Terminato il mese della moda di giugno dedicato alle sfilate di moda uomo, per la stagione Spring Summer 2025, ci ritroviamo con l’imperante necessità di ridefinire il guardaroba maschile attraverso trend e tendenze che caratterizzeranno i look della prossima bella stagione.
Una, cento, mille stampe
Abbandonato temporaneamente il quiet luxury, i designer internazionali sembrano tutti essere attraversati da un unico desiderio: farsi notare. Dal minimalismo al massimalismo così la moda è destinata a cambiare per lasciare il segno sul panorama sociale. Da Gucci, con la sua sfilata in Triennale, dove orde di surfisti fanno capolino su camicie a maniche lunghe e shorts per una stampa all-over in cui perdersi. Voglia di libertà, inno al viaggio e alla possibilità di restare un caposaldo nel guardaroba. Immancabile l’eleganza di Hermès e le sue stampe prese in prestito dal mondo dell’equitazione, che per questa bella stagion si declinano nelle nuance del blu jeans, ma anche Fendi che sceglie bandierine, stemmi e stilemi da riproporre in serie per camicie preppy e look bon ton. Il cappellino da baseball diventa un fil rouge che riporta inesorabilmente ai tempi del liceo: rigore, formalità e un tocco di allegria per segnare un’era destinata a rivoluzionare.
Foto1_Gucci SS2025
Foto2_Hermès SS2025
Foto3_Fendi SS2025
Classico e atemporale
La nuova sartoria vista in pedana, si racconta come uno statement di bon ton. L’eleganza formale cede il passo a completi sartoriali rivisti, senza revers per Armani, dove le tasche sono profonde e gli elementi strutturali rivisitati. Anche Louis Vuitton sceglie doppiopetto in stampa Damier senza revers, dove i pantaloni ritrovano lunghezze accorciate da portare con calzini e scarpe che strizzano l’occhio a un’infanzia ritrovata. Zegna opta per sovrapposizioni di giacche con colletto alla coreana. Un tripudio allo stile classico maschile sia nelle linee che nelle nuance.
Foto4_Armani SS205
Foto5_Louis Vuitton SS2025
Foto6_Zegna SS2025
Giocosa e irriverente
La moda ça va sans dire è un gioco nel quale abbandonarsi. Ironica, irriverente quella firmata da JW Anderson. Volumi sproporzionati, colori vivaci e giochi da indossare. Minimal, ma nel segno del trompe l’oeil quella di Prada: i maglioncini stretch hanno colli immaginari e si indossano su pantaloni a vita bassa: energia e ottimismo. Per Moschino la collezione è un omaggio aperto a Franco. I maglioncini smiley si alternano a salopette da giardiniere un tripudio di immaginazione e fantasia, tipico del brand, che include tutti e nessuno risulta escluso.