Continuiamo la nostra rassegna sulle tendenze autunno inverno 2021/2022, che hanno reso la Milano Fashion Week 2021 versatile e giocosa, romantica e sognante, ma anche attenta e responsabile al futuro e alla sostenibilità del Pianeta.
Dicotomie e contraddizioni per Alberta Ferretti
Dicotomie e contraddizioni. La nuova collezione Alberta Ferretti percorre questa strada e oscilla tra proposte minimaliste e accenti scintillanti. Classico e inaspettato. I capispalla sono ampi come poncho e fluidi come vestaglie. Forme decise. Alti colli e maglie a coste sono indossati con camicie portate con gonne a pieghe e alternate a pantaloni morbidi. Il pragmatismo di tessuti tipicamente invernali lascia spazio a intrecci, lucentezze e trasparenze. Armonia di contrasti, per una rassicurante sicurezza.
credits Alberta Ferretti
Un anniversario speciale per Max Mara
Max Mara celebra i suoi primi settanta anni con una collezione dedicata alla donna e al suo carattere forte e determinato. Un viaggio nel corso del tempo per mostrare lo stile di un marchio che l’ha accompagnata dalla mattina alla sera. Stile britannico e accento italiano. Un richiamo alla brughiera portata in città. Una donna in grado di superare qualsiasi ostacolo e far fronte con saggezza e fascino discreto ogni situazione. La scelta riposta sui nuovi bomber oversize evidenzia ancora una volta l’attenzione ai capispalla. Il cammello, tessuto simbolo del brand, si declina in giacche trapuntate indossate con kilt, calze spesse e scarpe resistenti. Armonia e classicità in perfetto equilibrio.
credits Max Mara
La Jungle Red di Moschino
Un viaggio avventuroso nella fashion-land firmata Moschino. Uno show nello show nello show. Così Jeremy Scott, ispirato dal cinema, ci porta a intraprendere un viaggio di pura fantasia. I completi gessati rivisitati lasciano spazio all’abito iconico-ironico con mucche stampate all over. E’ la volta poi di abiti post-Impressionisti, che escono dalla tela e vanno a popolare le sale chiuse al pubblico del museo, portando con sé tutta la fantasia e immaginazione del momento. Ma il viaggio non finisce qui. La collezione si lascia contaminare dall’Africa e dai suoi animali. Fauna e flora, paillettes, abiti a bustier e scollature. E per una serata a teatro, gli abiti scelgono tutta l’ironia che caratterizza il marchio e la fantasia del suo direttore creativo: maxi guanti e calzature declinate in stole e borsette. Un’ode alla creatività e alla femminilità più audace e artistica.
credits Moschino
Giorgio Armani. Maschile e femminile
Giorgio Armani presenta alla Milano Fashion Week 2021 la collezione uomo e donna con due video distinti e un’unica location. Separazione di stili per due collezioni in stretto dialogo, ma separate tra loro. Da una parte, troviamo l’indagine profonda che porta Re Giorgio ad analizzare le sfumature e i passaggi che accompagnano la psicologia del vestire maschile. Dall’altra, invece, la femminilità sussurrata per la donna. Morbida gentilezza e poesia artistica, che vede nei tailleur e negli abiti la classicità di un momento. Mai banale, la sua ricerca artistica continua a essere qualcosa di nuovo anche con lo scandire del tempo.
credits Giorgio Armani
Il mondo surrealista di Vivetta
Una realtà dove energie contrastanti ci spingono a ricercare un punto di equilibrio armonico. I fiori che sbocciano, rivivono sui capospalla e sugli abiti, mostrando tutta la loro bellezza. Ordine al caos. Così la stampa floreale d’archivio disegnata negli anni ’20 viene riletta e distorta in modo illusionistico attraverso la grafica di una favola manga anni ’90. Abiti romantici, tipicamente Vivetta, presentano colletti intagliati a motivi floreali. Piccoli pullover miniaturizzati diventano spille o vengono cuciti come taschini lillipuziani su maglie oversize.
Credits Vivetta
La solarità di Pucci, anche in inverno
Lo spirito solare di Pucci, anche in inverno, è un ritmo che si declina in stampe e linee. I capi sono presentati con un tono gioioso, raffinato e audace. Le stampe risplendono ovunque. Modernità per un guardaroba modulare. Bomber trapuntati, blouson e pantaloni corti. Avorio, giallo, rosa, arancio e petrolio per stampe d’archivio iconiche rinfrescate e desaturate. I piumini trapuntati danno un accento invernale alla collezione. Audacia e disinvoltura per un lessico stilistico intramontabile.
Credits Pucci
La vivace poetica di Arthur Arbesser
La collezione Fall Winter 21di Arthur Arbesser è la trasformazione di un’idea in realtà. La collezione presentata alla Milano Fashion week 2021, composta da pochi capi, esprime tutta la positività e vivacità di una tavolozza di colori trasformata in stampa. I colori della maschera di carnevale per eccellenza, Arlecchino, sono la base di partenza. Rombi e patchwork. Un lavoro di studio collettivo ha reso la manualità e la creatività protagoniste di un viaggio introspettivo molto personale. Da un ricordo studentesco ispirato all’arte pop di Joe Tilson, la collezione si è lasciata contaminare da culture antiche e dal legame profondo che l’artista ha con l’Italia. Un intreccio prezioso con l’arte, con la quale gli abiti di Arbesser, da sempre, ne sono simbolo.
Credits Arthur Arbesser
Gabriele Colangelo. Oltre la superficie
Ancora una volta Gabriele Colangelo si spinge oltre la superficie piana e rende la riflessione materico-simbolica il cuore del processo creativo. Per l’autunno-inverno scopriamo un gioco di lavorazioni, che diventano scultoree. La giacca e il cappotto, in vibrante blu cobalto e giallo paglierino, si compongono di fasce verticali in velluto stropicciato. Rafia, pelle e delicati tessuti fanno da concerto. Per un guardaroba articolato, sapientemente costruito e leggermente over, reso elegante e timeless, come lo stile del designer.
Credits Gabriele Colangelo
Age of Women. Laura Biagiotti
Un luogo iconico per una Maison altrettanto iconica. Laura Biagiotti ci porta nel cuore di Roma, al Museo dell’Ara Pacis per presentarci la sua collezione Fall Winter 21/22. Rinascita e novità in perfetto dialogo tra moda, arte, danza, architettura e cinema. I colori della collezione sono un omaggio al grande fregio vegetale. Il bianco e le sfumature rosate dei fiori dell’acanto, il viola degli iris e le diverse tonalità del blu. A impreziosire i capi, i sapienti ricami fatti a mano di perle scaramazze. Un’estetica rinnovata in bilico tra classicismo e naturalismo, per un corteo di moderne sacerdotesse con indosso lunghi mantelli di alpaca bianco-latte o nei toni Cappuccino. E’ la storia del tempo, della moda e della donna, che rivive e splende come una Dea sopravvissuta alle ire del tempo.
Credits Laura Biagiotti
Il Prêt-à-Reporter di Cividini
Nel guardaroba invernale di Cividini ogni capo è fatto per restare. La visione sostenibile e la manifattura artigianale diventano i portavoce di una sintesi valoriale della Maison, che preferisce la consapevolezza delle risorse allo spreco. L’estetica lineare e minimal si esprime attraverso il monocromo. Morbidezze e mix materici caldi e nobili per una collezione che strizza l’occhio al maschile e si fa portavoce di uno stile metropolitano moderno e accattivante.