Una ritrovata eleganza ha attraversato le collezioni della moda uomo autunno inverno 2023 2024. Pochi giorni di Milano Fashion Week sono bastati per mettere in evidenza questa nuova tendenza per la prossima stagione fredda del guardaroba maschile: addio streetwear, benvenuta sartorialità.
Per Prada, l’unica cosa che conta è la moda
“Let’s talk about clothes”. Un’asserzione che mette in evidenza il ruolo primario degli abiti. La collezione moda uomo autunno inverno 2023 2024 firmata dal duo Miuccia Prada e Raf Simons è un’ulteriore esplorazione delle basi fondamentali della moda. Moderna e attuale, la sua continua riduzione e semplicità si combina con apparenti contraddizioni: comfort, esagerazione e intimità. I paradigmi della moda si combinano con quelli del marchio: frammenti ideologici ereditati e traslati su nuovi accessori. La sartorialità, le grafiche e il knitwear sono elementi che pervadono la collezione enfatizzando le silhouette ed esplorando nuovi volumi e architetture materiche degli abiti.
Prada FW23/24
Gucci senza Alessandro Michele
La prima sfilata senza Alessandro Michele ci ha lasciati con un senso di curiosità e di attesa. Il risultato? Una collezione pervasa da improvvisazioni come metodo, preso in prestito dal mondo del teatro o della musica. Spinti da un’intuizione innata, i sarti e artigiani che abitano la Maison trasformano la collezione in qualcosa di proprio: un’estetica che si avvale di proprie conoscenze e competenze. Gli archetipi del guardaroba maschile si liberano da tutti quelli che erano i fondamentalismi di Michele, giocando su un lusso artigianale volto a rappresentare la mascolinità. Il Crystal GG è la nuova interpretazione del tessuto monogramma spalmato creato negli anni ’70, emblema della collezione. Colori vivaci e tonalità pastello, attraversano la collezione e la rendono fluida. La silhouette sartoriale, le declinazioni libere e un’eco anni ’80 omaggia la danza, mentre i capi da motociclista, anticipano il continuum della tendenza bikercore, proveniente direttamente dagli anni 2000. Tanti accessori, che riesplorando gli archivi, fanno la loro ricomparsa in forma rivisitata. Ed è tutto un esordio.
Gucci FW23/24
Classicismo rivoluzionario in casa Fendi
La Maison dalla doppia F si lascia guidare da sperimentazioni sartoriali. Gli abiti trompe l’oeil sono il risultato di lavorazioni dinamiche, dove i codici della Maison vengono sovvertiti. Asimmetrie e volumi infondono al guardaroba maschile un’allure inaspettata. Elementi artigianali svelano accenti di pelle nuda e celebrano il DNA di Fendi. Sete jacquard illuminano la collezione con sfumature d’argento, indaco e viola arrivando a scegliere una palette sobria che si alterna a quelle grigio tortora, avena, moka, malva, lavanda, blu e nero. I capispalla avvolgono i corpi e si allontanano dalla sensualità della maglieria. L’accento in più? Una baguette in montone diventa porta ombrello giocando con l’aspetto più divertente che si cela nella moda.
Fendi FW23/24
La moda maschile è un gioco per JW Anderson
Ricordi felici e ritorni all’infanzia. JW Anderson ci presenta una collezione ridotta, compressa e condensata con la sua naturale irriverenza e sfrontatezza. La rassicurazione di ricordi felici si legge negli accessori: un paio di Wellipets, i famosi wellingtons a forma di rana britannici diventati famosi grazie alla Principessa Diana, si alternano a maglioni accoglienti e pantaloni drappeggiati. Rivendicazioni proprie e scambi costanti tra l’armadio maschile e quello femminile. Senza fronzoli, tutto è quello che è.
JW Anderson FW23/24
Milano come ispirazione per Giorgio Armani
Per Giorgio Armani la prossima stagione è un duo, da vivere insieme. Una rievocazione dei codici stilistici eleganti impressi nello spirito della città di Milano, alla quale Armani si ispira. La preziosità dei tessuti richiama quella dei giardini nascosti e degli spazi disegnati da una geometria discreta, come lo stilista, che non dimentica il bello, ma lo continua a riportare in auge imprimendolo nello spirito raffinato delle sue collezioni.