Ci sono due momenti all’anno in cui il mondo si ferma e getta uno sguardo attento alle passerelle di Parigi. Stiamo parlando dell’Haute Couture, la massima espressione creativa di una Maison di moda. Un processo artistico complesso e importante, che trasforma i sogni in realtà.
In una collezione Haute Couture c’è tutto il savoir faire ereditato e reinterpretato secondo l’estro e il gusto del couturier influenzato da mode e tendenze del momento storico di riferimento.
Dal 20 al 23 gennaio 2020 Parigi è diventata teatro di magnificenza e beltà e il calendario articolato ha enfatizzato i grandi nomi e ha incantato il pubblico.
L’infanzia di Gabrielle Chanel
In occasione della Haute Couture Spring Summer 2020, il Grand Palais di Parigi si è trasformato nei giardini del chiostro dove Gabrielle Chanel trascorse parte della sua infanzia. Un tuffo nel passato della nostra amata Coco, quando lei e sua sorella dopo la morte della madre, nel 1895, furono lasciate in orfanotrofio. Ma è proprio in questo luogo religioso senza tempo, lontano dal mondo, che si è costruita la grammatica stilistica di Mademoiselle. Influenzata dal rigore, e la purezza degli abiti delle suore, ma anche dalle geometrie delle pavimentazioni, ritroviamo tutti questi elementi e pattern nelle sue collezioni caratterizzate dal bianco e nero, pizzi e calze bianche.
La collezione si lascia trasportare dal misticismo di questo luogo i cui look evocano austerità e disciplina, tipica delle scolare dei collegi, alternati a motivi grafici, ispirati a vetrate, ma anche abiti interamente ricamati color pastello. La purezza delle linee è enfatizzata sui lunghi cappotti: sia in tweed con colletto ricamato sia in crêpe completamente adornati con pizzo e guipure floreali. Giochi di trasparenze e piume, sovrapposizioni di tulle in seta che rivelano una fine e delicata costruzione. Gli abiti floreali ricordano i chiostri incolti, ma pieni di fiori di campo.
La preziosità dei tessuti e la scelta di look formali e rigorosi fanno di questa la seconda Haute Couture firmata Virginie Viard.

Chanel Haute Couture
La relazione duale tra femminilità e femminismo di Dior
L’universo di Dior capitanato da Maria Grazia Chiuri, aggiunge un nuovo capitolo dedicato all’indagine circa la complessa relazione tra femminismo e femminilità. La collezione evidenzia la bellezza del corpo femminile. Gli abiti ricordano peplum grechi, dal carattere essenziale ed atemporale. Una sublimazione del savoir-faire virtuoso di Dior. La palette colori è caratterizzata da nuance dolci e tessuti mascolini, la cui magnificenza è esaltata dall’ampio utilizzo dell’oro e di stampe spirituali. Per realizzare i suoi look, la direttrice artistica si è lasciata ispirare alle rappresentazioni classiche della Dea Atena, dea della guerra. Un’allure maestosa si respira nel corso del defilé coniugando la forza intellettuale con l’armonia artistica. Motivo essenziale di questa collezione le api dorate, che ricordano, ancora una volta, la forza creatrice inarrestabile delle donne.

Dior Haute Couture
Schiaparelli. Il segno artistico couture
Quando si parla di Schiaparelli inevitabile è il legame con il surrealismo. Una collezione femminile quella disegnata da Daniel Roseberry, che per la seconda volta consecutiva porta in passerella capi che richiamano il mondo onirico. L’Haute Couture per il designer è un mondo dove la sperimentazione è essenziale. Un microcosmo capace di trasformare i sogni in realtà. Ogni creazione racconta una donna reale, autentica e unica. Una scelta glamour e sensuale al contempo. Il focus è sul robe-trench un capo versatile da indossare sia di giorno sia di sera. Focus sui gioielli che spaziano in forme e simboli presi in prestito dal surrealismo come l’occhio indagatore. Un omaggio al fantastico e alla dualità di ciascuna donna.

Schiaparelli Haute Couture
La teatralità di Alexandre Vauthier
La donna raccontata da Alexandre Vauthier ha molte sfaccettature. Tante le proposte che hanno sfilato a Parigi durante la seconda giornata di Haute Couture. Dal completo morbido, indossato con stivaletti alla caviglia per il giorno, all’abito pierrot, all’uniforme militare multi tasca fino a passare ad abiti paillettes e iper femminili con balze e rouches per la sera. Emozionanti gli abiti con drappeggi monospalla, che rievocano ancora una volta antichi pepli rivisitati alternati a micro tubini fascianti arricchiti da voile in organza e gonne scampanate oro. Un gioco di stampe e stili per accontentare tutte.

Alexandre Vauthier Haute Couture
Givenchy. Il sogno della Haute Couture
Givenchy porta in passerella, con la sua collezione Haute Couture, la delicatezza dell’universo femminile. Claire Waight Keller disegna abiti maestosi, costituiti da mille balze e ruches, che ricordano le corolle di fiori profumosi di giardini lussureggianti. Lo studio di volumi e proporzioni è fenomenale. Disordine e caos sono declinati in bellezza lussuosa. Un invito a essere positivi e guardare al domani con occhi sognatori.
