Le scarpe Christian Louboutin in mostra a Parigi al Palais de la Porte Dorée fino al 26 luglio 2020.
La nuova mostra L’exhibition[niste] omaggia l’opera e l’immaginario del design creatore di calzature e figura di grande spicco nel mondo della moda contemporaneo. Fino al 26 luglio 2020, il Palais de la Porte Dorée esplorerà tutte le sue sfaccettature e ci catapulterà tra le scarpe Christian Louboutin più iconiche del mondo.
L’eclettico immaginario artistico delle scarpe Louboutin
Sin dai primi anni della sua carriera, Louboutin infonde nelle sue creazioni una grande ricchezza di motivi e colori ispirati dall’amore per l’arte e le culture straniere. Audace sognatore, aperto nei confronti del mondo; l’immaginario artistico del creatore si è nutrito nel corso degli anni di passione per i viaggi, pop culture, spettacolo, danza, letteratura e cinema.
Nato a Parigi nel 12° arrondissement, Christian Louboutin rimase affascinato, nel corso della sua adolescenza, dalla bellezza architettonica e dalla ricchezza ornamentale del Palaias de la Porte Dorée, oggi sede della sua mostra l’exhibition[niste]. Presto, questo luogo fitto di misteri, nutrì il suo amore per l’arte. Ed è proprio lì, in questo capolavoro Art Decò, che il giovane Christian Louboutin diede vita al suo estro naturale per la bellezza. Nessun altro luogo sarebbe potuto essere più azzeccato per la realizzazione di una mostra a lui dedicata. La magia di questa architettura, la raffinatezza del suo arredamento, ma anche la poetica delle opere ammirate, aprì e segnò per sempre Christian Louboutin.
Un luogo di iniziazione originale. Il cartello divieto di camminare con i tacchi sui preziosi pavimenti del museo, influenzò, infatti, il designer trasformandolo nel genio che oggi tutti conosciamo. Le scarpe Christian Louboutin, calzature di eccellenza, sono ormai considerate vicine a tutti i generi e provenienza geografica.
![Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage](https://www.theducker.com/wp-content/uploads/2020/03/Foto1.jpg)
Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage
Un viaggio nell’universo del designer
La mostra mette in scena la visione del designer attraverso inedite e preziose calzature provenienti dalla sua collezione personale, alternate a modelli presi in prestito da collezioni famose e note al pubblico. Curata da Olivier Gabet, la mostra mette in luce lo scandire del tempo e la trasformazione del cognome del designer in calzatura simbolo dell’universo femminile. Accanto alle scarpe in mostra, spiccano i pezzi d’arte figli di numerose collaborazioni esclusive, che sottolineano l’attaccamento di Christian Louboutin al savoir-faire e ai mestieri d’arte. L’esposizione rilancia, infatti, progetti inediti con qualche artista a lui caro: David Lynch, Lisa Reihana, il duo dei designer inglesi Whitaker e Malem, la coreografa spagnola Blanca Li e Imran Qureshi.
![Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage](https://www.theducker.com/wp-content/uploads/2020/03/Foto2.jpg)
David Lynch et Christian Louboutin, Fetish, 2007, Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage
Scarpe Christian Louboutin, Il percorso dell’esposizione a Parigi
Divisa in dieci capitoli, il percorso della mostra copre i trentant’anni di carriera di Christian Louboutin e ne evidenzia le differenti fonti di ispirazioni che hanno influito sui processi creativi. Dopo aver varcato la soglia, si entra subito in contatto con i primi anni di attività: i ricordi legati al primo atelier, gli stilisti ammirati e fonti di ispirazione, ma anche le prime calzature da lui realizzate. Il percorso si snoda poi nella sala del tesoro dove una piramide di scarpe, caratterizzate da un’anima autentica, frutto della sua fantasia e dotate di personalità, sono entrate nella storia della moda. Da sabot iconici a creazioni realizzate per Yves Saint Laurent, così il designer, stagione dopo stagione, ha avuto modo di raccontare la propria creatività. Tra una sala e l’altra, si passa poi nell’area nude. Sei colori, come i colori della pelle. Un variegato mondo tutto da scoprire. La mostra si snoda poi tra il corridoio pop e suggestion&projection volgendo al termine con la sezione dedicata al fetish. Un mondo di calzature realizzate insieme a David Lynch, nel 2007, per non essere mai indossate. Prove creative che descrivono e trasformano un oggetto di uso quotidiano in opera d’arte dal grande valore artistico.
Con la sezione il Museo immaginario, Louboutin ci lascia un souvenir del Museo delle arti dell’Africa e dell’Oceania. Un incontro ravvicinato con realtà lontane, ma tutte intersecate nella vita dello stilista.
![David Lynch et Christian Louboutin, Fetish, 2007, Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage David Lynch et Christian Louboutin, Fetish, 2007, Vue de l’exposition Christian Louboutin L’Exhibition[niste], Palais de la Porte Dorée © Marc Domage](https://www.theducker.com/wp-content/uploads/2020/03/Foto4.jpg)