L’immense secret. Si vous aimez l’amour, vous aimerez le surréalisme
In occasione della sfilata Haute Couture Primavera-Estate 2018, Maison Dior celebra il legame speciale di Monsieur con la Cina a Shangai. Ispirata dal movimento Surrealista, questa nuova collezione continua il percorso cominciato a gennaio al museo Rodin, a Parigi.
Una capsule immaginata da Maria Grazia Chiuri, Direttrice Artistica delle collezioni donna, che si arricchisce di dodici nuovi modelli. A fare da protagonista, è il ventaglio, oggetto di grande raffinatezza e mistero, che ha ispirato la realizzazione di queste silhouette esclusive intrise di forte personalità, audacia e teatralità.
Il legame tra la Cina e la Maison affonda le sue radici lontane nel tempo. Tutto cominciò nel 1947, quando Christian Dior, che non aveva ancora intrapreso un viaggio in Cina, disegnò un cappotto chiamato Shanghai. Le linee riprese dai costumi tipici orientali, gli ideogrammi, ma anche i simboli tipici di questa cultura furono una grandissima fonte di ispirazione per il designer. Nel 1980, questo stretto e intricato dialogo tra Oriente e Occidente trovò concretizzazione, quando Dior aprì la sua prima boutique a Hong Kong e in seguito proprio a Shanghai nel 1994.
Il ventaglio, sinonimo di cambiamento artistico e culturale tra l’Europa e la Cina, catturò anche Monsieur nel 1949 per la campagna di Miss Dior. Questo accessorio, reinterpretato in chiave sartoriale per la sua collezione primavera estate 1950, divenne l’abito da sera in taffetà di seta avorio Francis Poulenc. Un pezzo iconico rivisitato oggi dalla stilista, che ha studiato gli archivi storici, per riproporlo accanto ad altri modelli simbolici come Venere e Giunone. Testimonianze uniche, che rappresentano il gusto e l’identità Dior senza tempo.
Abiti straordinari parlano un linguaggio contemporaneo, intrisi di fascino e sensualità, proprio come ciascuna curva del ventaglio. Simbolo surrealista, il ventaglio è apparentemente una maschera facente riferimento ai temi preferiti di questa moderna corrente artistica: le illusioni ottiche, i trope-l’oeil, le illusioni e i giochi di parole. Portatore di un linguaggio veritiero e unico, frasi e messaggi onirici, scanditi a ritmo poetico, li ritroviamo ricamati su molte di queste creazioni inedite.

Una location d’eccezione, che non passa inosservata: un omaggio alla Cina, dove ciascun modello Maison Dior è declinato in rosso: abiti da gran soirée plissettati e smoking maschili, gli uni accanto gli altri, in un gioco di opposti complementari. Il rosso è una delle nuance cardine del brand: colore della vita, della passione e dell’amore. L’estremo Oriente l’ha fatto proprio in un’epoca speciale: quella della Cina imperiale.
