Inaugurata giovedì 8 febbraio, la New York Fashion Week ha dato via alla consueta stagione della moda, con l’inizio delle sfilate dedicate alle Collezioni Autunno Inverno 2018/19. Un appuntamento ricorrente al quale, sebbene la leggera flessione, è necessario dare l’importanza che merita.
Tante le novità di questa edizione della New York Fashion Week.
In primis il cambio di location: abbandonati quasi del tutto gli studi di Skylight Clarkson di Tribeca, dove si concentravano la maggior parte delle presentazioni, d’ora in avanti Manhattan diventa teatro di fashion shows disseminati tra gallerie d’arte, hotel, e luoghi caratteristici.
Tra le sfilate più attese, sicuramente troviamo sul podio quelle di Tom Ford, Tory Burch e Jeremy Scott. Grande fermento per Bottega Veneta, che quest’anno è approdata eccezionalmente a New York, per celebrare l’opening della nuova boutique proprio nella Grande Mela.
Fiori e festeggiamenti per Tory Burch e Jason Wu, che entrambi hanno scelto allestimenti floreali come sfondi per presentare le proprie collezioni. Un campo di garofani rosa ha fatto da sfondo alla sfilata di Burch. Un omaggio al celebre balletto ‘Nelken’ creato dalla coreografa Pina Bausch, il cui romanticismo drammatico ha ispirato la collezione. Elegante, ma delicato, lo stile degli abiti femminili indossati, accompagnati da capi tailored o dall’allure sportiva, che richiamano direttamente l’iconica Lee Radziwill, elevata a icona dalla stilista. In perfetto stile newyorkese, la sfilata di Jason Wu è stata presentata in un club privato dall’arredo nordico-modernista. Fluidità nei tessuti preziosi come seta e chiffon, enfatizzata da asimmetrie geometriche dalle cadenze morbide. Look sofisticati ed eleganti, che spiccano per la scelta di colori fluo e l’utilizzo di cristalli Swarovski per brillare ancora di più e far risaltare al meglio i capi.
Grande debutto per il brand tutto italiano Bottega Veneta. Grazie a Gigi Hadid in passerella e Salma Hayek nel front row, ha catalizzato l’attenzione divenendo l’evento clou della Fashion Week.
Un set dal sapore cinematografico è stato allestito per l’occasione, nella penombra delle sale dello Stock Exchange, riproducendo un appartamento newyorchese dal lusso moderno. Il savoir faire italiano, l’eleganza sottile e raffinata, richiama quelle matrici DNA tipiche del marchio. Un dialogo tra maschile e femminile, dove arte, moda e design si incontrano per look cosmopoliti ed eclettici capaci di farsi notare, anche, in una città caotica come New York.
Non c’è NYFW senza Jeremy Scott, e ancora una volta lascia il suo pubblico senza parole.
Irriverente e colorata la collezione per la stagione autunnale, che abbandona le tonalità più cupe e fredde, per abbracciare il fluo, e il colore più vivido, in perfetto clima anni Ottanta. I tessuti tecnici, le tute anni Novanta, ma anche l’aspetto più mondano legato alla disco dance, li ritroviamo qua proposti in chiave nuova e innovativa, senza mai dimenticare l’ironia.
Degno di menzione anche l’iconico Tom Ford. Il cinema, e la sua atmosfera forte e glamour, risplendono in ogni singola cucitura della sua collezione. Colori decisi, paillettes, loghi, gli anni ’80. Ancora una volta il passato diventa presente per una femminilità che non passa mai di moda.
E infine, Carolina Herrera. Dopo 37 anni di carriera, la celebre stilista, cede il testimone a Wes Gordon. Una carrellata di opere d’arte contemporanee del Moma rivive in passerella. Il classico femminile incontra tutta la freschezza che solo una buona dose di colore può regalare. Arcobaleno, pellicce, abiti in chiffon, richiamano le stampe astratte degli outfit da cocktail.