
Milano celebra una storia di imprenditoria e moda al femminile: per la sua prima sfilata in assoluto, in occasione del 90esimo anniversario, Luisa Spagnoli ha scelto la cornice speciale dello Scalone Arengario di piazza Duomo. Un evento importante per il marchio da 132 milioni di euro di ricavi nel 2017 e con nuove aperture nel mondo.

Luisa Spagnoli festeggia i 90 anni del brand Made in Italy con una sfilata che ne ripercorre la storia
Perugia e il mondo del primo Novecento approda nella Sala delle Cariatidi a Milano all’interno del Palazzo Reale, sede di mostre ed esposizioni. La Sala degli specchi con le Cariatidi sono diventati lo scenario dello show di Luisa Spagnoli, che celebra i novant’anni della Maison e vuole essere un omaggio a quelle donne che hanno fatto dell’allure il proprio modo di essere.
Tutto ciò grazie alla messa in atto di una sorta guessing game, in cui niente è ciò che sembra. I golfini di angora parte integrante della Maison, mantiene una dimensione fondamentale in questo gioco di ruoli, ma l’indovinello consta nel capire come in tutti questi anni e con la nuova generazione della famiglia continua a rimanere, senza sforzo, un riferimento per ogni donna che coniuga femminilità e praticità, non rinunciando a dettagli couture e alla sapienza artigianale italiana.

L’eleganza della griffe Luisa Spagnoli protagonista della Milano Fashion Week
Ed ecco che lini, sete, cotoni diversi spessori di lane insieme ai fiocchi, i pois e i drappeggi magistrali, sono il fil rouge della collezione primavera estate 2019.
Su questi tessuti si stende la palette dai colori mediterranei, dove tonalità neutre si alternano trasparenze sottomarine e colori accesi del giallo limone che virano verso le sfumature del colore dell’azalea. Le gonne a matita sono associate a camicie ad effetto sahariana, mentre bermuda e pantaloni morbidi sono indossati su giacche da taglio sartoriale.

E se per le occasioni daywear prevalgono le mise floreali e camicie in chiffon caratterizzate da drappeggi e asimmetrie, la sera si apre sontuosa: abiti a ventaglio sovrapposti in georgette plissé soleil si alternano a vestiti dalla linea a toga. Ognuno di esso è unicum. Perché Nicoletta Spagnoli, oggi capo dell’azienda di famiglia, si spinge oltre i limiti del savoir fair creando una serie di look preziosi indirizzati a un pubblico sempre più eterogeneo.

Una scommessa vinta quindi, anche nello sviluppo internazionale che ha visto l’azienda perugina muoversi, come al suo solito, con estrema calma.
“Da sempre portiamo avanti una politica basata su una progressione step by step” spiega Nicoletta Spagnoli CEO dell’azienda perugina, a The Ducker “perché puntiamo su uno sviluppo sostenibile e crediamo che una buona programmazione possa essere un elemento capace di permetterci di lavorare in maniera sana e sicura. Il nostro è uno dei marchi più antichi d’Europa che intendiamo continuare a far crescere in modo sano e responsabile”.


Una filosofia che ha portato l’azienda a passare indenne attraverso momenti difficili arrivando a creare un network italiano di 152 boutique e di oltre 53 nel mondo, di cui cinque di proprietà, a cui si aggiungono 70 multibrand e nuovi opening come a Londra (il secondo nella capitale britannica), Francoforte e Düsseldorf. Ma si punta anche a territori molto lontani come l’Australia, con store in cantiere, insieme a partner locali, a Sydney e Melbourne.

Il nostro è un prodotto che esce molto in fretta dalle boutique elemento che, soprattutto in momenti di crisi, garantisce una sicurezza a chi sceglie di lavorare con noi.
Prestiamo grandissima attenzione ai prezzi senza, però toccare il livello qualitativo del nostro prodotto e altrettanta attenzione allo sviluppo delle taglie garantendo uno spead ed una vestibilità molto ampie.
Le nostre collezioni soddisfano le esigenze di ogni tipo di clientela tanto a livello anagrafico quanto a livello di occasioni d’uso.
In Est Europa, ad esempio, siamo il brand più venduto per quanto concerne gli abiti da cocktail, mentre in Middle East siamo conosciuti soprattutto per gli abiti da cerimonia.
Il nostro vantaggio sta nel fatto che l’ampiezza delle collezioni consente al nostro cliente che entra in boutique per acquistare una certa tipologia di prodotto di scoprire un mondo a 360°.

Luisa Spagnoli: in un libro tutto lo stile del brand e la storia della sua fondatrice
Qui, certo, non si parla di tendenze, qui si creano certezze come quella di scrivere un libro, edito da Rizzoli, curato dalla giornalista e docente universitaria Sofia Gnoli che ripercorre la storia del brand e della sua fondatrice, Luisa Spagnoli nata Sargentini: un personaggio femminile avanti sui tempi, che oltre a dare vita alla label che porta il suo nome partendo da un hobby, lavorare a maglia, è stata con il marito l’artefice della famosa azienda dolciaria Perugina.
Si deve a lei – nata nel 1877 e morta nel 1935 a soli 58 anni – l’invenzione del Bacio, cioccolatino “degli innamorati” noto in tutto il mondo. Proprio quel bacio si è vestito di rosa per la passarella celebrativa milanese dando vita a una Limited Edition, in pieno stile millenial pink, fatta con le fave di cacao di Ruby.
È il caso di dirlo, Luisa Spagnoli è una tra le donne che hanno contribuito a rendere grande il Made in Italy e fondamentale il processo di emancipazione delle donne.
