Fashion Week: torna la Settimana della Moda Donna Primavera Estate 2017 con un calendario ricco di appuntamenti imperdibili e di novità.
Here we are! Milano, capitale della moda italiana, torna sotto i riflettori e diventa per una settimana meta ambita per celebrities e modelle internazionali.
Inaugurata il 21 Settembre da un private lunch che ha visto riunite le più alte cariche dello stato, tra cui il Premier Matteo Renzi e tutto il gotha della moda: un evento esclusivo, che ha sancito ufficialmente l’inizio della kermesse più chiacchierata.
Fitta l’agenda di questi primi due giorni di Fashion Week, ma scopriamo insieme come è andata.
Per la prima volta sulla passerella meneghina, Wolfang Joop, fondatore della maison Wunderkind, fa sfilare una collezione colorata e moderna, dove maschile e femminile si incontrano in un melting pot tributo alla sua Berlino rivoluzionaria e originale.
Wunderkind - credits: Camera della Moda
Quando parliamo di moda, parliamo di magia, di sogno e perché no, di inatteso. La storia che ha voluto raccontare Alessandro Michele per Gucci parla di una donna capace di rielaborare e fare convivere stili, epoche e codici diversi. Ruches, paillettes e stampe iper femminili si alternano a rigorosi completi maschili rievocando un incontro-scontro tra passato, presente e futuro che lasciano lo spettatore piacevolmente stupito.
Gucci - Credits: Camera della Moda
Voglia di libertà per la donna Ferretti, che per una volta abbandona quel romanticismo che la caratterizza per abbracciare uno stile femminile, ma seducente e più passionale. Gonnelloni accompagnati da top che mostrano addomi piatti e scolpiti si intervallano a lunghi abiti, un po’ gipsy dai colori forti e decisi.
Alberta Ferretti - Credits: Camera della Moda
Un viaggio onirico fatto di sovversione degli ordini e visioni di mondi diversi per la collezione mandata in passerella da Peter Dundas per Roberto Cavalli. Tasselli di un puzzle che si incastrano perfettamente in una collezione dove gli anni ’70 fanno sentire la loro presenza con pantaloni ampi e abiti fluidi accostati a kimono e tessuti Navajo.
Roberto Cavalli - Credits: Camera della Moda
A chiudere la prima giornata di sfilate, l’eccentrico Philipp Plein saluta Milano ricreando un villaggio perfetto, Alice in Ghettoland, dove modelle ribelli e ruggenti sfoggiano corte minigonne indossate con sandali con listini lunghissimi, pantaloni attillati e abiti lunghi arricchiti da catene.
Philipp Plein - Credits: Camera della Moda
Musa rococò immersa in un trionfo di decorazioni contaminata da elementi più sportivi. La donna Fendi pensata da Karl Lagerfeld indossa grembiuli fluttuanti mettendo in mostra con grande audacia la lingerie. Abiti rubati dal mondo del lavoro si fondono con tessuti preziosi e una grandeur imperiale.
Fendi - Credits: Camera della Moda
Anche Emilio Pucci non dimentica la comodità e realizza un guardaroba ready to wear dove il colore e le stampe d’archivio rimangono un punto fermo.
Emilio Pucci - Credits: Camera della Moda
Prada ci catapulta e fa rivivere i mitici anni ’60, dove gonne e giacche dalle stampe geometriche si sovrappongono in un gioco di fantasie impreziosite da piume ed elementi decorativi.
Prada - Credits: Camera della Moda
A Jeremy Scott piace giocare a vestire le bambole, quelle vere. Una collezione con abiti d’effetto per Moschino, che richiamano le dive del cinema: profondi spacchi, fiocchi e trompe-l’oeil la dicono lunga sulla fantasia dello stilista che sembra non conoscere limiti.