Dal 6 al 9 gennaio Londra è stata teatro di uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: la London Fashion Week Men’s, la settimana della moda uomo, che ha inaugurato il nuovo anno e aperto ufficialmente il mese dedicato all’universo maschile.
Una serie di sfilate e presentazioni hanno visto giornalisti, blogger e trend setter impegnati a documentare le nuove tendenze autunno/inverno 2017/2018. Ad inaugurare la decima edizione della London Fashion Week Men’s presso la location The Store Studios, è stato il sindaco della città, Sadiq Khan.

Giunti alla decima edizione, la London Fashion Week Men’s, è diventata una delle più attese e importanti piattaforme per l’universo maschile, volta a scoprire e mostrare trend e tendenze che influenzeranno i prossimi mesi.
Fin da sempre, Londra, così ribelle e anticonformista in materia di fashion, ha dimostrato di essere la città ideale dove le mode nascono e si diffondono nelle altre capitali del mondo. Tante le novità nell’edizione di quest’anno. La kermesse organizzata dal British Fashion Council e dedita a mostrare i migliori talenti creativi, ha riportato sulle passerelle londinesi alcuni stilisti come Maison Mihara Yasuhiro, Lou Dalton, Mattew Miller e Vivienne Westwood, che ha chiuso la giornata di lunedì 9 gennaio.
Tra i tanti look che hanno sfilato nel corso della London Fashion Week Men’s, a dominare è sicuramente lo streetwear.
Molti i brand che scelgono questo stile, come What We Wear, Cottweiler e KTZ. Capi comodi, come hoodies e parka, ma anche pantaloni accorciati al ginocchio o alla caviglia dalle linee semplici, sono pensati per essere indossati quotidianamente. Uno stile senza tempo, che pone l’accento su tessuti tecnici e fibre sintetiche. Vasta la palette dei colori scelta, che va dai colori tradizionali come il blu, il nero e il grigio a spruzzate di arancione, rosso o viola per donare carica e vitalità. Un ritorno a un abbigliamento metropolitano contaminato ancora dagli anni ’90.
Accanto alle collezioni ready to wear, nel corso della London Fashion Week Men’s, i giovani designers appena usciti dalle scuole di moda hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie creazioni.
Attraverso la messa in scena di veri e propri show, hanno catturato l’attenzione del pubblico e fatto parlare di sé sui tabloid inglesi, trasformando sapientemente le passerelle in esperienze olistiche e sensoriali e creando qualcosa di straordinario e memorabile.
Perché nonostante tutto, la moda è questo, una sovversione degli stati, una battaglia contro le convenzioni sociali e un’espressione pura e semplice della propria creatività. Queste opere d’arte contemporanea racchiudono in sé molta voglia di stupire e raccontare un momento di transizione verso il nuovo e l’inedito.
Qualche esempio ci viene offerto dal brand Charles Jeffrey Loverboy, che descrive il mondo della vita notturna popolato da individui ambigui e unici. I modelli mandati in passerella indossano capi stravaganti ed eclettici alcuni dei quali realizzati in carta, difficilmente pensati per essere indossati, ma che nello stesso tempo diventano un mezzo di critica nei confronti della società. La designer Feng Chen Wang solita a raccontarsi tramite le sue collezioni, ha realizzato un abbigliamento tecnico outdoor futuristico ed eclettico.
Quella della London Fashion Week Men’s è una settimana all’insegna degli opposti, dove il classico ha coesistito con l’innovazione e giovani designers si sono dovuti confrontare con i grandi dai nomi importanti.
Non resta che darci appuntamento a Firenze con Pitti Uomo 91.