Un’icona del tempo riportata alla luce, in chiave rivisitata, da Alessandro Michele. The Jackie è la storia di un mito, che ha attraversato oltre sessanta anni, per diventare ancora una volta la It bag più desiderata del momento.
Statement di eleganza dal profilo riconoscibile
Le collezioni e gli accessori Gucci, disegnati dal direttore creativo Alessandro Michele, ripercorrono a ritroso il sentiero della storia e ci riportano alla luce stili e tendenze quasi dimenticati, filtrati attraverso un nuovo occhio contemporaneo. Una perpetua contaminazione caratterizza la Maison fiorentina da ormai più di cinque anni. The Jackie racconta l’evolversi della moda sin dal 1961, quando fu lanciata per la prima volta dalla Maison, divenendo emblema indiscusso dello stile di vita del jet-set degli anni ’60 e ’70 e oggetto del desiderio. Nello specifico, questo accessorio così prezioso si legò per sempre all’icona di stile, quale è stata, Jackie Kennedy Onassis, dalla quale ereditò il suo nome divenendo famosa semplicemente con il nome “The Jackie”. Caratterizzata da una forma a mezza luna morbida, realizzata in tessuto, canvass o pelle di fattura pregiata, presenta la tipica tracolla per portarla sulla spalla, ma è la chiusura a moschettone, detta “a pistone” che la contraddistingue.

Fall-Winter 2020/2021_ Courtesy Press Office
Crocevia di reinterpretazioni, anima autentica
Nel corso degli anni, la Jackie è stata reinterpretata più volte dai rispettivi direttori creativi che si sono susseguiti in casa Gucci. Nel 1999, l’allora direttore creativo Tom Ford la riportò in auge, con il nome di Jackie O, proponendola in versione iper femminile, con stampa Flora, mentre nel 2014, fu Frida Giannini, che decise di dare un nuovo volto alla New Jackie rendendola più grande e arricchendola con nappine e dettagli in bambù, materiale molto usato dalla Maison per gli accessori. La sua ultima declinazione, disegnata da Alessandro Michele, è la Jackie 1961. Un accessorio nuovo che reinterpreta i codici d’archivio e la visione contemporanea dello stilista, mantenendo inalterati la sua forma a mezzaluna e i dettagli in metallo.
La Jackie secondo Michele
Una prima rivisitazione della Jackie secondo Michele, è avvenuta sulla passerella infuocata di Arles, per la collezione Cruise 2019. Per quella occasione, era stata pensata in chiave glam rock, con il logo dello Chateau Marmont ricamato sul tessuto GG e aveva accompagnato i look, dall’aura misteriosa e mistica, in versione totalmente rivisitata. Un’anticipazione del nuovo modello, Jackie 1961, presentato sulle passerelle milanesi Uomo e Donna per la collezione autunno/inverno 2020, che ha totalmente riscritto un nuovo capitolo di successo in casa Gucci.
La Jackie 1961 sulle passerelle uomo e donna autunno/inverno 2020
Un eclettico mix di capi sartoriali, grunge ed abiti da silhouette ridotte sono in perfetta sintonia con i vari modelli della borsa, che ben si adattano allo stile contemporaneo che ritroviamo oggi. Mini, piccola e media. Declinata nelle tonalità pastello, ma anche in tessuto GG e nera. Da accessorio bohème a passe partout che accompagna i look presi in prestito dal mondo della scuola degli anni ’70. La Jackie 1961 rievoca sia un’allure borghese e lussuosa, ma allo stesso tempo rilassata e grunge. Un accessorio che muta volto e ben si sposa con ogni tipologia di proposta, sia per l’uomo che per la donna, assumendo un carattere in grado di trascendere le classificazioni tradizionali di genere degli accessori.
Gucci Jackie 1961_Courtesy Press Office
Da it bag ad Artwall
Da settembre, la Jackie 1961 è diventata Artwall andando a caratterizzare i palazzi e le vie delle più importanti metropoli internazionali: New York, Milano, Londra, Hong Kong e Shanghai. Un omaggio visivo e instagrammabile all’intramontabile icona della famiglia di borse Gucci.
