“Parlare della mia moda, significa far coincidere molto il percorso della mia vita”.
Con queste parole di Laura Biagiotti, si è conclusa la prima sfilata presentata unicamente da Lavinia Biagiotti Cigna, figlia di mamma Laura durante l’ultima Milano Fashion Week.
Un momento speciale, che ha riunito al Piccolo Teatro di Brera, a Milano, un parterre d’eccezione, in memoria della stilista Laura Biagiotti scomparsa lo scorso maggio.
Oltre 50 anni di storia, per raccontare un marchio simbolo dell’Italia.
La storia del gruppo Biagiotti inizia il 30 luglio 1965. Fondato a Roma da Delia Soldaini Biagiotti in Via Salaria 126, sede del primo atelier, fin dagli esordi fu un grande successo. Dopo aver realizzato le divise delle hostess di Alitalia, il marchio divenne ambasciatore dello stile italiano in tutto il mondo.
L’intreccio narrativo comincia là, nella Roma felliniana e la Dolce Vita.
Dopo gli studi in archeologia cristiana, Laura entrò ufficialmente nell’azienda di famiglia, per portare avanti il percorso cominciato da sua madre, lanciando nel 1972 la sua prima collezione a Firenze.
Laura Biagiotti, stilista innovativa e avanguardistica per la sua epoca, insieme a un gruppo di imprenditori visionari come Ottavio Missoni, Walter Albini, Krizia e Gianfranco Ferrè, prese la decisione di trasferire il futuro del prêt-à-porter dal capoluogo toscano a quello meneghino, posando così le basi del Made in Italy.
Mani che cuciono, corpi che sfilano, flash che abbagliano, la macchina perfetta di un nuovo sistema moda era pronta a decollare.
Consacrata dal The New York Times come The Queen of cashmere, per via del suo amore per questa fibra, fin dalla sua prima collezione, la stilista seppe rielaborarla per trovare un approccio nuovo e raffinato, offrendole un posto d’onore nelle sue creazioni.
Dalla Cina alla Russia. La moda firmata Biagiotti volò oltre confine per presentare ai mercati orientali le sue collezioni e portare l’italianità in tutto il mondo. Un universo variegato, candido come la neve, e soffice come un maglione di cashmere. Figlia d’arte e donna di cultura, non seppe resistere all’influenza che cinema e teatro offrivano alla sua visione artistica e creativa.

Dopo la sua scomparsa avvenuta lo scorso maggio, a prendere il timone dell’azienda, troviamo oggi Lavinia Biagiotti Cigna nominata all’unanimità Presidente e CEO del gruppo, nel segno di una continuità aziendale e familiare.
Al suo fianco, con la carica di Vice-Presidente, il Dott.Michele Norsa, manager di grande esperienza nel mondo del lusso.

L’esperienza manageriale così come lo spirito imprenditoriale, uniti alla sensibilità e professionalità donate in eredità dalle donne delle generazioni passate, sono le colonne portanti che accompagnano il marchio, passo dopo passo, verso un nuovo futuro ricco di novità.
Tra i progetti in cantiere, un posto d’onore è tuttora occupato dal business delle fragranze, di cui Laura fu pioniera.
L’iconico profumo ROMA, lanciato da Laura Biagiotti quasi 30 anni fa, e da allora interprete per eccellenza dell’aura di Roma, è oggi declinato nella nuova versione ROMA Passione, costituendo, ancora una volta, un racconto dedicato al fascino della città eterna, che solo una fragranza come questa può evocare.

E se tutte le strade portano a Roma, la collezione Biagiotti P/E 2018 ci riporta al Grand Tour, il viaggio in Italia che i giovani signorotti nord europei compivano nel Bel Paese.
Il candore del Bianco Biagiotti racconta di abiti iper femminili, romantici e voluminosi, intervallati da tuniche di lino, completi giacca e pantalone, trench dalle stampe antiche, laddove è semplice riconoscervi i monumenti simbolo della capitale e le facciate delle chiese disseminate per la capitale.
Bagliori luminosi risplendono sui mini abiti di paillettes, ma anche negli accessori gioiello, che illuminano i look, regalando inediti riflessi, portandoci in un’epoca indefinita.

Per questa stagione fredda, ritroviamo, invece, i colori caldi dell’autunno dipinti sui capi.
Larghe pennellate di arancio, marrone, rosso, beige, giallo, enfatizzano cashmere, seta, velluto e pizzo. Un ritorno al comfort, per capi sperimentali, ma classici nello stesso tempo. Un racconto della propria vita, che rievoca il glorioso passato del marchio. Continuità e metamorfosi sono qua racchiuse, in un’unica collezione.

“L’occasione diventa la vita, ogni giorno, ogni attimo.”