L’auto presentata negli ultimi giorni al Motor Show di Bologna segna, a suo modo, un pezzo di storia.
D’ora in poi ci sarà un prima e un dopo Lamborghini Urus.
Mai fino ad ora, un brand produttore di supercar e hypercar aveva pensato di produrre un SUV dalle prestazioni simili a Urus. Ebbene, a rompere questo tabù ci ha pensato proprio il Toro di Sant’Agata Bolognese.

Definire la nuovissima Urus semplicemente SUV, sarebbe davvero molto riduttivo. Urus è SUV, ma soprattutto rimane un’auto dalle vertiginose prestazioni sportive.
Il motore 4.0 V8 biturbo, da 650 CV e 850 Nm, è in grado di spingere un’auto, da 2.200 Kg circa, fino a 305 Km/h di velocità massima. L’accelerazione da 0 a 100 Km/h, poi, si ottiene in appena 3,6 secondi. Numeri da auto da corsa.

Ciò che salta subito agli occhi guardando Urus dall’esterno è la struttura. Per un terzo è vetrata e per due terzi formata da carrozzeria: carattere solitamente tipico delle supercar, non certo dei SUV.
Il design dell’auto si rifà alla storia del marchio, citando fattezze delle auto che ne hanno fatto la storia come Miura, Aventador e Countach. Il tetto, alto solamente 1.63 metri, spiovente al posteriore, si sposta con i passaruota esagonali, che a loro volta sono riempiti da cerchi da 21 oppure 23 pollici. Gli unici elementi non tipici di Lamborghini sono i fari a LED con sagoma a Y e le prese d’aria anteriori dalle dimensioni inedite. Complessivamente, il nuovo SUV misura 5,12 metri di lunghezza e 2,01 di larghezza.

Gli interni, per quanto similari alla tradizione Lamborghini, stupiscono al primo sguardo. Mai nella storia di Lamborghini un’auto aveva offerto più di due sedili: oggi Urus offre, come la stragrande maggioranza dei SUV, 5 posti.
La postazione di guida è del tutto coerente con gli altri modelli del Toro. Il cruscotto orientato verso il conducente fa il paio con buona parte dei comandi dell’auto, tutti molto intuitivi. In primis, tra questi comandi, l’impianto di infotainment LIS III, formato da due schermi touch in plancia, sovrastanti “Il Tamburo”, ovvero ciò che gestisce tutte le funzioni di bordo.

Nonostante la grinta sportiva, non manca certo il comfort. Il sistema audio installato sul SUV è di altissimo livello: l’optional dell’impianto Bang & Olufsen offre un audio 3D da 1700 Watt di potenza e ben 21 altoparlanti. I sedili sono a regolazione elettrica e possono essere selezionati tra quelli a 12 o 18 livelli di inclinazione, disponibili con ventilazione e funzione massaggiante. Alquanto inusuale per una Lamborghini.

La personalizzazione degli interni, com’è ovvio che sia, non è vasta se paragonata ai marchi che puntano sul lusso più avanzato: l’anima sportiva di Lamborghini ha sempre mostrato una certa essenzialità nei propri interni, ma comunque in Urus è possibile una scelta tra rivestimenti in pelle o pelle e Alcantara anche bicolore.
