Il mese della moda dedicato all’uomo si è ufficialmente concluso con la Paris Fashion Week. Un calendario che ha scandito non solo sfilate, ma anche presentazioni, eventi e concerti per raccontare gli stili e le tendenze della prossima stagione invernale.
Saint Laurent. Un ritorno in calendario
Con intuizioni geniali, colpi di scena e tendenze invernali preannunciate, la Paris Fashion Week, andata in scena dal 17 al 22 gennaio, ha salutato tutti passando il testimone alle collezioni Haute Couture. Tra i brand che hanno fatto il loro ritorno in calendario, troviamo Saint Laurent con una sfilata che presenta l’evoluzione della visione del Direttore Creativo Anthony Vaccarello. Arte e moda, un legame indissolubile, che non vede fine. La sfilata, che ha preso parte nella struttura dell’architetto giapponese Tadao Ando dialoga con l’intera collezione presentata. Dettagli ultra-raffinati spiccano su silhouette lunghe e fluide. I capispalla presentano volumi importanti nella parte superiore del capo, mentre la vita si restringe. La palette colore ruota, invece, intorno alle nuance più classiche come: nero, bianco, cammello, blu marino e pennellate d’argento. Audace raffinatezza costellata da camicie in chiffon e tuniche di maglieria con cappucci. Giochi di proporzioni si sviluppano intorno al corpo, mentre i capi reinterpretano codici estetici consolidati del marchio.

Saint Laurent FW23/24
Nuovi codici estetici per Givenchy
La sfilata di Givenchy, nel secondo giorno di Paris Fashion Week, riscopre una nuova formalità e codici d’abbigliamento che portano a un aggiornamento dei più classici. I valori tradizionali della moda maschile vengono rinnovati e riadeguati a una mentalità contemporanea, che ruota intorno a formalità e sicurezza. La riflessione si manifesta in uno studio del su misura, pratico e proverbiale. Promesse rock riecheggiano nei look, mentre approcci tecnici e artigianali mettono in risalto i tagli radicali e complessi dei capi. La personalizzazione dei codici si concretizza in abiti sartoriali, mentre lo stravolgimento di forme classiche porta a una decostruzione del workwear. I materiali sperimentano nuovi tessuti, mentre le borse riadattano le forme tradizionali. Bravo!

Givenchy FW23/24
La geometria di HOMME PLISSÉ ISSEY MIYAKE
HOMME PLISSÉ ISSEY MIYAKE destruttura i capispalla e li ripropone in forma moderna e rivisitata. Color block si alternano deliziando lo sguardo, mentre gli accessori, come sacche e borse a tracolla abbracciano il corpo. Maglioni con zip profonde si alternano ad anorak tecnici, mentre mantelle aranciate cedono il posto a cappotti geometrici. Tutta la collezione ruota intorno alla scelta del tessuto, stretch e materico. Costruzioni e decostruzioni di triangoli fanno da fil rouge, mentre armonie cromatiche si intersecano a motivi grafici ripresi dall’architetto americano Buchminster Fuller.

HOMME PLISSÉ ISSEY MIYAKE FW23/24
Louis Vuitton indaga i ricordi d’infanzia
La collezione di Louis Vuitton è un concentrato creativo che coniuga moda, musica e arte. Tra la performance della cantante Rosalía e una pedana che ricorda una casa scomposta, il brand francese ha presentato una capsule realizzata in collaborazione con il direttore creativo di KidSuper. L’heritage estetico dagli accenti giocosi rimangono, mentre i capispalla costruiti e studiati nelle forme e nei volumi si alternano a jeans cargo con coulisse e cappelli che richiamano armature di cavalieri medievali. Zaini trompe l’oeil si alternano a borse mini trunk mentre il monogram camouflage fa la sua comparsa su completi sartoriali e borse tappezzate da lettere d’amore. Una visione offuscata del futuro o limpida e chiara?

Louis Vuitton FW23/24
Ossimori stilistici da Hermès
Dolce o pungente. Combinazioni artistiche giustapposte a capi che alternano lunghezze e volumi per Hermès. Un guardaroba essenziale, attraversato da costruzioni coraggiose e proporzioni nuove. Gli abiti trovano una nuova sensualità, rendendoli curiosi e interessanti. I dettagli come tasche nascoste o cappotti in pelle lasciano il posto a creazioni artigiane figlie del fatto a mano. La palette dai toni tenui come: gesso, terra, caramello, marrone, caffè, cammello, avorio e nero rivive in maglioni knit e sete preziose. Un invito a ripercorrere un viaggio invernale dove ritmi e tempi rinnovati sono evidenziati da dettagli sofisticati. Un prezioso ensemble che non smette di stupire ancora una volta.

Hermès_FW23/24
La nuova generazione di Maison Margiela
Una generazione ribelle per Maison Margiela con il ritorno della sfilata in presenza. Un caleidoscopio sartoriale rivive sui capi dagli orli non finiti, frange, cappellini e materiali inaspettati come carta di giornale. Colletti da collegiali lasciano il posto a stratificazioni di pantaloni, alternando le lunghezze. Un tripudio di coccarde, tulle e stile British, per cool kids di una nuova generazione ribelle e coraggiosa.

Maison Margiela_FW23/24
Dior e la sua eleganza
Il passato incontra il presente e volge lo sguardo a un futuro radioso. Il cerchio della moda non vede fine. Il Tamigi e la Senna, il loro lento fluire di storia e cambiamento, sono la fonte di ispirazione. Un movimento da un paese a una città, che arriva fino al mare. Contrasti e connotati illuminano Kim Jones, il direttore artistico di Dior uomo; movimenti fluidi e semplici sono centrali e riflettono un dinamismo offerto alla collezione che trae ispirazione direttamente dall’archivio, trasposto e trasformato: il top da marinaio direttamente da Yves Saint Laurent incontra la cerata del pescatore. Cappotti passe-partout non smettono di lasciarsi incantare dalla maglieria sovvertita e sculturale per un mix tailored in contrapposizione a stampe 3D. Il savoir-faire gioca con un’eleganza discreta e precisa prendendo in prestito elementi estranei e trasformati in eco semplificate.
