il Chanel Fashion Show.
La precisione delle linee, delle forme e strutture vive nei capi Haute Couture e diventa base solida su cui costruire tutto il sapere di una Maison. Un terreno fertile, dove dare libero sfogo a qualsiasi idea senza limiti creativi. Le mani sapienti delle prime sarte cuciono e danno vita agli schizzi del designer dando forma a quelle che poco prima erano state semplici idee su carta.
Il tailleur di tweed, simbolo del brand, si arricchisce di zip: le maniche si aprono, gli spacchi si allungano per la collezione autunnale 2018/2019. Un ensemble dalle tinte autunnali caratterizzata da qualche spruzzata di colore vivo come l’arancione. Il bouclé, la seta e il raso si intercambiano: dal giorno alla notte passando per l’abito cocktail. Un cromatismo classico che parla nel codice dell’eleganza più tradizionale.
