Il mistero della natura, i colori intensi delle rocce, le onde che si infrangono sulla spiaggia. La forza del paesaggio che rende tutto ciò che lo circonda effimero ed onirico, la potenza dei colori, del suono dei bling bling, delle luci delle pailletes.
Anthony Vaccarello colpisce e stupisce ancora una volta con una collezione, e un cortometraggio, ad altissimo impatto, attinge dall’archivio e rilegge, mescola stili ed epoche, accorcia le lunghezze e ingentilisce con bordi in pelliccia.
L’animo borghese della Maison si scontra con un mondo rock, con le forme degli anni 60 attraversate da colori pop, il tweed maschile, perfetto per giacche e blazer profilati, non si scompone davanti ai body jersey metallico, i pull scollati a v si portano con minigonne metallizzate, gli stivali superano le altezze dei cuissard, i tacchi volgiono punte di metallo.
E se il giorno, (che poi c’è ancora da distinguere una portabilità alla luce del sole rispetto alla notturna?) applica la palette eighties a capi che pretendono di essere educati , ma non trattengono il loro animo rock, la sera si impone un bicromatismo di bianchi e neri.
Le gambe sono libere di muoversi, si circondano di piume leggere, di velluto e crepe di seta, si accompagnano a pelle total black e bluse see trough; laddove si reputa necessario l’utilizzo di pantaloni, sorpassati da proporzioni micro, si scelgono tagli slim e skinny o si tagliano sopra il ginocchio per mettere in risalto gli stivali di nappa nera.
La nuova Fall Winter ha fame di vita, ha voglia di ripresa, di studiata leggerezza , di vivacità lussuosa dichiaratamente ammessa attraverso l’uso smodato di bijoux, orecchini chandelier, collane con motivi a quadrifoglio e bracciali di cristalli, presi dall’archivio e trasformati in accessori chiassosi e meravigliosi.
“Le cose serie ti spingono a prendere il resto meno seriamente, trovare l’equilibrio è una qualità speciale.” Anthony Vaccarello.