Una notte al museo per Gucci che, lo scorso 13 maggio, ha presentato la sua collezione Cruise 2025 alla Tate Modern. Uno scenario perfetto per raccontare l’essenza della città e una collezione dicotomica e poliedrica.
Tate Modern: luogo di contaminazioni
Far vivere una città all’interno di una collezione: dai dettagli all’estetica finale. Così il Direttore Creativo Sabato De Sarno ha riaperto il capitolo zero di una storia che comincia nel secolo scorso, quando Guccio Gucci, fondatore del marchio, lavorava come facchino all’hotel Savoy. Il lusso comincia da qui, dalla città frenetica che tutti conosciamo. La Tate Modern, caposaldo di Londra, ha accolto gli ospiti e lo show con la sua architettura sinonimo di modernità e contenitore di arte e a supporto dell’arte. L’esterno si fa interno: le cisterne nude sono invase da un panorama di vegetazione volto a enfatizzare il rapporto tra uomo e natura, sentimento contrapposto e minimalismo.
Gucci Cruise 2025
Dicotomie sintetizzate
Ricordi e memorie, ma anche tanta contemporaneità per scrivere una nuova storia capace di riflettere sia i legami storici, profondi e significativi che legano Gucci alla città, sia le sue esperienze personali. Antitesi simbolica e dualità riscoperta che enfatizza i due volti della città e della vita.
La sensualità viene sostituita da una vena romantica. Il noto diventa qualcosa di nuovo con le proprie regole e spinto al limite per raggiungere armonia. La parola chiave dello show è: dicotomie. Rigore e stravaganza, solidità e delicatezza, Englishness e italianità.
Gucci Cruise 2025
Un insieme stilistico nel quale perdersi
Echi, rimandi, ispirazioni, idee e una città con la propria cultura espressa attraverso gli abiti che indossiamo. Capispalla corti realizzati in gabardine tecnica dal taglio rigoroso, giustapposti a motivi floreali di camomilla selvatica, che accarezzano il corpo. I ricami floreali diventano tridimensionali, realizzati in organza tagliata al laser con assemblaggio manuale, oppure in paillettes sagomate a mano che si muovono liberamente intorno al corpo. Una sensazione di protezione e ricercatezza nei capispalla che si contrappone a chiffon, ruche, pizzi, dove la sera sposa la quotidianità̀. E sempre una sensazione di tensione tra idee e ideali diversi, tra identità̀ diverse. Una celebrazione dell’individuo.
Rimandi e ispirazioni per accessori e tessuti
Gli archetipi vengono sfidati e il punto di vista varia: il sartoriale si sposa con l’abbigliamento da lavoro, lo street style con il loungewear. La fragilità diventa un punto di forza e il decoro si declina in funzionale. Pelle scamosciata e mondo equestre, denim e tartan. Tessuti scozzesi e frange, ma anche perline, forme grafiche e ispirazioni all’Italia degli anni ’70. Gli accessori contrappongono preziosità e utilitarismo come per la borsa Gucci Blondie, in pelle o in tela, da portare a spalla con il suo emblematico logo rivestito in pelle o applicato con una tecnica mutuata dalla gioielleria Gucci.
Ricami, sartoria, pelletteria, manualità: artigianato e moda diventano strumenti di unione andando oltre alla cultura e creando una nuova forma di linguaggio universale: vocabolario umano condiviso.