La Fashion week di Parigi si arrende all’emergenza sanitaria e trasforma le sfilate e le presentazioni maschili in appuntamenti esclusivamente digital, seguendo a ruota i cinque giorni dell’Uomo di Milano e anticipando il format della Haute Couture, nella Ville Lumiere dal 25 al 28 Gennaio.
Tra show a porte chiuse, cortometraggi e videogiochi, la creatività dei brand e dei direttori creativi non si pone limiti.
J.W.Anderson
J.W.Anderson presenta la nuova collezione maschile, insieme alla Pre Fall Donna, in formato fisico e digitale con lo styling di Benjamin Bruno e attraverso la lente, e lo sguardo grafico, di Juergen Teller.
E se il set londinese ha trasformato i corpi in sculture viventi e i capi in immagini potenti, i confini tra l’abbigliamento maschile e quello femminile sono sempre più sfumati e indistinti. I capi sono concettuali, raw, i pantaloni in pelle hanno pannelli laterali geometrici, i pull in mohair lunghezze extra long e toni accesi, l’asimmetria va a braccetto con una sartorialità sofisticata.
Leitmotiv ricorrente l’ortaggio, glorificato e stampato, e le catene maxi, finitura luminosa sulle calzature che accentua lo spirito della collezione, armonicamente costruita tra innovazione e vintage.
La nuova Fall Winter 2021 2022 raccontata attraverso l’occhio grafico di Juergen Teller
Louis Vuitton
Archetipi. Upcycling. Ebonics.
Con queste parole ben impresse nella mente Virgil Abloh, direttore creativo dell’Uomo di Louis Vuitton, ridefinisce il concetto di uniforme e di identificazione con una moda libera e lontana da preconcetti e pregiudizi. Lo scrittore, l’artista, il gallerista, l’architetto, il vagabondo con i loro guardaroba simbolo diventano i punti di partenza per una riflessione sui fattori che influenzano il giudizio sulle persone, dal look, al background culturale, fino al genere. Abloh, mantenendo gli stessi codici dell’abbigliamento, ne cambia il valore, il percepito, puntando ad un’eguaglianza senza privilegi giocando con trompe l’oeil, stampe eil claim a grandi lettere “ “YOU CAN TELL A BOOK BY ITS COVER” che trionfa con orgoglio sui nuovi accessori. La coreografia di Tosh Basco, la poesia di Saul Williams e la musica di Yasiin Bey sono lo sfondo ideale per unire tessuti di diversa appartenenza, il kente ghanese al tartan scozzese, a creare un guardaroba vario, variegato e completo.
L’uomo di Louis Vuitton, libero da preconcetti, gioca con illusioni ottiche e stampe tradizionali
Dries Van Noten
Dries Van Noten Mette da parte i colori bold e si concentra sulle tecniche di lavorazione e sui tagli. Sono i volumi, le forme e la funzionalità a fare da padrone in una collezione raccontata attraverso un background più che suggestivo che passa dall’alba al tramonto.
I capi diventano extra long attraverso aggiunte studiate ad hoc, le camicie scoprono nuovi confini e diventano midi dress, cosi’ come gli orli delle giacche e la vita dei pantaloni iper high, le imbottiture aumentano il senso di comfort e morbidezza, i tessuti sono delicati e al tempo stesso ultraleggeri.
Anelli maxi in metallo rifiniscono gli accessori aumentando quel senso di minimalismo pulito ed essenziale, accesso da qualche stampa ritmica tra geometrie e fiori composti.
La Fall Winter 2021-2022 di Dries Van Noten, un minimalismo funzionale e controllato
Dior Men
Kim Jones applica la tradizione e le lavorazioni della couture al guardaroba maschile, studia l’archivio e le passioni di Monsieur Dior e scende in campo con una collezione preziosa e stratificata.
Punto focale la giacca dal piglio marziale, altera, composta e ricamata, attraversata dai bottoni in tessuto della giacca Bar, indossata libera o sotto ai cappotti morbidi e accompagnata da pantaloni sartoriali impeccabili. I colori sono neutri, polverosi, intervallati da pennellate decise di giallo e arancio e dai disegni di Peter Doig, artista scozzese che applica i suoi lavori e la sua arte ai cappotti monopetto, alle camicie in seta e ai pull dai pattern unici.
Jones porta avanti deciso il suo progetto che coinvolge, ad ogni stagione, un’artista diverso e crea vere e proprie collezioni a quattro mani, risultato di una profonda e consapevole connessione artistica.
Dior Men, tra connessioni artistiche, lavorazioni d’alta moda e riferimenti storici ben evidenti
Loewe
Jonathan Anderson si muove libero tra ritagli e collage rendendo omaggio alle opere, alla tecnica e allo stile di Joe Brainard, artista poliedrico che spaziava dalla poesia, alla scrittura, dalla pittura alla creazione di collage potenti.
Stampe e tessuti jacquard ne riprendono le opere, i maglioni sono composti da tre capi in uno, le forme sono asciutte, i tagli definiti.
Ci si avvicina alle sottoculture , i pull vogliono righe grunge, i pantaloni volumi ampi o effetti skinny bondage, i cappotti in montone si affacciano al mondo hippy, il montgomery ai mod. Geometrie e colori decisi per i ricami ajour, fluidità per i cappotti, sovrapposizioni per cardigan e gonne pantalone. Tra le calzature i Chelsea Boots e le Wallabee, tra gli accessori il marsupio rotondo e lo zaino in nylon stampato, la tote in jacquard e pelle di vitello con il logo Anagram di Loewe.
Intagli, ritagli, collage e composizioni creative per la nuova collezione di Loewe
Jil Sander
Un palette di colori unici per un guardaroba stratificato quanto utilitary. Lucie e Luke Meier hanno scelto per Jil Sander di giocare con capi asciutti e soft rispecchiando le esigenze attuali e le abitudini cittadine.
Ogni look è unico, la maglieria esagera nelle proporzioni, forme opposte si alternano e convivono pacificamente, le emozioni vanno mostrate così come i bottoni gioiello e le conchiglie che chiudono i colli alti dei cappotti.
Le immagini scattate da Florence Henri negli anni 1920 alle esponenti del Bauhaus sono riprese e stampate sulle tele cucita sulle giacche, sui cappotti su misura e sulla maglieria, mentre le collane in argento che a gran voce richiamano i legami di parentela, così sentiti nell’ultimo anno, si alternano a plastron d’argento creati con forme geometriche e portati sui pull ultra soft.
L’artigianalità si sposa con la tecnica, gli abiti in lana asciutta sono tagliati alla perfezione, i pullover prendono il posto delle camicie, gli stivali al ginocchio con suola carro armato enfatizzano il gioco di volumi tra la parte inferiore e quella superiore del corpo. Cappotti e trench prendono forma e appeal dalle divise, la lana double face è intervallata al cotone spalmato, i colletti sono maxi, il check rende i cappotti comfort e intimi. La maglieria sperimentale e raffinata unisce strutture ricche a una colorazione intensa, gli intarsi aumentano la profondità, lo spirito è delicato, strutturato e tattile.