Le intere creazioni di Karl Lagerfeld sono una acuta osservazione sui significati sociali dell’abbigliamento, e del costume. Il nostro omaggio commovente a un Karl della moda.

Chanel
“Sono una persona alla moda, e la moda non riguarda solo gli abiti, ma ogni genere di cambiamento”.
Un Karl della moda scriveva con stoffa, forme e colori
Se apriste oggi un libro di storia della letteratura, dovreste trovarvi il nome di un nuovo autore: Karl Lagerfeld. Karl non scriveva con carta e penna (se non nei momenti di riposo nel suo appartamento parigino) ma con stoffa, forme e colori; il che non impedisce che gli venisse attribuito comunemente l’autorità e la brillantezza di uno stilista del “Grand Siècle”: elegante come Racine, filosofo come Nietzsche nel non essere superficiale volendo sapere sempre tutto, poliglotta sapendo dialogare perfettamente tedesco (la sua madrelingua), francese, inglese e italiano, anche se gli faceva ridere il suo accento.

Fendi
“Il vero lusso? L’intelligenza”.
La moda di Karl Lagerfeld si basa su un sentimento violento del tempo
Karl, si dice, evitava alla moda di sconfinare nelle barbarie e la colmava di tutti i valori dell’ordine classico: ragione, naturalezza, permanenza, gusto di piacere e di stupire; Karl era molto amato da qualsiasi magazine, dove occupa una parte principale come chi ha insegnato la buona cultura del vestire. Ma soprattutto colui, che ha trasportato l’estremo classicismo verso il futurismo vestendo tutte le donne del mondo, che lo riconoscono come innovatore assoluto di uno stile in grado di rinnovarsi, senza tradire personalità e individualità.
Le creazioni di Karl Lagerfeld contestano l’idea stessa di moda. La moda si basa su sentimento violento del tempo. Ogni anno, la moda distrugge ciò che aveva adorato e adora ciò che distrugge; la moda sconfitta dell’anno passato potrebbe rivolgere alla moda vincente dell’anno in corso quella frase ostile “ero ieri ciò che sei oggi, sarai domani ciò che sono oggi”. Le opere di Lagerfeld non partecipano o partecipano poco a questa vendetta annuale.

Chanel
“La moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirare su il morale”.
Il Lagerfeld stilista lavorava sempre sullo stesso modello di bellezza, che si limita a variare, di anno in anno, come si varia su un tema musicale; la sua opera dice che c’è una bellezza eterna della donna la cui immagine unica ci sarebbe trasmessa dalla storia dell’arte. La cosa stessa che nega la moda, la durata, che è trasformata da Lagerfeld in qualità preziosa.
Ora, nell’estetica del vestito c’è un valore molto particolare, persino paradossale, che riunisce la seduzione e la durata: è lo chic.
Lo chic sopporta e addirittura esige, se non l’usura del vestito, quantomeno il suo uso. Lo chic, sorta di tempo sublimato, è il valore chiave dello stile di Karl Lagerfeld. Il tempo è stile. E così anche una certa idea del corpo femminile. Così, di tutte le mode, lo stile di Lagerfeld è forse il più sociale, perché ciò che combatte e respinge non sono, come si crede, le provocazioni futuristiche di una moda giovane, ma piuttosto le volgarità di un guardaroba mediocre.

Chanel
“La moda va consumata subito. Il meglio che possa accadere a un abito è di essere indossato. Non di essere esposto in un museo”.
Probabilmente ciò che interessa a Lagerfeld stilista non è lo strip-tease tutto materiale di cui ci si indigna: è semmai il fatto di dare al vestito femminile quell’espressione allusiva che ci rende il corpo del tutto vicino senza mai esibirlo; il suo scopo è di condurci a un rapporto nuovo con i corpi giovani che ci circondano, suggerendoci attraverso un gioco di forme, colori e dettagli, che è appunto l’arte del sarto, che noi potremmo entrare in confidenza con essi.

Chanel
Un Karl della moda diceva: “Il lusso è la libertà di spirito, l’indipendenza, in breve il politicamente scorretto”.
La figura dello stilista Lagerfeld ci conferma che oggi la moda è anche cio che tutte le donne guardano
Così, abbiamo ammirato dalla sua mente creativa delle collezioni che parlano di tradizione e d’innovazione, di classicismo e di modernismo, Bisogna credere che la nostra società abbia bisogno di questo duello, poiché essa s’ingegna ad allargarlo a tutti i campi dell’arte, e sotto una varietà di forme; e se esso esplode oggi nella moda, con una nitidezza eccezionale, è perché la moda è anch’essa un’arte, allo stesso titolo della letteratura, della pittura, della musica.
Di più, la figura di Karl Lagerfeld ci insegna e ci conferma che oggi la moda non è soltanto ciò che le donne indossano; è anche ciò che tutte le donne guardano e leggono.
Noi della redazione desideriamo ricordare la sua figura in un modo inedito parlando di quello che ci ha lasciato nel creare abiti che hanno forme e significati di abbigliamento, nel momento in cui l’abito incontra il nostro corpo, costituendo una struttura di senso, e perciò oggetto del nostro desiderio.

Ultima collezione disegnata da Karl Lagerfeld per Fendi autunno inverno 2019-2020
“C’è un prezzo che devi pagare per la fama e chi non vuole pagarlo può mettersi nei guai. Ho accettato l’idea della celebrità grazie a un’espressione francese: “Non puoi avere il burro e il denaro per il burro”.