Parigi Fashion Week: dal 29 Settembre al 6 Ottobre la Gran Lumiere ospita gli show dedicati alla Spring Summer 2021. Diciannove Catwalk e venti presentazioni, tra live e online e quarantacinque progetti digital creati ad hoc: la Fédération de la Haute Couture et de la Mode non si fa cogliere impreparata dall’emergenza sanitaria e stringe un accordo con YouTube, Instagram, Facebook , TikTok e Google per trasmettere real time sfilate e collezioni.
A fare da apripista Maria Grazia Chiuri con Dior, mentre a chiudere le danze ci penserà Nicolas Ghesquière con la donna di Louis Vuitton.
Grandi Assenti Valentino, che ha scelto una passerella dal sapore patriottico, Saint Laurent che ha scelto di uscire dal calendario ufficiale e di presentare le sue collezioni scegliendo le proprie date, Celine, McQueen, Off-White, Sacai, Rochas e Comme des Garçons.Tra le novità l’ultimo show di Chanel al Grand Palais, il debutto di Matthew Williams alla direzione creativa di Givenchy e la location esclusiva di Vuitton che porta la sua donna all’ultimo piano de La Samaritaine.
DIOR
Maria Grazia Chiuri non perde la sua voglia di raccontare attraverso le collezioni i cambiamenti della società, le trasformazioni e l’attualità.
Ad accompagnare un mix di abiti che prendono spunti da Est e Ovest, riflessioni ben evidenti sulla situazione che stiamo vivendo: abitudini, rituali e comportamenti sono stati modificati radicalmente e con essi anche il concetto di moda, messo in discussione e rivoluzionato.
La moda extra size di Nanni Strada si fa spazio tra le forme over, decori e ricami mettono in mostra tutta la sapienza artigianale della Maison, lacci, cinture e coulisse cambiano le vestibilità con gesti immediati.
La camicia bianca si allunga fino a diventare una tunica, le silhouette sartoriali diventano morbide e ariose, gli abiti peplo non dimenticano giochi di trasparenze e ricami, le tuniche scelgono motivi etnici e floreali.
Look 11: scollo a tuffo e profili ricamati con perline preziose
Look 14: Chiffon verde, cintura in punto smock, maxi ricami floreali sulle lunghezze
Look 28: Il denim si fa ricoprire da un intricato disegno floreale. Cintura doppia, borsa a rifinire.
Look 73: Coat Ikat, pantaloni morbidi e blusa lasciata libera di muoversi
DRIES VAN NOTEN
Dries Van Noten trasforma la presentazione della nuova SS 2021 in un look book assolutamente speciale scattato dalla fotografa olandese Vivian Sassen, sempre presente nei moodboard del designer, e in prima linea nel realizzare scatti energici e vitali.
Una collezione colorata, ottimista, leggera e potente come le pellicole visionarie dell’artista Len Hye, precursore , stiamo parlando degli anni 20 e 40, della psichedelia che sarebbe divampata quarant’anni dopo.
I volumi sono over e morbidi, l’utility workwear viene ingentilito, le gonne e i pantaloni hanno vita alta, stampe e ricami vengono reinterpretati in un gioco grafico di luci e ombre, interferenze ottiche e tagli laser. La parola You è ricamata sui top per spronare a un nuovo inizio meno autoreferenziale, l’organza si muove leggera, il lino viene accoppiato a più tessuti, il cotone si mostra in tutta la sua croccantezza.
Look 25 Forme oversized, incursioni di colore e di mesh. Il tutto mescolato.
Look 29 Balze, giochi di trasparenze e tocchi fluo
Look 31 Righe orizzontali come pennellate attraversano il trench strizzato in vita
Look 37 Camicia in tessuto maschile extra long, riflessi argentei e rete
Acne Studios
Jonny Johansson, direttore creativo di Acne Studios ha scelto di traportare sulla nuova collezione un senso di liberazione, trasformazione e rinascita personale.
