Si chiama “”Our Time Has Come” la nuova campagna di Stella McCartney dedicata alla collezione Autunno 2021, un vero e proprio messaggio a sostegno degli animali e della Humane Society International (HSI), in prima linea per porre fine al commercio, inutile e crudele, di pellicce nel mondo.

Il nuovo guardaroba sostenibile è raccontato dal comico britannico David Walliams attraverso un filmato ironico che propone una fantastica visione degli animali, liberi per le strade di Londra e vestiti con i nuovi pezzi della Fall Winter Collection.

“Per quanto questa campagna sia scherzosa, ho voluto affrontare una questione importante: porre fine all’uso della pelliccia. Che sia venduta qui nel Regno Unito o allevata a livello globale, in realtà la civiltà della barbarie non conosce confini e questo sforzo è fondamentale per la missione della mia vita che è quella di portare una coscienza nell’industria della moda. Sono orgogliosa di collaborare con Humane Society International e di contribuire ad aumentare la consapevolezza dell’incredibile lavoro che svolgono: unitevi a noi per porre fine a questa pratica orrenda firmando subito le loro petizioni”, spiega Stella McCartney.

Una collezione dall’ethos cruelty free e dalla visione positiva ed energica: lo sportswear è riletto con una fluidità e una sensualità del tutto nuove, le borse vegane, tra le quali la mitica Falabella in versione maxi e la Frayme, rileggono i codici classici del brand UK, i materiali eco-friendly, che compongono l’80 dei capi rendono il nuovo guardaroba il più sostenibile mai creato da Stella McCartney fino a oggi.
Dal lancio nel 2001 il brand non ha mai utilizzato pelle, piume o pelliccia e con questa nuova campagna chiede un sostegno efficace per firmare la petizione Stop Deadly Fur di Humane Society International, una richiesta diretta a tutti i paesi per l’abolizione della produzione di pellicce.
Il Fur Free Fur di Stella McCartney, oltre ad essere un prodotto innovativo, aiuta a prevenire la morte di 60.000 animali ogni anno, tema più che caro alla designer sempre schierata a difesa dei diritti degli animali e pronta a schierarsi per sollecitare il governo britannico a vietarne importazione e vendita.
Proposta tra l’altro più che ben accettata dalla popolazione inglese che oltre a sostenere la proposta di legge è contrario per il 93% a indossare e utilizzare la pelliccia.