Au revoir Paris. Conclusasi ieri, martedì 1 ottobre la Paris Fashion Week, archiviamo il lungo mese che ha visto la moda protagonista. La Ville Lumière celebra, ancora una volta, il fascino della tradizione rimanendo la patria dei più grandi show della stagione: Chanel, Dior, Givenchy, Saint Laurent, Hermès.
Catherine Dior, musa ispiratrice del domani
Ad aprire la Paris Fashion Week, troviamo Dior. Per la prossima bella stagione, la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri dedica l’intera collezione alla sorella di Christian Dior: Catherine Dior, eroina di guerra e amante del giardinaggio. Una collezione che guarda al futuro del pianeta e alla bellezza della natura incontaminata. I capi abbandonano la pura e semplice stagionalità, per abbracciare un’anima timeless. Le camicie indossate con mini dress e tutine si accostano ad abiti lunghi e bucolici in tulle e taffetà: un chiaro omaggio alla femminilità discreta e delicata che contraddistingue il marchio. Materiali naturali, come la rafia, vengono impiegati nelle singole uscite. Infiorescenze e poesie di tessuti restituiscono un quadro artistico unico.
Dior SS2020
Gli anni ‘90 di Givenchy
La Spring Summer 2020 di Givenchy ci fa rivivere con nostalgia gli anni ‘90. Per Clare Waight Keller la moda è liquida: gli stili vanno e vengono, in questo caso ritornano. Minimalista, romantica, etera, bohémien sono gli aggettivi che meglio caratterizzano questa collezione. I look sono androgini, dove pellami neutri sfilano accanto a denim slavati e i bermuda indossati con mules dal tacco scultura. Abiti in popeline dalle infiorescenze tropicali e lunghi abiti ricamati in 3D mostrano una dualità di animo. I cappotti doppiopetto sono costruiti con denim riciclato, per una moda sempre più sostenibile.
Givenchy SS2020
Ritorno al classico per Yves Saint Laurent
Anthony Vaccarello propone per la Spring Summer 2020 un ritorno al classico: i look super sexy dove shorts cortissimi sono indossati con camicette nere see-through fanno da tema anticipatore prima del vero cuore della collezione: un omaggio alla collezione del 1976 ispirata al balletto russo. Un punto cruciale per Yves Saint Laurent, che ha creato look bohémien divenuti simbolo dell’eleganza parigina nell’immaginario collettiva. Vaccarello riporta in auge questo stile dagli abiti vaporosi, jacquard metallici, lamé dorato, ripreso anche sugli stivali, e velluto. Lo Smoking simbolo chiave della Maison rifà la sua comparsa dopo lunghi anni di assenza.
Yves Saint Laurent SS2020
L’eleganza firmata Hermès
Silhouette semplici, preziosità dei materiali e perfetta esecuzione sono i pilastri portanti di Hermès, maestro indiscusso di eleganza. La direttrice creativa Nadège Vanhee-Cybulski ha realizzato una collezione dalla precisione minimale, quasi matematica. Tessuti ricercati, pelli pregiate, e una palette colore sofisticata contraddistinguono il guardaroba. Un tripudio della perfezione tradotta in un’esecuzione magistrale. Gli abiti fluidi, in pelle, presentano una silhouette conservativa, caratterizzati da un’anima seducente e sportiva. I morbidi pellami utilizzati mettono in luce il savoir faire degli artigiani. Ai piedi, sandali flat caratterizzati da listini in pelle si abbinano bene alle borse portate a mano. Ancora una volta, la rafia torna sulla passerella proposta per basket bag da spiaggia.
Hermès SS2020
Chanel sui tetti di Parigi
Il sogno di Chanel non conosce fine. Virginie Viard fa sfilare le sue modelle sui tetti di Parigi. I codici classici del brand come le righe, il tweed e i tailleur sono riproposti omaggiando la leggerezza dei tessuti e la vestibilità rivisitata. Le lunghezze vengono riviste, così come i volumi di gonne con le frange e abiti fluidi. Un tocco di femminilità che abbandona il rigore strutturale del suo predecessore.
Chanel SS2020
In copertina Chanel SS2020