Tessuti sperimentali capaci di cambiare con la luce, pelle screpolata, cotone perlato, organza con filo metallico e carta iridescente, silhouette poetiche impeccabili nel seguire la forma del coroo o, al contrario, di lasciarlo libero in ogni sua espressione.
Giacche sartoriali sfoderate, maglie all’uncinetto lavorate come reti da pesca, strati trasparenti e i dipinti di Ben Quinn, artista losangelino, che trasporta i suoi lavori sulle tuniche oversize, sui top in lino o su quelli ricamati con paillette. La luminescenza illumina ogni capo, le texture rilanciano le luci, i metalli riflettono delicatamente; ad accompagnare la collezione dalla marcata spiritualità borse in pelle dalla tracolla over, infradito di pelle intrecciata, tacchi medi in canapa frangiata.
Look 1: Blazer e tracolla oversize accompagnati a giochi di trasparenze
Look 4: texture luminosa per l’abito destrutturato e ampio portato su pantaloni dai bagliori spaziali
Look16: stratificazioni e leggerezza per lo slip dress portato sulla camicia composè
Look 20: tunica con fili metallici e midi shirt lavorata all’uncinetto
LOEWE
Jonathan Anderson non si fa trovare impreparato dalla svolta digital della Parigi fashion week e presenta la Spring Summer 2021 di Loewe attraverso un live di 10 ore ricco non solo di moda, ma anche di arte, cinema a fotografia.
Attraverso il format Show-on-the-Wall, il brand ha raccontato I dettagli della collezione, il concept dietro al paper show e gli artisti coinvolti creando coì un’esperienza che approfondisce e analizza con precisione l’identità culturale Loewe.
Anderson teatralizza la moda, la rende scultorea fino all’estremo, crea silhouette drammatiche che prendono le fattezze dei cartamodelli.
Costrizioni e dettagli sono esagerati, straordinari, stravaganti: maxi fiocchi, maniche a palloncino, gonne baloon, crinoline, ogni singolo pezzo mette in mostra non solo l’extra size ma anche il tailoring più puro e sofisticato.
Tra gli accessori svettano le nuove forme Square basket e Shell bag che vanno ad aggiungersi ai modelli più amati dai colori rivisitati, mentre i gioielli ispirati alla natura nascono da una collaborazione con il brand Pomarius di Alice-Andrea Ewing.
Look1: layering monocromatico e mono materico per l’extra long dress attraversato da maxi nodi
Look 2: volant e stratificazioni per l’abito al ginocchio total white
Look3: la stampa dell’artista Anthea Hamilton si dedica alla blusa e ai pantaloni dal volume over
Look4: maxi coat con finitura a palloncino e maniche ampie
Givenchy
Matthew W.Williams svela con cautela il nuovo percorso stilistico di Givenchy e sceglie una via tranquilla costellata da pezzi d’archivio riletti e riproporzionati, nonché preludio della donna che verrà.
La pulizia rigorosa nelle forme è accompagnata dall’hardware, lussuoso e utility, che riprende i lucchetti lasciati dagli innamorati sul Pont des Arts e li trasforma in elemento ricorrente, emotivo e decorativo.
Dal fondatore Hubert sono presi in prestito i drappeggi, da McQueen gli elementi in corno: i simboli e i contrasti della Maison vengono raccontati e celebrati come parte integrante della storia, ma vengono anche uniti da Williams al suo senso pragmatico di eleganza. Non manca la sperimentazione tessile applicata all’ottoman di cotone, al taffetà tecnico, al jersey e al denim trattato con resine o vernici.
Le forme? Pulite e nette, come esige la tradizione, ma al contempo classiche e sovversive. Come la sensibilità Made in Usa del nuovo direttore creativo esige.
Tra le nuove borse da segnalare la Cut-Out e la G Chains, pronte ad entrare nell’Olimpo del brand.
Look 1: pantaloni dai tagli strategici, profumo-accessorio
Look 2: abito con giochi di catene-spalline, sandali dal tacco scultura,
mini bag
Look 3: top annodato, pantaloni sartoriali, shoulder bag
Look 4: Slip dress tempestato di strass, decollètè borchiate, maxi bag
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