La Fashion Week francese porta avanti la nuova visione del sistema moda: chi punta alla qualità artigianale, iper luxury e senza compromessi, sfoderando capi evergreen lontani dagli effimeri trend del momento e chi ridisegna nuove forme extra size che aumentano il senso di libertà e la voglia di ripartire dopo i mesi di lockdown.
Tra lavorazioni a prova di millimetro e sperimentazioni materiali, le collezioni per la Primavera Estate 2021 scendono in campo con uno scopo preciso: far ripartire l’economia della moda. Alla svelta.
Hermés
Nadège Vanhée-Cybulski sogna una Primavera Estate libera e connessa, dove le emozioni hanno libero sfogo e le vulnerabilità vengono esposte. I mesi di lockdown hanno fatto emergere sempre più la voglia di ricominciare, di rimettersi in gioco, di andare avanti. Cè’ un nuovo spirito a guidare i look e nuovi elementi cardine intorno ai quali ruota una collezione tattile, sentita, rassicurante. I colli sono alti, le schiene nude, i body sgambati a mostrare i fianchi, i nastri allacciano, i bordi si rinforzano. Il grembiule viene enfatizzato, fatto a pezzi e ricostruito e compone top, pantaloni e cappotti decisi. Le silhouette sono sensuali, la pelle crea armature leggere e si lascia toccare riacutizzando il piacere tattile.

Look 4: trench coat in pelle con bottoni Clou de selle, clogs
Look 26: jumpsuit in Principe di Galles, bandeau in pelle, clogs e borsa Mors de bride
Look 36: cappotto e abito in suede con impunture in pelle, clogs
Look 43: Abito in rete di pelle , micro dress in seta, clogs
Giambattista Valli
C’è voglia di lusso, privato, ma di lusso nella Primavera Estate di Giambattista Valli. Il direttore creativo trasforma il difficile 2020 in un desiderio di eleganza, anche intima, ma necessaria. Gli abiti da gran soirèe vengono trasferiti in una dimensione giornaliera che esige leggerezza e dettagli ricercati: balze, pizzi, rouche, paillettes e stampe floreali vanno a comporre mini e maxi dress, bluse, mini, blazer corti e tute.
Laccetti, perle, bottoni decoro e piping a contrasto si accompagnano a volumi morbidi, pantaloni in cotone e camicie impalpabili, mentre il tulle gioca coi colori sorbetto e crea top e abiti bon bon da portare sorridendo.

Look 1: Fiori, pois e rouche per il midi dress
Look 2: stampa floreale, lacci a contrasto e coda a sirena per il mini dress
Look 3 tulle plumetis fluo, fiocchi e balze per il long dress
Look 4: bordi a contrasto ad evidenziare il bianco candido del long dress attraversato da una morbida rouche
Chanel
“Stavo pensando alle attrici durante i photocall sul red carpet, nel momento in cui sono chiamate dai fotografi: i loro volti sono un pò distratti, il loro atteggiamento non perfettamente in sintonia con gli abiti che indossano. E poi ci sono i fan che li aspettano dietro le transenne, il lato più vivace del cinema che accade oltre ad esso, ecco cosa mi piace.” Virginie Viard spiega con entusiasmo la sua idea e la sua visione dietro alla nuova collezione di Chanel, l’ultima presentata al Grand Palais e il suo omaggio alle muse della Maison. Non una citazione vintage di quanto è stato, ma il sogno dietro al tappeto rosso, alla macchina da presa e alle attrici, rivisto con uno sguardo gioioso e vivace.
Non mancano i completi in tweed, ma si aggiungono jeans dalle tinte fluo, gli abiti leggeri e fluidi accostati alle t-shirt che chiamano a gran voce il lettering Chanel, i dress attraversati da paillettes e i crop pants rosa pallido.
Ma anche le tute che evidenziano il punto vita con giochi di catene e charms, i cardigan rosa confetto con profili che paiono disegnati a mano, le stampe effetto neon sign, le gonne plissettate e le piume total black.

Look 2: pantaloni e camicia con stampa optical, giacchina in tweed
Look 34:giacca dai revers decisi e decoro lettering, bermuda liquidi, micro bag
Look 40: righe mariniere, collana e cintura in perle, sandali dai listini sottili
Look 63: tunica con scollo a tuffo, pantaloni immacolati e gioielli decoro
Miu Miu
Il mondo di riferimento è quello dello sport interconnesso e profondamente legato a quello della moda. Due realtà parallele che condividono la stessa esigenza, ovvero la necessità di un pubblico che diventi testimone dello spettacolo.
A fare da sfondo allo show uno sports palace, il Miu Miu Club, studiato da AMO per offrire un’esperienza digitale attiva.
La sera è unita allo sportswear con un’assonanza di pragmatismo e ricercatezza, ci sono i blocchi di colore e gli ornamenti, il jersery e le forme morbide, tessuti leggeri e orli corti.
I capi che vanno a comporre look atletici sono semplici e ben delineati, blouson, pantaloni diritti, gonne a portafoglio così come gli accessori che abbracciano sport e femminilità.

Look 1: Blazer, camicia con zip e mini preziosa
Look 18: abito fluido e dettagli tra active e lusso
Look 29: blouson dal collo gioiello, pantaloni con bande laterali, sandali con strass
Look 49: Lupetto a righe, mini attraversata dalla cinturina con logo, sneakers
Louis Vuitton
Nicolas Ghesquière percorre un territorio stilisticamente vago, una zona che cancella i generi e mostra con fierezza le possibilità creative binarie. La passerella è un trionfo di capi che “stanno nel mezzo”, fondono maschile e femminile e tolgono con fierezza ogni confine.
Un nuovo punto di vista e di partenza che getta le base per una moda più esplorativa e neutra.
I volumi sono ampi, i coat si muovono senza costrizioni, i pantaloni scelgono tagli over, le t-shirt prendono posizioni politiche, le giacche si accorciano, le cinture d’aspetto militare strizzano per bene il punto vita. Pelle, paillettes e seersucker si incontrano sui tagli sartoriali, le t-shirt diventano abiti al ginocchio o drop top dai dettagli amplificati, le calzature spaziano tra decollète futuriste a stringate flat, passando per scarponcini imbottiti e logati.
