Caratterizzata da sempre da un tocco eccentrico, la moda londinese con le sue collezioni Fall Winter 2025 torna a far parlare di sé. Un insieme di creatività e unicità che, attraverso colorazioni più scure, vengono rievocate immagini medievali e tutte le creature che lo hanno abitato.
Riusare e riciclare per una moda sempre più sostenibile
Roksanda ha puntato ancora una volta in alto, presentando una collezione caratterizzata da audaci combinazioni di colori e volumi oversize al 17° piano di Space House, l’edificio degli anni ’60 ristrutturato a Covent Garden, che offre viste spettacolari. L’ispirazione è arrivata dall’artista e scultrice Phyllida Barlow, nota per trasformare materiali di recupero come cartone, tessuto, compensato e gesso in imponenti opere d’arte. In un’epoca in cui la moda sostenibile e il riuso creativo sono sempre più centrali, soprattutto tra i giovani, Ilincic ha colto perfettamente lo spirito del momento. Rovistando nel suo studio, la designer ha riutilizzato scampoli e materiali avanzati, principalmente dalla collezione primavera 2023, per realizzare gli outfit scultorei e astratti del finale di sfilata.

Roksanda Fall Winter 2025
Erdem omaggia Kaye Donachie nella collezione Autunno-Inverno 2025
Alla London Fashion Week, Erdem Moralıoğlu ha presentato la collezione donna Autunno-Inverno 2025 nella suggestiva cornice della Great Court del British Museum. Un tributo alla bellezza, ispirato alle opere evocative dell’artista contemporanea Kaye Donachie.
Un legame profondo quello tra Moralıoğlu e Donachie, che affonda le radici negli anni degli studi alla Royal College of Art, quando il designer commissionò all’artista un ritratto della madre scomparsa. Da connessione a collaborazione che ha dato vita a una collezione intensa e poetica. Le opere di Donachie, caratterizzate da emozioni impresse su tela più che da raffigurazioni fedeli, trovano nuova espressione nei capi di Erdem. Le silhouette spaziano tra romanticismo e struttura, alternando abiti fluidi e femminili a capi dal taglio regale, fino a eleganti cappotti sartoriali. Ogni dettaglio è pensato con cura: dai raffinati ricami alle applicazioni sofisticate, fino alle nuove versioni della iconica Bloom Bag, impreziosita da un manico in metallo a forma di tulipano. Questa collezione celebra la profondità delle emozioni e l’eleganza della narrazione visiva. Con il suo inconfondibile stile, Erdem firma un omaggio artistico che è anche un racconto personale, ricordandoci che la bellezza è un valore da coltivare e preservare.

Erdem Fall Winter 2025
Richard Quinn incanta Londra con una fiaba di neve e glamour
Alla Royal Horticultural Society di Londra, l’atmosfera è magica e ovattata. Una strada innevata, illuminata da lampioni soffusi, conduce a un ingresso con colonne che recano il nome Richard Quinn, evocando l’incanto di una sfera di neve: basta scuoterla e iniziare a sognare. E infatti, con il primo look, inizia a nevicare. Couture, opulenza, visione onirica. L’uscita iniziale, avvolta in una scenografica nevicata, imposta il tono dello show con un abito da sera in velluto nero, stretto in vita da un grande fiore bianco. Da lì, una sequenza di creazioni pensate per la notte e le occasioni più esclusive: ricami preziosi, pizzi, piogge di paillettes. Tra i capi, emerge un solo abito rosso, una scelta simbolica e di forte impatto. Il riferimento è chiaro: il fascino intramontabile delle dive del cinema, con silhouette che richiamano il glamour della vecchia Hollywood.
Tra i pezzi più iconici, spiccano un abito floreale con mantello, un raffinato modello nero impreziosito da fiocchi di cristallo e una collezione sposa che conquista con dettagli sofisticati, tra cui un mini abito nuziale decorato con piume, vero protagonista della sfilata. I riferimenti all’alta moda del passato sono evidenti, evocando le creazioni di maestri come Valentino Garavani, Christian Dior e Hubert de Givenchy.

Richard Quinn Fall Winter 2025
Burberry Autunno-Inverno 2025: un viaggio tra tradizione e modernità
Daniel Lee immagina il grande esodo del venerdì sera da Londra: cittadini in fuga dal caos urbano, diretti verso la campagna per lunghe passeggiate sotto la pioggia o fugaci incursioni nelle dimore storiche britanniche. Questo scenario, tratto da immagini raccolte nel suo moodboard, diventa l’anima della sfilata Burberry, presentata alla Tate Britain, luogo simbolo dell’arte e dell’identità britannica.
La collezione esplora il concetto di bagaglio del fine settimana, disfatto e ricomposto in chiave sartoriale. Il risultato è un guardaroba che fonde capi da giorno e da sera con tessuti pregiati prodotti nel Regno Unito, in un omaggio ai valori di artigianalità e innovazione che definiscono Burberry. I motivi traggono ispirazione dagli interni delle case di campagna, reinterpretati in chiave contemporanea: stoffe da tappezzeria si trasformano in tessuti tecnici, mentre motivi decorativi si fondono con capi funzionali.
La collezione gioca con la tensione tra interior design e moda: giacche in velluto broccato riproducono la texture della carta da parati floccata, stampe con motivi di fagiani vengono lavorate per ottenere effetti piumati, mentre il pizzo viene reinterpretato con nuove tecniche. I cappotti, pezzo chiave della maison, si rinnovano: il trench diventa in pelle goffrata, mentre le versioni heritage sperimentano stampe animalier, shearling e applicazioni floreali in organza. La mantella torna protagonista in tweed irlandese e shearling, mescolando elementi del trench e dell’aviator, ispirati agli archivi Burberry. Anche il parka riprende riferimenti storici, con un modello in pelle ispirato a quello indossato dall’esploratore Ernest Shackleton. Presentata alla Tate Britain, la sfilata celebra il legame tra Burberry e il patrimonio artistico britannico, inaugurando una collaborazione annuale con l’istituzione. Un omaggio alla creatività, alla tradizione e all’evoluzione dello stile inglese.

Burberry Fall Winter 2025
Le guerriere di Dilara
Per Dilara, la moda è una guerra tra mondi. Le guerriere del brand vestono strati rigidi di pelle con tagli sartoriali. Capelli adornati di gioielli scivolano sulla pelle umida come la Venere del Botticelli. Risonanze estetiche e rimandi artistici trasformano la collezione in manifesto dove la sensualità diventa arma da usare per affermarsi.
