Le sfilate della Haute Couture Spring Summer 2025 ci hanno dimostrato come la moda, grazie al proprio savoir-faire, sia in grado di farci innamorare. Da Schiaparelli a Valentino passando per Armani. Un sogno ad occhi aperti nel quale perdersi.
Viviamo in un’epoca in cui i social hanno il potere di distruggere luoghi, persone e valori. La superficialità si fa cifra di un post-umanesimo abitato da soggetti, non da individui. Nonostante la crisi, che il settore tessile e tutta la sua filiera stanno vivendo, esiste un momento specifico nel corso dell’anno in cui le Maison di moda sembrano avere nuovamente una voce, un contenuto e un significato profondo: l’Haute Couture. Un momento unico, in cui designer, Première e artigiani si siedono insieme, studiano gli archivi e riscoprono abilità manuali e maestranze in via d’estinzione. È il trionfo della bellezza, che incanta e rapisce, restituendoci la meraviglia di un mondo che pensavamo perduto. Non serve essere addetti ai lavori per cogliere il valore di ciò che prende vita sotto i nostri occhi: creature straordinarie, dal fascino inestimabile, che parlano da sole. Dietro ogni creazione si cela una storia, un racconto poetico e artistico intrecciato con maestria. Ed è così che, almeno per un istante, il mondo torna a essere quello che tutti desideriamo: un luogo in cui vale ancora la pena vivere. In seno a questo lungo incipit, scopriamo le sfilate che hanno reso l’impossibile possibile in un battito di ciglia.
Verigineux. Una poetica della lista per Valentino
L’arte della lista, con la sua capacità di ordinare il caos e allo stesso tempo evocare l’infinito, diventa il concetto centrale dietro la creazione di un’Haute Couture che sfida le convenzioni per Alessandro Michele, sua prima sfilata Couture. Ispirata dalle riflessioni di Umberto Eco sulla “vertigine della lista”, ogni abito si trasforma in un archivio narrativo, un intreccio di riferimenti pittorici, suggestioni cinematografiche, tracce biografiche e simboli. Quarantotto capi, ciascuno concepito come una sequenza inarrestabile di dettagli, materiali e significati che si fondono in una narrazione visiva senza confini. In questa poetica dell’accumulo, ogni cucitura diventa parola, ogni tessuto un frammento di storia, in un dialogo continuo tra ordine e meraviglia, memoria e immaginazione.

Valentino Haute Couture SS25
Icarus il viaggio di Schiaparelli
La nuova stagione di Haute Couture disegnata da Daniel Rosberry per Maison Schiaparelli prende ispirazione da colori antichi e insoliti, trovati in un negozio di antiquariato tra nastri degli anni ’20 e ’30. Questi elementi, un tempo prodotti a Lione e nascosti durante la guerra, diventano il punto di partenza per una collezione che unisce passato e presente, dimostrando come la modernità non debba essere sinonimo di semplicità, ma possa anche essere lavorata, barocca ed esuberante.
Le tonalità dei nastri—burro, zafferano, verde pavone sbiadito e marrone bruciato—hanno ispirato la creazione di silhouette che evocano la grande Haute Couture del passato, con riferimenti a maestri come Madame Grès, Charles Frederick Worth, Paul Poiret, Yves Saint Laurent e Azzedine Alaïa. Le forme sinuose degli anni ’20 e ’30 si riflettono in delicate georgette di seta ricamate, montate su corsetti strutturati con spalle affilate. Le giacche prebelliche di Schiaparelli vengono reinterpretate in chiave contemporanea, mentre i volumi rigorosi degli anni ’50 trovano nuove proporzioni.
La sperimentazione si estende anche alle tecniche: materiali classici come l’Ultrasuede vengono arricchiti da ricami in seta, le piume vengono trattate con glicerina per ottenere una texture più densa, e le silhouette vengono modellate su tessuti innovativi come il satin cuir, decorato con i codici iconici della maison. Ogni dettaglio, dagli abiti agli accessori, è stato curato con un approccio artigianale, trasformando scarpe e borse in veri e propri gioielli ricamati con tecniche sofisticate.
La collezione incarna la continua ricerca della perfezione che definisce l’Haute Couture, un percorso che rappresenta tanto una passione quanto un dovere. Ogni creazione mira a raggiungere nuove vette di esecuzione e visione, ricordando che la moda non è solo un esercizio estetico, ma anche una forma d’arte capace di offrire evasione e sogno, senza mai dimenticare il prezzo della perfezione.

