Toscana: terra di arte, cultura, ingegno e moda. Qui hanno sede le più grandi aziende attive nella lavorazione di capi in pelle e tessuti per le maison italiane e internazionali. Proprio come la Holding Morelli, che nasce a maggio 2020, quando Azzurra e Giampaolo Morelli, CEO del gruppo, che ha chiuso il 2022 con fatturato di 71 milioni di euro, prendono coscienza di essere uno dei più importanti player del proprio settore. Una storia fatta di tante diverse realtà che decidono con il tempo di entrare a far parte della stessa Holding. Tra queste troviamo Pellemoda, che ha poi acquisito Second Skin di Orvieto, Hostage, Aga 15 Srl con Ahirain outerwear di ricerca e Marmi Renzo Srl con la sua expertise artigianale nell’ambito degli intrecci e degli stampaggi a caldo sulla pelle. Un Gruppo che da anni guarda al Made in Italy e al fatto bene. Una storia che si fonda sulla tradizione e cresce nell’innovazione soprattutto con i giovani talenti, che vengo accolti e istruiti.

Le cucitrici nell’atelier di Pellemoda
Il nuovo hub di Hostage
Tra le diverse aziende del Gruppo c’è Hostage, azienda creata nel 2007 da Azzurra e Giampaolo assieme a Martino Mazzoni. È una realtà impegnata nella ricerca di soluzioni d’avanguardia per la confezione di capi in tessuto, soprattutto capispalla. Le lavorazioni, i tessuti patchwork, laserati, capi intarsiati ad ultrasuoni o tinti in capo sono alcuni focus dell’azienda, che nel 2018 ottiene la certificazione SA8000. La settimana scorsa ha inaugurato un nuovissimo hub che include il magazzino per le materie prime e il prodotto finito, secondo logiche di integrazione a basso impatto ambientale con l’obiettivo di migliorare i flussi logistici e ottimizzare le performance dei processi produttivi. Un luogo, quindi, dove entrano i materiali, dove vengono processati e lavorati e dove poi vengono assemblati per realizzare il prodotto finito, che sarà spedito alle diverse aziende del lusso.

Un ritratto di Azzurra e Giampaolo Morelli assieme a Martino Mazzoni
Se da una parte, quella logistica, ci sono sistemi di integrazione a basso impatto ambientale, dall’altra ci sono anche dal punto di vista energetico. Infatti, la struttura di 4300 m² è stata perfezionata con l’installazione di 420 pannelli fotovoltaici in grado di produrre 180 KW di energia rinnovabile per far fronte al fabbisogno energetico di tutta l’azienda. Costruito seguendo le norme della bioedilizia, il nuovo padiglione ha ottenuto la classe energetica A4, la più alta prevista dalla legge che certifica il basso impatto inquinante dell’immobile.

Un look spring-summer 24 di Mordecai
Nasce Mordecai, primo brand in-house di Hostage
Hostage non lavora solo con i grandi marchi del lusso per la realizzazione dei loro prodotti, ma recentemente ha creato anche il suo primo marchio in-house, Mordecai. Il brand è stato fondato a Milano dal direttore creativo e designer Ludovico Bruno (10 anni Head of Design per Moncler e attuale consulente creativo di Ambush) ed è distribuito dallo showroom Riccardo Grassi. Mordecai, per la prima collezione spring-summer 2024, definita anche collezione 0, finanziata e prodotta in Italia da Hostage, debutta con una linea che guarda a nuova generazione dinamica. È presente un mix di sportswear, formal wear e business attire. I capi sono leggeri e versatili, funzionali e adatti al layering. È un guardaroba completo e poliedrico dove si incontrano forme essenziali, distorte e concettuali. Mordecai diventa così il luogo perfetto dove far convergere tutto il know-how dell’azienda con l’esperienza e la creatività di Bruno.