Per Maria Grazia Chiuri, la collezione Dior Cruise 2023 è un viaggio di scoperta e riflessione. La location scelta fa da scenografia spettacolare ad un defilé di capi che si uniscono per dare vita a uno spettacolo dal sapore Mediterraneo, strizzando l’occhio alle tradizioni e legandosi a doppio filo alla storia della Maison e al suo desiderio di ricercare collaborazioni originali ispirate a luoghi di eccezione.
Rivoluzione e femminilità. Dior Cruise 2023
A fare da musa ispiratrice a questa collezione Dior Cruise 2023, presentata nel corso della serata del 16 giugno, è La Capitana, il nome dato a Carmen Amaya. La danza, il colore, la passione, la musica: tutti ingredienti in grado di evocare lo spirito più audace. Con la sua libertà di ballare che non si sottometteva a nessuna regola, questa danzatrice rappresentava l’essenza del flamenco. Artista rivoluzionaria, è stata la prima ballerina nel suo campo a vestirsi con abiti maschili, combinando potere e fragilità attraverso la sua arte. Un modo unico per esprimere l’anima della Spagna, continuando a incarnare la consapevolezza e la pluralità dei volti delle donne.

Contaminazioni iberiche
Dall’abito Haute Couture Bal à Séville primavera-estate 1956 – disegnato da Christian Dior – alla Plaza de España – costruita per l’Esposizione Iberoamericana del 1929 per abbracciare la ricchezza delle culture che hanno plasmato la Spagna e rappresentato le sue moltitudini: luoghi reali e metaforici aboliscono i confini ripensando i codici di abbigliamento che ispirano la moda. In questa intensa atmosfera, raffigurata nel chiaroscuro di alcuni dipinti di Goya e incarnati attraverso le parole di Federico García Lorca, è nato un processo creativo, che ha fuso insieme il fascino della Spagna in una collezione squisitamente Dior.

Una Maison che non smette di riscoprirsi
Tanti sono i rimandi e contaminazioni che la Direttrice Creativa Maria Grazia Chiuri ha riproposto in questa sfilata, tra cui i look che ricordano la Duchessa d’Alba, un personaggio leggendario che andava a cavallo con Jackie Kennedy indossando giacca, pantaloni a vita alta e cappello a tesa larga. Rosso e nero, una dualità cromatica che insieme a pizzi e ricami richiama la sontuosità dell’abito della Madonna della Macarena. In bilico tra sacro e profano, il corpo resta sospeso in un’immagine iconica. Un richiamo alle storie e i viaggi nelle comunità che hanno indossato abiti di questo calibro. I completi gessati da uomo, si alternano alle proposte più femminili. I pantaloni vengono indossati con le bretelle e i gilet foderati di seta sopra a camicie bianche. Un rimando ai pantaloni dei cavalieri andalusi, accompagnati da boleri e mantelli avvolgenti. Il taffetà scintillante – in rosso, giallo, ocra, nero – è scolpito in gonne esuberanti che simboleggiano sia Maison Dior che la Spagna. Volumi over giocano con i contrasti, mentre il pizzo fa la sua comparsa in diverse declinazioni e forme. La giacca Bar si reinventa in velluto nero ricamato con fili d’oro.

Molteplici visioni della femminilità
Tutto è magia e Maria Grazia Chiuri trasforma la sfilata Dior Cruise in un incontro di emozioni e intenzioni, per trasmettere un’idea di moda che oscilla tra il quotidiano e lo straordinario, dove le creazioni celebrano le molteplici visioni della femminilità.