Il fashion system si rimette in moto con la moda uomo dedicata all’Autunno Inverno 2021-2022. E se, da un lato, le sfilate mantengono, per cause di forza maggiore, il formato digital, non mancano gli affezionati estimatori degli show fisici obbligatoriamente realizzati a porte chiuse e messi a dura prova dalla situazione pandemica mondiale.
Il Menswear italiano si affaccia al 2021 con Pitti Connect, piattaforma lanciata da Pitti Immagine, che il 12 Gennaio inizierà a presentare le nuove collezioni e gli special events in streaming. L’opening è affidato a Brunello Cucinelli che racconterà la nuova stagione direttamente dal quartier generale del brand a Solomeo, borgo medioevale umbro che dal 1985 è nel cuore dell’imprenditore italiano.
Dal 15 al 19 la moda si sposta a Milano con 37 brand presenti in calendario, dei quali 7 per la prima volta e tre sfilate fisiche dopo la notizia della rinuncia, quasi last minute, di Dolce & Gabbana.
Saranno quindi Fendi, Etro e la new entry K-Way a calcare le passerelle “blindate”, mentre tutti gli altri brand saranno presentati sulla piattaforma dedicata e realizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana insieme a video interviste, stanze tematiche e approfondimenti.
Non da ultimo è da ricordare il sodalizio con il Fashion Film Festival di Milano, alla sua settima edizione, fortemente voluto per potenziare l’esposizione del Made in Italy a livello globale. Sono più di 200 i fashion film in concorso provenienti da 60 paesi valutati da una giuria internazionale formata da gli esponenti di spicco tra moda, cinema e arte.
Zegna fa un salto in avanti con il progetto (RE)SET un vero e proprio (RE)TAILORING che crea un movimento fluido tra pubblico e privato riuniti in una visione estetica univoca.
I codici stilistici dell’heritage sono la nuova base per riconcepire lo stile maschile moderno: punto focale sono i nuovi tessuti in jersey che fondono outdoor e indoor, forme fluide, versatili e rilassate. I colli prediligono il taglio a scialle, le giacche da lavoro in cashmere si annodano in vita, le maglie prendono il posto delle camicie, i pull in cashmere infeltrito sono lavorati a tricot o realizzati in pelle, pantaloni e giacche scelgono lo shearling. Lo schema cromatico parte dal bianco e si sposta verso il beige, il verde felce, il grigio fumo e il fango con accenti vibranti di arancione. Pied de poule inesatti, jacquard optical e righe diagonali spezzano la palette con giochi decisi.
Crediti:
Direzione Artistica, Alessandro Sartori
Produzione Video, 4Friends Film
Musica, Wladimir Schall
Hair and Make-up, Beppe D’Elia per BEAUTICK)
Alessandro Sartori presenta il (RE)TAILORING di Zegna attento alla sostenibilità
Federico Curradi e Nick Fouquet in un filo diretto tra Firenze e Venice, presentano un inno alla spontaneità del fatto a mano che è anche leggerezza e istinto.
Banditi i formalismi il guardaroba si compone di pezzi plasmati con le mani, materici e tattili. Gli abiti hanno linee esatte o morbidamente decostruite, la palette è neutra e formale con accenti naif, il colore si espande, le maglie si lasciano attraversare da patine o tie &dye. Rifiniscono la moda decontractè i cappelli in feltro modellato a mano e i gioielli creati da rammendi di cocci di ceramica.
Crediti
Video: Alessandro Tinelli
Styling: Giovanni Dario Laudicina
Model: Jethro Sapon at SUPA
Art Direction: Federico Curradi
Casting: Piotr Chamier
Hair: Beppe D’Elia for Beautick using L’Oréal Professiona
Make-up: BEAUTICK
Location: Numeroventi Art Residence)
La collezione artigianale e tattile di Federico Curradi e Nick Fouquet
“What is normal today?” si chiede Silvia Venturini Fendi in un mantra ritmico che accompagna il video curato da Nico Vascellari. Sulle note del brano mixato da Alessio Natalizia – Not Waving, si muove un guardaroba attuale ed elastico, dai tratti cromoterapico che non vede confini tra la dimensione domestica, più che mai vissuta e l’outerwear. La normalità si legge nei tagli classici, eleganti, nelle sensazioni tattili e funzionali così come nella palette di colori naturali: le giacche e i cappotti sono reversibili, le camicie pigiama si portano con pantaloni di maglia o bermuda trapuntati. Ma il ritmo cresce e si amplia, si moltiplicano le stampe realizzate da Noel Fielding, artista e performer della scena underground londinese, gli intarsi sui montoni e pellicce, i colori esplosivi. I volumi extrasize sono per gli imbottiti e gli anorak di seta tecnica profilati da piping- a ricordare il loungewear- gli accessori fuori taglia sono un omaggio al tanto agognato mondo del travel, gli stivaletti si trasformano in pantofole che attraversano dentro e fuori in modo multifunzionale.