Schiaparelli
Il naufragio di Jean Paul Gaultier
Per Ludovic, ricevere l’invito a scrivere questa opera è stato più che un onore: è stato un sogno che si è realizzato. Fin dall’inizio, il suo istinto è stato quello di creare personaggi che portassero in vita gli eroi degli universi della Maison, rendendo omaggio allo status di Jean Paul Gaultier come uno dei veri maestri della moda e uno dei suoi più grandi autori. Un’esibizione orgogliosa del savoir-faire impareggiabile che trova casa da lungo tempo al 325 di Rue Saint Martin. La collezione di Jean Paul Gaultier è anche un brindisi ai numerosi mondi e personaggi che sono stati portati in vita qui: alla frenesia di giocosità, capriccio, opulenza, sesso, caos e teatralità che riempiono questi corridoi. Insieme, questo cast di personaggi rappresenta l’essenza di Jean Paul Gaultier distillata, filtrata attraverso la cruda e squisitamente raffinata visione di Ludovic de Saint Sernin.

Jean Paul Gaultier
Couture Prompt di Viktor&Rolf
La collezione Haute Couture Primavera/Estate 2025 di Viktor&Rolf esplora il rapporto tra moda e tecnologia attraverso una serie di variazioni su un unico outfit iconico: un trench beige, una camicia bianca e un paio di pantaloni blu. In un omaggio alla tradizione e alla storia della couture, la collezione gioca con l’idea dell’intelligenza artificiale, trasformando questi elementi classici in interpretazioni estremamente diverse tra loro—lunghe e corte, per il giorno e per la sera, minimaliste o barocche.
L’elemento unificante della collezione è l’uso esclusivo della seta gazar di RuTo Coli, un tessuto che richiama la collezione “Blacklight” Primavera/Estate 1999 della maison, realizzata interamente con gli ultimi rotoli di seta gazar sviluppati da Balenciaga in collaborazione con il produttore svizzero Abraham. Attraverso questa scelta, Viktor&Rolf ribadiscono il loro legame con la tradizione dell’Haute Couture, reinterpretandola con un tocco contemporaneo.
I codici stilistici della maison, come ruches e fiocchi, vengono declinati in un’estetica che fonde opulenza barocca e rigore minimalista. Anche la presentazione sovverte le convenzioni della couture, con una voce narrante artificiale che annuncia ogni look, enfatizzando il concept di “couture prompts”. La collezione, realizzata con 900 metri di preziosa seta gazar italiana, si sviluppa in 24 look che celebrano la maestria artigianale e la sperimentazione stilistica. Le modelle sfilano con scarpe in raso marrone—tra tacchi e ballerine—firmate Christian Louboutin, mentre i look sono impreziositi da gioielli vintage selezionati da Droomfabriek Amsterdam, aggiungendo un ulteriore tocco di esclusività alla collezione.

Viktor&Rolf Haute Couture SS25
Sovvertire l’ordine del tempo per Maison Dior
La collezione Dior Haute Couture Primavera-Estate 2025, immaginata da Maria Grazia Chiuri, si presenta come un viaggio nella memoria sartoriale, risvegliando la creatività dei secoli passati e sovvertendo l’ordine del tempo. Il risultato è un universo sospeso tra passato e futuro, dove la moda si trasforma in una dimensione senza confini, guidata dal cambiamento e dalla sperimentazione.
In questo paradosso temporale, la Direttrice Artistica si muove con assoluta libertà, come se gli specchi che riempiono l’atelier di couture fossero portali verso una realtà alternativa, simile al mondo oltre lo specchio di Alice, in cui le forme e le emozioni mutano costantemente. L’ispirazione principale della collezione affonda le radici nella linea Trapèze creata nel 1958 dal giovane Yves Saint Laurent per Dior, reinterpretata in chiave contemporanea. Ogni look diventa così un incontro imprevedibile in un regno incantato, dove il presente e l’eterno si rincorrono in un gioco di illusioni.
Le silhouette si trasformano con grazia e audacia, dando vita a nuove prospettive estetiche. Le gonne-culotte in tulle, bordate di delicato pizzo, evocano il ricordo di un’infanzia libera e sognante, in cui ogni donna può oltrepassare i limiti imposti e adattare il mondo alla propria visione, rendendolo tanto immenso quanto intimo. La collezione diventa così un’esplorazione continua della metamorfosi, celebrando l’essenza stessa della couture: un’arte senza tempo, capace di sorprendere, reinventarsi e sfidare le convenzioni.
