Fino al 28 maggio 2023, per tutti i viaggiatori, sarà possibile scoprire una delle mostre dedicate al brand senza precedenti, che celebra più che mai il legame che unisce Dior e il Giappone
Tutto comincia a Parigi, al Musée des Arts décoratifs, con la mostra Christian Dior: Designer of Dreams. Il viaggio nella storia della Maison è cominciato e ora ha trovato nuova dimora al Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo. Attraverso gli occhi della curatrice Florence Müller e la nuova narrazione scenografica concepita dall’architetto Shohei Shigematsu vengono omaggiati i settantacinque anni di passione creativa che mostrano la visione pionieristica di Christian Dior.

Un invito a esplorare la vita del fondatore-couturier
La visita si apre con un preludio che esalta l’amore di Christian Dior per l’arte. La prima sala, in un gioco di arditi contrasti in bianco e nero, mette in scena il rivoluzionario New Look e l’irresistibile modernità che incarna. Celebrando la profonda amicizia che unisce Dior e il Giappone, questo viaggio nello spazio e nel tempo – da Parigi a Tokyo – si prolunga con documenti d’archivio del tutto inediti che raccontano il legame privilegiato che Christian Dior intratteneva con questo Paese e ne celebrava le eccellenze. Lettere, bozzetti e modelli di sfilate vengono così svelati mettendo in luce un passato inedito raccontato attraverso una moltitudine di avvincenti souvenir e resoconti, che esprimono in particolare le ineguagliabili collaborazioni tra Dior e le case di moda Daimaru o Kanebo.

Un viaggio onirico scandito da stampe
Questo viaggio continua con la messa in risalto delle creazioni firmate dai diversi Direttori Artistici di Dior negli ammalianti scatti di Yuriko Takagi. Queste immagini poetiche evidenziano i successori di Monsieur Dior in un’atmosfera essenziale, che evoca quella dell’architettura tradizionale giapponese. Dopo un viaggio onirico, scandito dalle accattivanti stampe del fotografo, il visitatore arriva nell’iconica stanza delle tele bianche. Qui viene evidenziato il virtuosismo degli atelier reinterpretato in un gioco di curve che rende omaggio alle linee Dior.

La femminilità a portata di sguardo
Un riflesso dell’affascinante dialogo tra l’estetica giapponese e l’inventiva della Maison Dior che guida questa retrospettiva, un giardino incantato che elogia la bellezza della natura e presenta le opere d’arte dell’artista Ayumi Shibata. Molteplici i temi cari alla Maison – dall’oro allo splendore dei fiori, da J’adore a Miss Dior. Inoltre, vengono svelati gli accessori Dior, i cosmetici e profumi, i cappelli di Stephen Jones. I visitatori possono anche scoprire modelli che hanno sublimato alcune delle personalità femminili più abbaglianti, da Grace Kelly a Natalie Portman passando per Marilyn Monroe, che appare anche in tre serigrafie di Andy Warhol appartenenti al MOT. Chiudono la mostra opere selezionate di questa preziosa collezione museale.

E tutto si schiude dinnanzi alla bellezza
Un altro momento di meraviglia arriva sotto forma di sontuosi abiti da sera che fioriscono in un ballo maestoso. Un nuovo capitolo di questo viaggio artistico è caratterizzato dalla borsa Lady Dior, icona senza tempo della Maison, e che con il passare degli anni si è trasformata in versioni inedite che hanno attraversato il mondo grazie al progetto nomade Lady Dior As Seen By o alle opere ideate per le edizioni Dior Lady Art. Il giro del mondo di ispirazioni che hanno plasmato lo stile Dior, stagione dopo stagione, prende vita in un decoro animato. Come ultima sorpresa, questa esperienza che sospende il tempo si conclude con l’abito elaborato da Penny Slinger in omaggio all’iconica facciata di Rue Montaigne.