Credits:
“WHAT IS NORMAL TODAY ft. SILVIA”
Composed by: Not Waving
Curated by: Michel Gaubert
Concept by: Nico Vascellari )
Il nuovo guardaroba Fendi tra collaborazioni artistiche e sperimentazioni
Kean Etro mette in passerella, a porte chiuse, tutto il suo ottimismo e la sua visione piena di fiducia, due emozioni che diventano la base sulla quale costruire il guardaroba del prossimo Inverno.
E gioioso è anche lo spirito con cui il brand ridefinisce il proprio ruolo nei confronti del consumatore, attento all’estetica quanto ad una moda funzionale.
C’è voglia di libertà, di creare un nuovo vocabolario fresco, di mixare stampe e mondi di appartenenza, casuale e sofisticato.
I blazer rubano i dettagli alle divise, i cappotti vestaglia vogliono materiali preziosi, gli anorak sono attraversati dai motivi Paisley, le maglie in lana riciclata si portano con camicie dai colletti in tessuti d’archivio. Il denim stampato con il motivo tanto caro al brand si contrappone alla sartorialità dei cappotti cammello e dei completi doppio petto; le giacche trapuntate sfruttano i tessuti di arredamento, i track pant in nylon sono rincorsi da bande logate. A completare la collezione, e il desiderio di shopping immediato, la capsule unisex see now buy now, gilet in mohair e lana vergine dai colori fluo, già disponibili sull’e-shop del brand.
L’autunno Inverno 2021 di Etro, tra contrasti e lampi di pura gioia
Walter Chiapponi approfondisce i capi storici di Tod’s e li racconta attraverso le atmosfere sospese di un corto, #sevenT, interpretato dal giovane Lorenzo Zurzolo. Un racconto per immagini dedicato al gusto sartoriale e allo spirito rilassato del nuovo uomo Tod’s.
I colori caldi dialogano con il tweed, con le lane e con i cotoni corposi dagli effetti mimetici, i classici del guardaroba, il trench, la giacca-camicia, la hunting jacket e la field jacket sono affiancati dai pantaloni da cavallo, dalle maglie a coste grosse, dalla felpa college. Si gioca con le stratificazioni, trucco da fiero cosmopolita, ma anche rafforzativo per distinguere il gentleman italiano, ma anche con gli accessori, stringate robuste, stivaletti con tacco texano e sneakers multimateriche.
Comune denomintaore le T, segno distintivo che ricorre sulle fibbie delle cinture e sui mocassini, sulle borse in pelle soft , sulle briefcase geometriche chiuse da cinghie.
Il lifestyle di Tod’s entra in contatto con la natura, tra sartorialità e mood relaxed.
C’è un desiderio personale di contatto, di scambio e di relazioni dietro al debutto del menswear disegnato da Miuccia Prada e Raf Simons. In primo piano c’è il corpo e il suo bisogno di libertà tradotto in un mix di texture, tessuti e grafiche. Uno stimolo sensoriale continuo amplificato anche dallo showspace in marmo, resina, gesso e finta pelliccia ideato da Rem Koolhaas e Amo e scandito dalla colonna sonora elettronica di Plastikman. La figura è dinamica e sempre coperta dai long johns in maglia jacquard, i motivi geometrici dei patterns e i pellami si uniscono al re-nylon, al tweed bouclè e ai classici gessati in lana. I colori tradizionali sono spazzati da tinte inaspettate e sorprendenti, le silhouette essenziali e purificate ma morbide, perché in un momento come questo, come Simons spiega “abbiamo ritenuto inappropriato essere troppo esuberanti e metterci in mostra”.